“Andando avanti così Faenza perderà il ruolo centrale che ha sempre avuto nel mondo della ceramica. Di fronte al disinteresse totale di Provincia e Comune di Faenza, ho chiesto alla Regione di intervenire, affinché sia ascoltato il disagio di una larga parte del mondo faentino che sta chiedendo da tempo a gran voce che si ridia slancio alla scuola di ceramica, minacciando altrimenti di crearne un’altra visto che l’Istituto d’arte per la ceramica è diventato un semplice liceo artistico ad indirizzo design”.
Lo dichiara il consigliere regionale e coordinatore provinciale del Pdl Gianguido Bazzoni che questa mattina ha presentato un’interrogazione in Regione con la quale riassume il problema della scuola di ceramica, chiedendo soluzioni per il suo rilancio.
“Oggi il liceo conserva la formazione ceramica solo nell’indirizzo sperimentale”, aggiunge, ricordando che per questi motivi sono insorti molti esperti e famosi ceramisti come il maestro Ivo Sassi che ha addirittura proposto di rifondare una scuola di ceramica.
Bazzoni chiede dunque alla Giunta di viale Aldo Moro “se non ritiene che sia un danno per l’intera società regionale la possibile perdita di un’eccellenza quale era rappresentata dall’Istituto Ballardini, se non pensa di intervenire, nell’ambito delle prerogative della Regione in ambito di artigianato, scuola e formazione professionale, per studiare e realizzare soluzioni che salvaguardino le caratteristiche e funzioni originarie dell’istituto”. Infine, chiede alla Giunta “se non ritiene di impegnare la Provincia di Ravenna e di coinvolgere il Comune di Faenza in un progetto che, affiancandosi al liceo artistico, valorizzi maggiormente l’eccellenza della ceramica, del suo insegnamento e del ruolo che può avere la presenza di Faenza nel mondo”.
Gruppo assembleare PDL
Regione Emilia-Romagna
Il Consigliere
Gianguido Bazzoni
Bologna, 20.01.2011
Al presidente dell’Assemblea legislativa
della Regione Emilia Romagna
Matteo Richetti
Sede
Interrogazione a risposta scritta
Il sottoscritto, Consigliere del gruppo Pdl Regione Emilia Romagna, Gianguido Bazzoni
Premesso
che a Faenza esiste dal 1916 una scuola di ceramica, divenuta nel 1919 “Regia scuola di ceramica”, che fu fondata da Gaetano Ballardini e di cui porta il nome,
che Gaetano Ballardini fu anche il fondatore, sempre a Faenza del MIC (Museo Internazionale delle Ceramiche), considerato il più prestigioso e completo al mondo,
che l’istituto, suddiviso in due rami di studio, artistico e tecnologico, è stato per quasi un secolo una fucina inesauribile di valenti artigiani, grandi artisti, eccezionali tecnici che hanno alimentato prestigiose botteghe e l’impetuoso sviluppo dell’industria ceramica in Italia,
che il Comune di Faenza in passato era sempre stato molto vicino ed attento a questa scuola, pur se statale, così come al Museo, mentre negli ultimi 15 anni se ne è disinteressato completamente, lasciando che la scuola scadesse progressivamente per qualità dell’insegnamento e per numero di studenti,
che questo ha comportato un complessivo scadimento di tutta l’immagine della città di Faenza, universalmente conosciuta come la “città delle ceramiche” ed in passato popolata da centinaia di studenti ed artisti stranieri che qui trovavano l’eccellenza mondiale ed arricchivano il tessuto artistico ed intellettuale della città,
considerato
che, anche a seguito di questo scadimento, nell’ambito della riforma della scuola media superiore, l’istituto “Ballardini” è stato trasformato in “Liceo artistico indirizzo design”, senza che nel nome venisse più menzionata la parola “ceramica”,
che il liceo conserva la formazione ceramica solamente nell’indirizzo “sperimentale”, diviso in artistico, restauro e tecnologico, dando così un’importanza marginale alla formazione dei nuovi artigiani che possano alimentare la grande tradizione faentina ed italiana,
che questo comporterà un’ulteriore scadimento che ha fatto insorgere molti esperti e famosi ceramisti come il maestro Ivo Sassi, che ha addirittura proposto di rifondare una scuola ceramica, per impedire la sparizione di questa grande tradizione dalla città, che si può alimentare solamente con sempre nuovi artigiani e botteghe,
interroga la Giunta regionale per conoscere
se ha seguito questa vicenda che interessa una delle più prestigiose scuole della regione, in un settore, quello dell’artigianato e dell’arte, in cui l’Emilia-Romagna si è sempre distinta,
se non ritiene che sia un danno per l’intera società regionale la possibile perdita di un’eccellenza quale era rappresentata dall’Istituto Ballardini,
se non pensa di intervenire, nell’ambito delle prerogative della Regione in ambito di artigianato, scuola e formazione professionale, per studiare e realizzare soluzioni che salvaguardino le caratteristiche e funzioni originarie dell’Istituto statale d’arte per la ceramica “Gaetano Ballardini”
se non ritiene, in questo caso di impegnare la Provincia di Ravenna e di coinvolgere il Comune di Faenza in un progetto che, affiancandosi al Liceo artistico, valorizzi maggiormente l’eccellenza della ceramica, del suo insegnamento e del ruolo che può avere per la presenza di Faenza nel mondo.
Gianguido Bazzoni
Riforma Gelmini anyone?
RispondiEliminaGli istituti d'arte saranno assimilati in parte dai licei artistici, le cui basi andranno a formare i nuovi indirizzi di design, di arti audiovisive e multimediale e di grafica e in parte dagli istituti professionali che vertono sul settore industria a artigianato.