giovedì 27 gennaio 2011

NUOVA ROTONDA DEL CAVALCAVIA: ENNESIMO SPERPERO DI DENARO PUBBLICO?

Il consigliere comunale di Faenza Alessio Grillini (Pdl) ha presentato un'interrogazione a risposta scritta sulla nuova rotonda del cavalcavia-ex area Neri. «Il progetto pare realizzato in maniera decisamente non adeguata, senza tenere conto del fatto che la mole di traffico che passa oggi da questo importante snodo rappresenta forse solo 1/3 di quello che si concentrerà nell'arteria stradale con l'apertura del nuovo polo commerciale dell'ex area Neri - spiega Grillini -. La realizzazione di una rotonda, di rilevante importanza funzionale, dal rilevante costo pubblico, non può nascere con difetti progettuali, pecche a livello di sicurezza, senza addirittura tenere conto del contesto dinamico in cui la si va a realizzare (vedi presenza di attività commerciali). L'ennesimo buco nell'acqua della giunta Malpezzi? L'ennesimo sperpero di danaro pubblico?».



Di seguito l'interrogazione a risposta scritta "Nuova rotonda del cavalcavia-ex area Neri" Premesso che: Da poco sono stati ultimati i lavori della nuova rotonda situata ai piedi del cavalcavia, all'incrocio appunto con Via del Cavalcavia, Via Gatti, Via San Silvestro e Via Granarolo



Considerato che: 1-Questa rotonda è di importanza strategica, perché già oggi deve smaltire importanti afflussi di automezzi, e perché domani, con la realizzazione del polo commerciale ex area Neri, dovrà sostenere punte di traffico sempre più alte.



Interroga Il Sindaco e la Giunta: 1 Per conoscere con che criterio sia stato sviluppato il progetto, il suo costo, e se eventualmente ci sia il margine per effettuare migliorie tecniche, dato che: I mezzi di trasporto pesanti colpiscono ripetutamente i cartelli segnaletici (molti sono piegati, uno addirittura appoggiato a terra perché divelto), e questo significa che lo spazio di manovra è insufficiente. 2- Lato Via Gatti lo spartitraffico creato a centro strada ha sensibilmente ristretto la corsia di marcia, mettendo a repentaglio la sicurezza dei pedoni (la riprova sono alcuni paletti a protezione di un angolo di marciapiede quasi completamente abbattuti). Il marciapiede non è nemmeno stato alzato dal livello stradale, le strisce pedonali sono a ridosso della rotonda, la zona è scarsamente illuminata. 3-Consideriamo poi che in detto perimetro vi è una attività, un bar, del quale ovviamente il progetto non ne ha tenuto conto. I frequentatori sono penalizzati e disincentivati ora a recarvisi per l'assenza di sicurezza e per il divieto di sosta apposto, i fornitori a causa dello spartitraffico non riescono nemmeno a fare manovra (questo è gravissimo), e gli automobilisti si trovano di fronte ad un'area, causa queste motivazioni, spesso ulteriormente congestionata

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