DOPO LA BOCCIATURA DEL REATO DI CLANDESTINITA’ NEI CONFRONTI DEGLI IMMIGRATI, DALLA NOTTE SCORSA SONO RIPRESI GLI SBARCHI SULL’ISOLA.
Dopo oltre una settimana di tregua, sono ripresi gli sbarchi di immigrati a Lampedusa. Secondo quanto confermato da fonti della Guardia di finanza, ieri notte è approdata sull’isola un’imbarcazione con a bordo 178 persone di origine subsahariana. Il natante, partito dalla Libia, è stato intercettato a sud di Lampedusa da una motovedetta delle Fiamme gialle che l’ha scortato fino al porto. Tra i profughi, tutti in buone condizioni di salute, presenti anche donne e bambini. Ieri sera, invece, erano giunti sul molo di Lampedusa 77 tunisini per i quali già nelle prossime ore saranno attivate le operazioni di rimpatrio. Gli immigrati sono in prevalenza di nazionalità eritrea, somala e sudanese, ma tra di loro c’è anche qualche egiziano. I due bambini che hanno viaggiato sul barcone hanno poco più di un anno di età. I profughi sono stati condotti nel centro di accoglienza di contrada Imbriacola. Le condizioni di salute dei migranti sono apparse buone e nessuno di loro ha avuto bisogno di cure mediche. Ma gli arrivi non si placano. Infatti sono sbarcati al porto Bunker di Lampedusa altri 264 profughi subsahariani soccorsi in mattinata da alcune motovedette della Guardia costiera a poche miglia dall’isola. Tra i migranti ci sono anche 14 donne e un bambino. E un altro barcone con circa 300 migranti a bordo sta arrivando al porto di Lampedusa, scortato da capitaneria di porto e guardia costiera. E come se non bastasse, altri ottocento migranti su due barconi si trovano al largo di Lampedusa su due barconi. Sono scattati i soccorsi perché il forte vento di scirocco fa temere per la stabilità dei natanti dove sono stipati gli extracomunitari. Sul posto un aereo della Guardia costiera monitora la situazione. In azione anche sei motovedette: quattro della Capitaneria di porto e due delle Fiamme gialle. Secondo fonti della Capitaneria, su un primo natante, localizzato 30 miglia a sud dall’isola, ci sono circa 500 persone; sul secondo, oltre 40 miglia dalla costa, si trovano 300 migranti.
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