mercoledì 4 aprile 2012

CASTELBOLOGNESE, MORTO IL CONFRONTO POLITICO


LA NOTA DI GRANDI (PDL-LEGA-UDC).
"Ci volevano le dimissioni del Capogruppo Minardi per riconvocare il Consiglio Comunale dopo ben tre mesi di silenzio, nonostante vari fatti di cronaca ne avrebbero richiesto la convocazione urgente.  Ma così non è stato.  Occorre prendere atto che il dialogo politico si fa sempre più lontano dai cittadini, spostandosi nell’unione dei Comuni, ove difficilmente le voci della nostra piazza, ma anche quelle di Solarolo, o di Casola Valsenio si sentono, ed il Consiglio comunale viene ridotto ad una mera funzione notarile". A parlare è Paolo Grandi, consigliere Pdl-Lega-Udc. "I cittadini, intanto, attendono risposte dall’amministrazione comunale, ma queste tardano ad arrivare.  Ad avviso di questo Gruppo Consigliare tre sono le priorità irrisolte e che i Castellani sentono di più: la sicurezza, la viabilità e la necessità di investimenti. Sicurezza :Il recente omicidio di via Piancastelli e l’accoltellamento alle Cupole sono il terzo e quarto fatto di sangue nella nostra città in meno di cinque anni.  La cosa deve far riflettere anche gli amministratori cittadini: non vogliamo diventare il Bronx della Romagna.  Così la prostituzione dilaga la notte (e non solo..) per le nostre strade senza una adeguata repressione.  Una sola cura è efficace secondo noi: maggiore controllo del territorio. E se il Sindaco in una conferenza stampa, di recente, ha affermato che “L’amministrazione ha le mani legate“ e che “la prostituzione è una pratica non proibita da nessuna legge italiana” concludendo che “ormai la popolazione è rassegnata”, si dimentica innanzitutto di essere la prima autorità cittadina in tema di sicurezza con poteri di disposizione anche della forza pubblica e si dimentica poi che da almeno un decennio c’è la necessità di una caserma dei Carabinieri più capiente, condizione senza la quale risulta impossibile per l’Arma


ampliare l’organico della stazione.  Così pure se la prostituzione in sé non è reato (ma molti se ne annidano dietro), vi possono essere diversi mezzi per turbare il giro ed allontanare clienti e prostitute dalle strade cittadine: l’esempio delle vicine Imola e Faenza insegna.  La videosorveglianza è un deterrente ma, da sola, non è sufficiente a garantire la sicurezza dei cittadini. Viabilità Al di là della doccia fredda sulla circonvallazione alla quale (questo sì) siamo ormai rassegnati, è scandaloso che il sottopassaggio di via Borello, pronto da quasi sei mesi, addirittura consegnato in anticipo sulla fine dei lavori, sia ancora chiuso.  Dapprima, ad una nostra interpellanza verbale nel consiglio di ottobre, si diede al colpa all’alluvione di Genova che aveva fatto ripensare alla portata delle pompe di sollevamento dell’acqua per evitare inondazioni simili (..come se sul Borello incombesse l’Appennino); poi ad un’altra interpellanza nel Consiglio di dicembre fu risposto che c’era un rinvio dell’apertura a fine gennaio.  L’abbondante nevicata ha fatto da ulteriore alibi ed ora si aspetta da Londra, forse appesa alle ali di un piccione viaggiatore, dal momento che pare sia stata acquistata da oltre un mese, una smart card del valore di 130 euro, senza la quale la Provincia non dà l’autorizzazione al transito.  Intanto l’Amministrazione tace senza dare prova di un vero interessamento a questa impellente necessità e l’amministrazione provinciale, cointeressata perché proprietaria della strada, dimostra ancora una volta con questi suoi atteggiamenti evasivi che per lei la provincia di Ravenna finisce a Lugo e a Faenza. Bilancio Ad avviso di questo gruppo consigliare le proroghe concesse dal governo non giustificano la mancata presentazione anche di una bozza di bilancio.  In questo modo non verranno fatti investimenti nel corrente anno. Per tale motivo all’ultimo Consiglio il Gruppo ha formalmente chiesto che si discuta sopra una bozza di bilancio comunale entro la fine del presente mese di aprile".

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