martedì 3 novembre 2015

RICORRENZA DEI DEFUNTI E HALLOWEEN


Il mio non vuole essere un commento bacchettone o confessionale, ma una riflessione sulla Ricorrenza dei Defunti e l'introduzione di Halloween vorrei farla. Questi giorni non sono giorni di festa. Quando pensiamo ai nostri cari e amici che non sono più, non possiamo gioire, ma in questo periodo dell'anno il pensiero è ancora più profondo, meno personale e più comunitario. Si va a fare un saluto e a raccogliersi un momento davanti alle tombe di chi ci ama e che noi amiamo. Halloween sovverte questo rito, tenta di irridere ed esorcizzare la paura della morte e in un mondo occidentale oramai ossessinato dalla ricerca dell'eterna giovinezza, ha in pochissimo tempo soppiantato la cupa e malinconica tradizione che da secoli celebriamo.  I piccoli italiani vedono in Halloween una festa, un Carnevale. I genitori si adeguano. E anche tanti giovani si organizzano. A me Halloween può anche divertire, ma se Halloween significa travolgere anche il rispetto delle nostre tradizioni, allora non mi diverte più. Essere allegri è sacrosanto, ma possiamo anche dedicare un paio di giorni all'anno a un sereno raccoglimento senza precluderci, non dico la felicità (che non è di questo mondo), ma la serenità. Paolo Savelli

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