Ecco il testo
integrale dell’interrogazione nell’aula regionale, Galeazzo Bignami, dopo le
ultime analisi dell’Arpa: «Il sottoscritto Galeazzo Bignami, Consigliere
Regionale del Gruppo Forza Italia,
Premesso che
– il 23 settembre u.s. sul
Bollettino ufficiale della Regione Emilia-Romagna n. 244 (parte seconda) è
stata data notizia del deposito per la libera consultazione da parte dei
soggetti interessati, degli elaborati progettuali per l’effettuazione della
procedura di VIA, di modifica sostanziale di AIA, delle varianti alle
pianificazioni urbanistiche comunali, dell’Autorizzazione Unica ai sensi del
D.Lgs 387/2003 relativa al progetto: “Ampliamento della discarica Tre Monti:
recupero volumetrico in sopraelevazione del 3° lotto e realizzazione di un
nuovo lotto nei comuni di Imola (Bo) e Riolo Terme (Ra) proposto da Con.Ami e
HERAmbiente”;
– l’ampliamento del sito Tre
Monti porterebbe la discarica imolese a diventare una delle più grandi d’Italia;
– la vicenda sta generando accese
proteste tra la popolazione imolese preoccupata per gli effetti che un tale
ampliamento potrebbe avere sulla salute pubblica;
Rilevato che
– Il 12 ottobre u.s. l’Arpa ha
effettuato un primo campionamento di acqua dai pozzi spia che si trovano
all’ingresso delle vasche 1 e 2 adibite allo stoccaggio del percolato;
– Tali vasche risulterebbero
inagibili dal 2013, in quanto fu riscontrata all’epoca una anomalia che aveva
provocato fuoriuscita di percolato che aveva colorato di scuro le acque del
confinante Rio Rondinella, da tempo attenzionato per tali criticità;
– Il gestore in quell’occasione
effettuò interventi di impermeabilizzazione, rivestendo le vasche di teli Hpde;
– Il percolato da allora viene
stoccato nella vasca 3 ed eventualmente nella vasca 4;
– All’interno dei pozzi spia
dovrebbe esserci solo acqua meteorica e, invece, le recenti analisi dell’Arpa
hanno rilevato sforamenti importanti per quanto attiene la presenza di nitriti
e solfati e di alcuni metalli pesanti quali arsenico, cromo e nichel;
– Il 17 ottobre, nel corso di un
nuovo campionamento da parte di Arpa, si è scoperta la rottura del telo Hpde,
portando l’Arpa a decidere per un controllo anche alle vasche 3 e 4;
Evidenziato che
– Il progetto di ampliamento
prevede anche un recupero volumetrico in sopraelevazione del terzo lotto come
si evince dal BUR Emilia Romagna n. 244 relativamente all’avvio della procedura
di autorizzazione: “Le principali opere previste nel progetto sono:
relativamente al recupero volumetrico del Lotto 3: limitate opere accessorie
alla sopraelevazione costituite da rimozione di parte degli strati di argilla e
terreno a copertura dei lotti sottostanti e revisione della viabilità interna
al comparto; relativamente al nuovo lotto: realizzazione di un bacino di
abbancamento rifiuti suddiviso in due settori, su un area di sedime totale di
circa 7 ha, tali da garantire un abbancamento di 1.500.000 tonnellate di
rifiuti”;
– Spetterà alla Città
metropolitana emettere una ordinanza specifica per chiedere a Herambiente come
intenda risolvere il problema della contaminazione delle acque dei pozzi;
– Stante i risultati delle
analisi di Arpa e come anche ribadito dalle Autorità locali nel corso di una
conferenza stampa dello scorso 3
novembre, la sopraelevazione del terzo lotto non potrà assolutamente essere
realizzata se i parametri non torneranno nei limiti di legge;
– Entro il 23 novembre scadono i
termini per la presentazione delle controsservazioni all’ampliamento della discarica
ma, alla luce dei recenti fatti, il progetto stesso sembrerebbe essere messo in
discussione;
INTERROGA
la Giunta regionale per sapere
se, alla luce dei nuovi fatti, intenda continuare nel percorso di
autorizzazione iniziato formalmente lo scorso 23 settembre con la pubblicazione
sul BUR della notizia di avvio della Procedura di VIA relativa al progetto
denominato “Ampliamento della discarica ‘Tre Monti’: recupero volumetrico in
sopraelevazione del 3° lotto e realizzazione di un nuovo lotto nei comuni di
Imola (BO) e Riolo Terme (RA) proposto da CON.AMI e HERAmbiente».
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