"Si
avvicina la scadenza per il pagamento di Imu e Tasi
e si scatena il caos". Che avverte:
"Non tutti i Comuni hanno deliberato le aliquote, il governo deve ancora
decidere se rinviare o meno il termine di versamento e il povero contribuente
brancola nel buio, bloccando qualsiasi tipo di acquisto fino a quando non avrà
certezza del reddito realmente disponibile. Anche perché in 12 città la Tasi
sarà più alta della vecchia Imu". Secondo Brunetta l'unico dato certo è
che "con Berlusconi nel 2011 il gettito derivante dalla
tassazione sulla casa (esclusa la prima) ammontava a poco più di 9 miliardi di
euro. Nel 2012, con l'Imu di Monti, i miliardi sono diventati 24 e quest'anno
il pasticcio Letta-Renzi porterà un gettito da tasse sulla casa, comunque denominate, fino a 35 miliardi.
Un aumento di oltre 25 miliardi in soli 3 anni, tutti gravanti sulle tasche
degli italiani. Se a ciò si aggiunge l'aumento della tassazione sul risparmio
dal 20% al 26% voluta da Renzi, ne deriva una patrimoniale di fatto pari a
quasi 30 miliardi di euro. Grazie Monti, grazie Letta, grazie Renzi".
Allarme
condiviso dal Codacons.
"A pochi giorni dalla
scadenza della prima rata, lo Stato dovrebbe dare risposte certe ai
cittadini chiamati al pagamento della tasi. Il caos che si sta
determinando è intollerabile e, oltretutto, potrebbe spingere gli utenti a non
pagare le tasse con danni pesantissimi per il Fisco", ha
spiegato il presidente Carlo Rienzi. Gli ha fatto eco il presidente di
Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani: "Stato e Comuni dovrebbero darsi una regolata e, quantomeno,
facilitare il pagamento delle imposte".
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