Il 25 Aprile alle ore 10,00 ci troveremo, come gli anni precedenti, al FAENZA WAR CEMETERY,(Cimitero degli
Inglesi) via S. Lucia 14 Faenza, per
ricordare, con la deposizione di una corona, l’avvenuta liberazione del 1945 e
soprattutto per commemorare i soldati alleati morti per il nostro paese. Nel
cimitero sono sepolti 1.152 giovani
militari caduti durante l’avanzata tra Rimini e la linea gotica, altri caduti
per raggiungere il percorso si trovano a Coriano (Rimini) con 1.939
caduti, Cesena con 775 caduti, a Meldola con 493 (indiani) caduti e dal
cimitero di Gradara con 1.191 caduti
per liberare la zona di Rimini. Sono
invitati quanti vogliono onorare i caduti alleati per la liberazione
dell’Italia. PDL Faenza
Notizie storiche:Il 3 settembre
1943 gli Alleati occuparono la terraferma italiana; l'occupazione coincise con
un armistizio firmato con gli Italiani, che rientrarono quindi in guerra a
fianco degli Alleati. Dopo la resa di Roma agli Alleati nel giugno 1944, fu
ordinata la ritirata tedesca e furono fatte soste successive su una serie di
linee difensive. L'ultima di queste, la Linea Gotica, sulle montagne degli Appennini
settentrionali, fu sfondata dagli Alleati durante la campagna d'autunno e il
fronte avanzò len
tamente fino a Ravenna nel settore adriatico, ma con
le divisioni trasferite a sostegno della nuova offensiva in Francia e i
tedeschi trincerati in una serie di posizioni difensive chiave, l'avanzata si
arrestò al sopraggiungere dell'inverno. Il sito del cimitero fu scelto nel
Dicembre 1944 dalla Decima Divisione Indiana che arrivò al fronte nel settore
dell’Adriatico a sud di Cesena all’inizio dell’Ottobre 1944. La Divisione giocò
un ruolo importante nei feroci combattimenti, in condizioni atmosferiche avverse,
tra l’ottobre 1944 e la fine dell’anno, soffrendo considerevoli perdite. Fu
preceduta sul fronte dell’Ottava Armata dalla Quarta Divisione Indiana che era
partita per la Grecia, e durante i combattimenti della primavera del 1945,
l’Ottava Divisione Indiana combatté anche su questo fronte. Il Cimitero Indiano
di Forlì ospita 496 tombe del Commonwealth della Seconda Guerra Mondiale. Il
Cimitero contiene anche il monumento commemorativo delle Cremazioni che
commemora quasi 800 soldati indiani. Questo è uno dei tre monumenti
commemorativi presenti in Italia, gli altri sono nel Cimitero di Guerra di
Sangro e nel Cimitero di Guerra di Rimini Gurkha. Numero di vittime
identificate: 481 Al fine che la natura e il significato pieno di questi
cimiteri dispersi possa essere più facilmente compreso una cronaca succinta
della guerra in Italia dal punto di vista delle forze del Commonwealth è
presente qui. Essa ci ricorda la contesa, ostinata ed intensa per le posizioni
chiave, e come queste si alternavano con marce e movimenti su larga scala. Roma
fu presa dagli Alleati il 6 giugno 1944, ma la campagna italiana durò undici
mesi in più. Quelli che morirono in Italia durante questi mesi sono sepolti in
26 cimiteri di guerra nel centro e nel nord Italia. I cimiteri, in base alla
loro ubicazione, mostrano il corso della campagna. A nord di Roma, il primo che
troviamo è il Cimitero di Guerra di Bolsena, poi quello di Orvieto cimitero e
infine quello di Assisi, nei pressi della zona del primo arresto effettuato dai
tedeschi dopo la loro ritirata da Roma. Più a nord, i cimiteri di guerra di
Arezzo e Foiano della Chiana mostrano il posto in cui i tedeschi fecero un
altro stand. Firenze, il centro della linea di Arno e il punto da cui partì la
campagna invernale dell’Appennino, ha un cimitero di guerra, il Cimitero di
Guerra di Firenze, nei pressi del fiume Arno. Sulle difficili rotte attraverso
le montagne sono collocati il cimitero Sudafricano di Castiglione e quello
della Valle del Santerno. Il progresso dell’Ottava Armata su per la costa
adriatica è marcato da un cimitero ad Ancona, e poi da un gruppo di necropoli
che vanno dalla provincia di Pesaro ad appena al di là di Ravenna: Cimitero di
guerra di Montecchio, Gradara, Coriano, Rimini, Cesena, Meldola, Forlì e quello
dell’esercito Indiano sempre di Forlì, Faenza, Ravenna, e quello Canadese di
Villanova. Infine nella zona dello sfondamento nella primavera del 1945 si
trovano il cimitero di guerra di Argenta e Bologna. Tra le città del nord,
Milano, Genova e Padova hanno cimiteri di guerra, e uno anche ad Udine, nel
nord-est, non lontano da alcuni dei cimiteri di guerra del 1914-18.
Tutti questi cimiteri contengono sepolture riunite in
essi da una notevole area di battaglia, alcuni, tuttavia, furono proprio
cimiteri di campi di battaglia e sono il cimitero di Argenta, cimitero
Sudafricano di Castiglione, Foiano della Chiana, Meldola, Montecchio, Valle del
Santerno, Ravenna, cimitero Canadese di Villanova ed infine quello di Orvieto.
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