RIMBORSI-TRUFFA,
CHIESTO PROCESSO PER VECCHI: DIMETTERMI? NON SCHERZIAMO NEPPURE
PER LA PROCURA E’ FITTIZIA LA RESIDENZA
INDICATA DAL CONSIGLIERE REGIONALE PDL. IN BALLO 85MILA EURO
25-4-201 Resto Carlino Bologna di GILBERTO DONDI.
Alberto Vecchi*, l’accusa di truffa è grave e lo è
ancor di più in questo periodo di crisi in cui un precario e un disoccupato
1.500 euro al mese li sognano. «Sono
davvero amareggiato. Respingo l’accusa categoricamente. Io risiedo a
Castelluccio, la gente del posto lo sa. Ho percepito i rimborsi in base al
regolamento regionale, in modo limpido. Chi mi conosce sa che sono onesto e mi
impegno sul territorio. Non si possono infangare così 30 anni di onorata e
splendida carriera politica». Secondo gli appostamenti e i tabulati, lei
risiede a Bologna. In oltre un anno risultano da Porretta solo 15 telefonate.
«Non
è così. Da quei tabulati risulta che al mattino, tra le 7 e le 11, per il 50%
del tempo il mio telefono aggancia le celle dell’Alta-Media valle del Reno, per
il restante 50% quelle di Bologna dove abitano mia moglie e mio figlio. E poi
il 35% totale del mio traffico risulta in viale Aldo Moro. La mia auto sotto
casa di notte? Era la Yaris, intestata a me ma in uso a mia moglie. La mia è la
Tuareg. Sono stato controllatissimo dai vigili di Porretta, che mi hanno
confermato la residenza». Su 10 controlli l’hanno trovata a casa una
volta sola. «Per forza, venivano di
giorno. Io sto a Castelluccio la sera tardi, per dormire, dai 2 ai 5 giorni a
settimana. Poi la mattina riparto presto e loro non mi trovavano». Perché
la residenza lassù, presa proprio quando entrò in Regione? «Ho attività imprenditoriali e sportive là. I
rimborsi li potevo chiedere anche prima, quando ero in Provincia, ma non l’ho fatto.
Le due cose non sono legate». Pensa alle dimissioni? «Non scherziamo neppure». Lei
guadagna 5.600 euro al mese. Perché non rinuncia ai rimborsi? «Io rispetto le regole, come gli altri. C’è
chi prende gli stessi rimborsi pur spostandosi in treno o spendendo meno.
Vogliamo cambiare le regole? Per me va bene». Però il primo passo non lo fa... «Devo parlare con il mio capogruppo. Sono orgoglioso e cambiare la
residenza, quando ero sotto attacco da parte dei grillini, avrebbe voluto dire
ammettere la colpa. Ora è diverso. Se me lo chiederà il partito, in attesa di
accertare la mia innocenza in tribunale, sono pronto a farlo. Intanto, dal 1°
maggio non li percepirò più, ma li accantonerò in attesa della sentenza. Se
alla fine avrò ragione io, però, mi toglierò molti sassolini dalle scarpe». * Alberto Vecchi Bologna è stato consigliere
provinciale e regionale per AN, ora consigliere regionale e coordinatore
provinciale del PDL.
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