Facciamo finta di essere ancora governati da Silvio Berlusconi (è un gioco, dai). Immaginiamo una giornata di questo tipo: al mattino, come ci chiede l’Europa, il governo Berlusconi vara una manovra di lacrime e sangue. Lo fa per decreto legge, un decreto che il Presidente della Repubblica firma subito (e per questo, avete ragione, lo sforzo di immaginazione è biblico). Quindi, Berlusconi al mattino aumenta la benzina. Fa la stangata sulla casa. Rimette l’ICI. Alza l’Irpef, l’Iva e la Tarsu. Taglia le pensioni, costringendo la gente ad aspettare (se va bene) cinque anni prima di prendere il “vitalizio”. E toglie l’indicizzazioni delle pensioni minime. Lacrime, e sangue. Sangue e lacrime. E la sera si mette lo smoking e va a teatro. Alla prima della Scala. Con mezzo governo. Cosa avrebbero detto i giornali d’Italia? Probabilmente ci sarebbe la gente in piazza. Con i forconi. Repubblica avrebbe fatto una edizione speciale pure per Android e Windows Mobile. Santoro sarebbe tornato in Rai. E via di questo passo. Invece, amici miei, ecco cosa hanno scritto oggi alcuni giornali sull’uscita del vero premier, Mario Monti. Leggete un po’:
La Stampa: “E’ la prima del rigore. Meno veline e più professori, meno pelle scoperta e più commenti autorevoli, meno spreco di botox e più loden”
La Stampa: “Barenboim a Monti: “il Mondo prega per Lei”
La Stampa: “Tutti in fila a riverire il professore bocconiano”
La Stampa: “Una serata sobria come non si vedeva da tempo, segno che l’era berlusconiana è archiviata”
Corriere: “Un omaggio anche al presidente Napolitano e al premier Monti, alla loro prima uscita ufficiale, applauditi con insistenza dalla platea prima e dopo l’Inno di Mameli. E concluso da un grido “viva il Presidente!”
E’ triste, avete ragione. La stampa in Italia era molto più libera con Berlusconi. Oggi sono tutti lì con la lingua di fuori. Forza Mario. Quello sobrio. Il professore. Lo scienziato.
Viva l’Italia
Nessun commento:
Posta un commento