|"Posto che il nostro
gruppo consiliare, così come tutti quelli di opposizione nonché - a parole -
quelli di maggioranza, e' fortemente critico circa la nuova Tares sia per le
conseguenze gestionali sia per l'ulteriore accanimento che produrrà sulle famiglie
e sulle imprese, il realismo induce purtroppo a prendere atto che si tratta di
una legge dello Stato sulla quale i comuni nonostante il forte impegno di Anci
poco hanno potuto o possono incidere. A nostro avviso dunque un amministratore
accorto si deve preoccupare del futuro cercando di attutire il più possibile le
conseguenze negative che sia nella sua disponibilità rimuovere. Il primo
segnale da dare sarebbe dunque quello di lavorare sin d'ora affinché a partire
dall'anno prossimo, qualora la Tares non venisse nuovamente modificata a
livello centrale, la sua riscossione venisse revocata ad Hera ed eventualmente
affidata all'ente cui naturalmente sarebbe sensato affidarla da parte del
Comune di Ravenna ovvero Ravenna Entrate. Non essendo più una tariffa ma
essendosi trasformata in una tassa destinata a remunerare Hera per il servizio
rifiuti da parte degli enti locali, dunque da parte del Comune di Ravenna,
appare profondamente discutibile che il nostro Comune, salvo il caso di
quest'anno dovuto a modifiche legislative troppo ravvicinate, possa lasciare a
chi dovrebbe poi consegnare allo stesso comune quanto acquisito dai
contribuenti, per poi vederselo nuovamente girare come corrispettivo per il
servizio fornito. Si aggiunga inoltre che negli anni sono state numerose le
proteste di chi trovava incongruo il costo della tariffa di igiene ambientale
come calcolata da Hera secondo database anche errati sui quali sono nati anche
vari contenziosi. Trasformandosi ora in una tassa diviene ancora più stringente
dunque l'esigenza che tali database vengano consegnati ad un ente terzo che
possa procedere a riscuotere ed eventualmente a dialogare con il cittadino in
maniera più imparziale"
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