“Conti
falsi e caos. È questa la cifra del governo Renzi. Non solo l’Europa ha detto
chiaramente al presidente del Consiglio che non si fida del governo italiano
perché fissa obiettivi che sa già di non poter rispettare e gonfia i conti
pubblici a suo gradimento per far tornare i calcoli. Ma è scoppiato anche il
caos interno sulle clausole di salvaguardia, che il governo Renzi ha abolito
facendo approvare dal Parlamento le nuove procedure di redazione della Legge di
bilancio (articolo 17), ma a cui esso stesso ricorre per far quadrare i conti.
Si tratta, nel caso specifico, di 1,6 miliardi di euro che potrebbero venire
meno se, come è molto probabile che accada, nel 2017 non si realizzeranno gli
introiti sperati dalla Voluntary disclosure. Piuttosto il governo rispetti la
Legge e cerchi coperture serie, credibili, che non necessitino di ‘piani B’.
Oppure, quanto meno rispetti le nuove norme che prevedono che nel caso si
verifichino scostamenti negativi rispetto alle entrate previste, il governo
interviene tempestivamente con Decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri per ridurre o cancellare del tutto le corrispondenti spese non
coperte. In altre parole, per rispettare la Legge Renzi dovrebbe già
da oggi eliminare dalla Legge di bilancio, ancora in gestazione dopo
quasi quindici giorni dalla (finta) approvazione in Consiglio dei ministri, le
uscite che sa di non potersi permettere per mancanza di risorse. Vale a dire
tutte quelle mance e mancette che ha promesso agli elettori per comprarsi il
consenso per il referendum del 4 dicembre. Altrimenti è fuori Legge. Se
non lo farà lui, più interessato al potere che al bene del Paese, ci penserà il
Parlamento, dove ci sarà un vero e proprio Vietnam in difesa degli italiani per
la cancellazione non solo delle clausole di salvaguardia ma anche delle
relative spese. Siamo alla farsa. Lo ha detto Renato Brunetta,
capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati
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