L’indagine che ha portato i Carabinieri di Fognano
all’arresto di due uomini è partita dal furto avvenuto la settimana scorsa in
un’abitazione disabitata a Fognano: la proprietaria, dopo aver notato i segni
di effrazione, ha constatato che erano stati portati via un torchio per l’uva,
della legna da ardere e delle tubature. Partita l’attività dei Carabinieri
dopo la denuncia del furto, i militari sono giunti tramite una segnalazione
alla targa di un’autovettura sospetta vista nelle vicinanze. Lo sviluppo
delle indagini ha condotto a due sospetti legati alla macchina
corrispondente a tale targa, due faentini, un 39enne già noto alle Forze
dell’Ordine e un 23enne incensurato (le Forze dell’Ordine non hanno fornito
ulteriori dettagli riguardanti le generalità, n.d.r.). Chiesto alla procura
il decreto di perquisizione, ieri mattina i militari hanno reperito nelle
abitazioni dei due la refurtiva del furto: i due uomini sono quindi stati
denunciati per il reato di ricettazione e furto in concorso. Nel proseguire
dell’attività, a casa del 39enne sono stati trovati anche un fucile e
oltre 300 cartucce, vari bossoli da caccia, confezioni di polvere da sparo,
ogive e inneschi. Il soggetto aveva già avuto divieto di detenere armi dal
Prefetto: verificando la provenienza del fucile, questo è risultato rubato nel
dicembre scorso a Riolo Terme insieme ad altri fucili. L’uomo è dunque stato
arrestato per il reato di armi e di detenzione illecita di droga, in quanto
nella sua abitazione sono stati trovati anche 10 g di marijuana e semi di
cannabis, insieme a bilancini e al kit per il confezionamento della droga. Anche
a casa del 23enne è stata rinvenuta della droga: nello specifico, 14 g di
marijuana, semi di cannabis, e tutto il kit per pesare e confezionare gli
stupefacenti. Il soggetto è stato dunque arrestato per detenzione illecita
di droga ai fini di spaccio. I due uomini sono stati portati questa mattina
in tribunale davanti al giudice Galanti, che ha convalidato i due arresti.
Avendo il difensore richiesto i termini a difesa, il processo è stato rinviato
al 7 marzo. L’arrestato 39enne fino a tale data ha avuto come misura cautelare
l’obbligo di dimora a Faenza, e dovrà restare in casa nelle ore notturne.
Nessun commento:
Posta un commento