A Brisighella lunedì 3 gennaio, al cinema Giardino, davanti ad un pubblico numeroso e attento con un parterre autorevole nel quale si notavano il consigliere regionale Gian Guido Bazzoni, il V. presidente del Consiglio Provinciale Oriano Casadio l’ex Sindaco di Faenza Giorgio Boscherini, lo scultore Ivo Sassi, il primo direttore artistico delle Feste Medievali Andrea Vitali numerosi amministratori e brisighellesi, è stato presentata la pubblicazione “I miei primi quarant’anni” di Vincenzo Galassini ex sindaco di Brisighella e attuale capogruppo del Pdl in Provincia di Ravenna Egisto Pelliconi ex sindaco di Brisighella con il quale Galassini fu assessore per poi divenire suo competitore, nel suo intervento non ha mancato di sottolineare come molti ex sindaci della città dei tre colli abbiano lasciato anche testimonianze scritte della vita e della storia della città e fra questi Achille Albonetti e Pino Bartoli cui si aggiunge ora Galassini. Galassini ha continuato Pelliconi ama Brisighella e sa fare opposizione perché non fa sconti e non le manda a dire.
Rodolfo Ridolfi, Presidente della Fondazione Free, consigliere del ministro Renato Brunetta ed ex sindaco di Marradi nel suo intervento ha detto fra l’altro: “Galassini è in assoluto uno dei fondatori di Forza Italia in provincia di Ravenna ed oggi uno dei più importanti dirigenti del Pdl. La sua pubblicazione testimonia i suoi meriti come amministratore della sua città, una delle più belle d’Italia, nella prima e nella seconda Repubblica, (a Galassini si deve l’intuizione e la realizzazione delle Feste Medievali punto di riferimento nazionale ed europeo) e si devono anche molte ostinate e comuni battaglie per evitare irreparabili danni come la lottizzazione Diletti, la “difesa dell’acqua pubblica” per impedire la privatizzazione (svendita) dell’acquedotto consortile fra i Comuni di Brisighella, Marradi, Faenza e la costante attenzione ai problemi della ferrovia faentina. La presentazione del Libro di Galassini- ha concluso Ridolfi- mi induce a riflettere su come dopo la fine della prima Repubblica fondata sulla Costituzione, la Seconda sia nata senza una modifica costituzionale ed oggi sia esaurita nei suoi protagonisti Fini, Casini, mentre ci avviamo ad entrare nella Terza Repubblica con una unica evidenza Berlusconi ed il berlusconismo vincono non solo nel Paese ma anche in Parlamento e la partitocrazia e le congiure di palazzo vengono allontanate. Il Pd ha le idee confuse, non ha saputo scegliere un modello plurale ma unico, non è un partito a “vocazione maggioritaria” morto prima di nascere. Senza linea politica il Pd è dedito al galleggiamento d’interessi particolari, amava le primarie finché erano un gioco falso e ora non le vuole più perché le perde, se si fa eccezione per la Provincia di Ravenna i candidati ufficiali del Pd perdono sempre da Firenze a Faenza dalla Puglia A Milano. Sono persino patetici i capi del partitone che temono i capi dei partitini”
Galassini ha concluso ringraziando Pelliconi e Ridolfi ed i tanti amici che erano lì per onorarlo e festeggiarlo.
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