giovedì 16 giugno 2011

FINITA LA SBORNIA DA REFERENDUM IL PD PIANGE SULL’ACQUA PUBBLICA

"Credo che il buon Bersani - dichiara il consigliere regionale Pdl Gianguido Bazzoni - sperasse nel suo intimo che il quorum non si raggiungesse, avrebbe così incassato tre volte partecipando alla grande onda referendaria, alimentando l'ira del popolo del Referendum contro Berlusconi nel caso non si fosse raggiunto il 50% più uno degli aventi diritto al voto e soprattutto la salvezza delle creature della sinistra che vivono nel limbo tra pubblico e privato, vedi HERA, e che tanto aiutano nella gestione del territorio, nella ridistribuzione degli utili societari e nella sponsorizzazione di tante manifestazioni che sostengono le amministrazioni comunali targate PD. Il segretario Bersani rischia, travolto da cotanta vittoria, di essere l'ultimo capo indossato da un PD Pret a porter ormai costretto a cambiare guida in ogni stagione. Il Popolo sovrano ha deciso che si deve cambiare regime e ribadisco che per coerenza è necessario da parte dei Sindaci del PD togliere gli affidamenti ad Hera anche se questi hanno ancora una vigenza assai lunga. Noi accettando e rispettando il volere popolare, anche se non condiviso, verificheremo puntualmente la coerenza dei Sindaci della nostra provincia che tanto hanno esultato.

Mi sembra però che stia già crescendo il mal contento a sinistra, leggendo le dichiarazioni del Consigliere comunale del PD a Bologna Aldovrandi che ha detto: - abbiamo fatto un'enorme cavolata col referendum - e soprattutto stia crescendo la consapevolezza che in questo settore sarà sempre più difficile fare investimenti lasciando che le nostre condutture continuino a prendere come dei colabrodo; un vero peccato perdere tutta quell'acqua, un vero spregio all'ambiente". Continua Bazzoni: "a questo punto anche la Regione Emilia-Romagna dovrà rivedere la normativa di settore a partire dalla Legge regionale 10 del 30 giugno 2008.

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