Nell’intervento
che ha aperto l’Ufficio di Presidenza di Forza Italia dedicato all’analisi del
voto per il Parlamento Europeo, il Presidente Silvio Berlusconi ha esaminato
l’esito delle elezioni del 25 maggio e tracciato le prospettive politiche del
movimento. Di seguito i principali temi trattati e le conclusioni raggiunte.
•
L’esito delle elezioni non può essere considerato soddisfacente per il nostro
movimento politico.
Tuttavia,
in un momento di grave disaffezione dei cittadini dalla politica, Forza Italia
si conferma di gran lunga il primo partito dei moderati italiani, il principale
movimento di centro-destra, e il Presidente Berlusconi si conferma il leader in
grado di aggregare il maggior consenso. Ad incidere negativamente sul risultato
delle urne certamente la limitata agibilità politica del Leader, reso incandidabile,
impedito nella sua libertà di movimento sul territorio nazionale e perfino
costretto ad evitare taluni argomenti di dibattito a causa di una sentenza
ingiusta che ha privato i sostenitori di Forza Italia del loro riferimento. I
temi della campagna stessa, per lo più rivolta, con grande senso di responsabilità, a limitare il pericolo
costituito dal Movimento Cinque Stelle, ha certamente contribuito a convogliare
sul principale partito di Governo, il Pd, anche alcuni elettori moderati preoccupati
di arginare il possibile successo di Beppe Grillo. I numeri usciti dalle urne
mostrano chiaramente che esiste uno spazio politico in cui ricostruire
l’alleanza di Centro-Destra. L’altissimo numero di astenuti, circa 25 milioni,
e la somma dei consensi ottenuti dai movimenti che si dichiarano antagonisti ad
un Governo dai connotati ormai marcatamente di sinistra evidenziano una ampia
possibilità per i moderati di riproporsi come alternativa per la guida del
paese.
In
questa ottica Forza Italia resta decisamente all’opposizione del Governo di
Matteo Renzi. Una opposizione che porterà avanti col consueto senso di
responsabilità. Le politiche economiche messe in campo dall’Esecutivo per
contrastare la crisi e rilanciare lo sviluppo continuano ad essere giudicate largamente
insufficienti e per lo più sbagliate. Allo stesso modo vengono giudicate
negativamente tutte le politiche economiche e monetarie europee di questi
ultimi anni che hanno contribuito ad aumentare la depressione nei paesi dell’
area euro, ad eccezione della Germania. Per questo gli Europarlamentari di Forza
Italia, che aderiranno al Partito Popolare Europeo, collaboreranno con tutti
gli altri parlamentari nazionali in ogni iniziativa responsabile tesa a
modificare tali politiche, nell’interesse esclusivo del nostro paese.
I dati
evidenziati anche oggi dall’Istat sulla nostra economia indicano che l’uscita
dalla crisi ancora non è all’orizzonte. Forza Italia ritiene che una solida
coalizione dei moderati che ponga in campo vere politiche liberali di riduzione
della pressione fiscale, di riduzione della spesa pubblica, di sostegno alle
imprese, di sburocratizzazione del paese, sia l’unica reale alternativa ad un
Governo ideologico e incapace di adottare le ricette necessarie per riportare
il benessere. A tale coalizione lavorerà fin dai prossimi giorni il nostro
movimento, facendosi promotore di un confronto a tutto campo con tutte le forze
che si considerano alternative alla sinistra a partire dai nostri storici
alleati.
Insieme
al cantiere della nuova alleanza proseguirà l’attività di rinnovamento del
nostro movimento politico intrapresa su sollecitazione del Presidente
Berlusconi fin dai mesi passati. Tale attività sarà tesa al rinnovamento dei
nostri programmi e dei nostri organigrammi con particolare attenzione alla
valorizzazione delle esperienze provenienti dalla vasta rete territoriale del
nostro partito, attraverso selezioni con criteri democratici e meritocratici
che saranno oggetto di un prossimo Ufficio di Presidenza. Tutto ciò alla luce
del desiderio di cambiamento proveniente dal Paese che ha premiato nelle urne
tutti i partiti che si sono dimostrati capaci di profonde innovazioni di offerta
politica e classe dirigente.
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