Il Consigliere regionale Fabio Filippi, in rappresentanza del gruppo assembleare Pdl, in Commissione Territorio, Ambiente, Mobilità ha relazionato sulle carenze presenti nella legge regionale sull’antisismica, riferendo sulle rimostranze formulate dagli operatori del settore di tutta la regione. Filippi ha ottenuto dalla presidenza della Commissione la convocazione di un’udienza conoscitiva sull’argomento, aperta ai tecnici. “La Legge Regionale del 19/2008 – ha rilevato Filippi – ha burocratizzato il sistema, ingessandolo. In questo modo la crisi del settore si è acuita. Il servizio di Reggio Emilia è passato da oltre trecento pratiche approvate nel 2009 a circa trenta negli ultimi nove mesi, da quando è in vigore la nuova legge. Inoltre, sono sensibilmente aumentati i contenziosi tra gli studi tecnici e i funzionari dell’ex Genio civile, ora Servizio Tecnico di Bacino, organo preposto ai controlli.” La Giunta regionale ha manifestato la propria disponibilità ad affrontare i problemi, l’obiettivo è quello di semplificare la procedura amministrativa, sburocratizzare il sistema. “La questione – conclude Filippi – non riguarda la tutela, per i cittadini, dal rischio sismico, quella va ovviamente salvaguardata. Stiamo, invece, parlando di burocrazia inutile, carteggi complicati e superflui. Per questi motivi ho presentato assieme ai colleghi Aimi, Bazzoni, Bignami e Leoni, a poche settimane dalla prima risoluzione sull’argomento, un secondo atto ispettivo: un’interpellanza regionale. Chiediamo di rilanciare il settore dell’edilizia; di sveltire l’iter di approvazione delle pratiche antisismiche, eliminando, come chiesto dalle associazioni di categoria, gli inutili vincoli che potrebbero indurre il committente ad eludere l’obbligo di presentare la pratica sismica sconfinando così nell’abusivismo. L’edilizia è un settore vitale per la nostra economia, difendiamolo.”
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