giovedì 28 aprile 2011

DUE FESTE, UN SOLO MARCHIO CHE NON RISPETTA NE’ I LIBERATORI DELL’ITALIA NE’ I LAVORATORI

Come tutti gli anni il 25 aprile una delegazione del Popolo della Libertà di Faenza accompagnata dal Consigliere regionale Gianguido Bazzoni si è recata a rendere omaggio ai caduti Alleati nel cimitero di Santa Lucia. Un appuntamento molto sentito questo dagli azzurri faentini che tradizionalmente onorano da almeno quindici anni con un saluto composto e accorato, pieno di gratitudine, rivolto a chi ha dato la vita in terra straniera per regalarci la libertà e renderci un popolo libero. Allo stesso tempo in quel di Granarolo Faentino, campeggiava sopra ad un cippo commemorativo uno striscione con su scritto “25 aprile – 1 maggio”, mettendo in scena, in questo modo la “grande marcia”, l’espressione più retriva del Kitsch politico, accorpando eventi, idee e bandiere, mettendo assieme la liberazione di una nazione con la giornata dedicata ai lavoratori: accomunano in una totale confusione di idee e di ideali bandiera rossa e tricolore, sognando forse un 25 ottobre 1917 scambiandolo con un 25 aprile 1945.

Un’ idea degna di un “Peppone” qualunque e qualunquista che volontariamente crea una confusione inaccettabile ed indecorosa che non porta rispetto né ai liberatori dell’Italia né ai lavoratori. Raffaella Ridolfi Capo Gruppo Pdl - Consiglio Comunale di Faenza

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