Il Paese è in preda ad una crisi di nervi e il presidente del Consiglio (si fa per dire) scappa. Scappa dalla realtà, scappa dalle sue responsabilità, scappa dal Parlamento. I casi della vergogna: Marino, Crocetta, Fiumicino, Pompei, Roma. Renzi se ne frega e va avanti per la sua solitaria corsa. Tra una promessa roboante e qualche senatore da raccattare
RENZI SCAPPA DALLA REALTÀ, SCAPPA DALLE EMERGENZE, SCAPPA DAL PARLAMENTO. ANNUNCITE, MALATTIA LINGUISTICA DEL PREMIER. UN PRESIDENTE DEL CONSIGLIO (SI FA PER DIRE) A RESPONSABILITÀ LIMITATA
Difficile raccontare un Paese letteralmente in preda ad una crisi di nervi. L‟Italia di oggi è questo e tanto altro ancora. Sfiancata da sette lunghi anni di crisi economica. Sfiancata, fino allo stremo, da un anno e mezzo di chiacchiere e promesse. Renzi è a Palazzo Chigi da quasi 18 mesi. Un periodo non eccessivamente lungo, ma che sembra un‟eternità se rapportato al tasso di nullità dell‟azione di governo in questo lasso di tempo. Tante parole, tanti slogan, tante slide mostrate in miriadi di conferenze stampa. Una nuova malattia politica nata con la semantica linguistica del premier: l‟annuncite. Mai nessuno aveva annunciato così tanto e realizzato così miseramente poco. E quanto realizzato (si fa per dire) è stato fatto ingannando i cittadini, rabbonendoli con piccole mance (tipo gli 80 euro), mentre la mano armata dello Stato prelevava indisturbata a famiglie ed imprese ormai allo stremo. Renzi non dà risposte. L‟Italia rotola verso il basso e lui non fa nulla. Scappa dalla realtà, scappa dalle emergenze, scappa dal Parlamento. Nessuna spiegazione, nessuna parola al Paese. Crisi economia, terrorismo internazionale, crisi dell‟Euro, situazione greca, immigrazione clandestina, Germania egemonica in Ue, ruolo inesistente dell‟Italia in Europa.
Tutti dossier aperti sul tavolo europeo e nazionale. Tutti dossier dai quali il premier è in fuga. Un Presidente del Consiglio (si fa per dire) a responsabilità limitata. FIUMICINO, POMPEI, ROMA
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