I SINDACI MALPEZZI E MISSIROLI (faenza e brisighella) HANNO FATTO UN APPELLO DI ANDARE A VOTARE AL REFERENDUM AFFINCHE’ L’ACQUA RIMANGA PUBBLICA: PERCHE’ NON RIFERISCONO COME I SOLDI RICAVATI DALLA CESSIONE DELL’EX ACQUA PUBBLICA – ACQUEDOTTO DI MARRADI – AD HERA SONO UTILIZZATI PER ACQUISTARE L’AUTODROMO DI IMOLA E NON RICHIEDONO CHE LA SORGENTE TORNI DI PROPRIETA’ DEI COMUNI?
Dai giornali di stamane apprendo che i due sindaci di Faenza e Brisighella Missiroli e Malpezzi hanno fatto un appello per andare a votare a referendum perché “l’acqua rimanga pubblica”! Un atto in pieno contrasto con la realtà delle loro amministrazioni, nel lontano 2000 Faenza e 2004 per Brisighella i suoi predecessori, sempre di sinistra compreso Rifondazione Comunista, hanno ceduto l’acquedotto Consorziale Marradi (proprietà Comune di Marradi, Brisighella e Faenza) a HERA per consorziarsi successivamente in CON.AMI, la cessione, non riguardava solo la rete ma anche la SORGENTE! E ora fanno un appello perché torni pubblica! Coerenza. La denuncia a suo tempo segnalata che il capitale e le quote di proprietà dei loro comuni –reti e sorgenti-, stanno rilevando le quote per evitare il “fallimento” dell’autodromo di Imola per circa 4.500.000 euro tramite CON.AMI. Dopo la demagogia di “firmare per l’acqua pubblica e ora di andare a votare” attendiamo risposte chiare, dettagliate e precise per sapere se concordano con CON.AMI di acquistare le quote dell’autodromo di Imola con i fondi della sorgente delle acque di Marradi ! Invece di fare appelli si presentino nei consigli comunali e “democraticamente” nella massima per presentare un piano affinchè le “sorgenti”, dell’acqua della “Valle del Lamone” torni di proprietà pubblica e non in un Autodromo! Tra le considerazioni che irritano di più, oltre allo spreco di denaro pubblico, vi è la non conoscenza di chi si cela veramente dietro l’operazione, mascherato da una congerie di scatole cinesi che portano ad una società Lussemburghese e ad una S.r.l. Sofir, Società fiduciaria e di revisione con sede a Bologna, semisconosciuta che in questi giorni stanno scoprendosi. Alla faccia di andare a votare per l “acqua pubblica” cercate di riportare “nella proprietà pubblica” il “bene acqua” della Valle del Lamone
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