domenica 11 dicembre 2016

BANCA ETRURIA ANCHE A RAVENNA. E IO PAGO

Inchiesta Etruria, fascicolo su un finanziamento si prospetta un filone ravennate nell'inchiesta aperta in Umbria a carico della vecchia gestione di Banca Etruria. Continua, infatti, il lavoro della guardia di finanza di Arezzo incaricata dal procuratore Roberto Rossi di verificare tutti i finanziamenti sospetti. Finanziamenti a società e persone che, per l’accusa, potrebbero aver portato al dissesto l'istituto aretino. II filone dell'inchiesta è quello relativo alla bancarotta fraudolenta. E in questo filone rientrerebbe anche un fascicolo, secondo fonti vicine al palazzo di giustizia, che riguarda il finanziamento per oltre 13 milioni di euro" concesso da Banca Etruria a una società, che ora ha sede in provincia di Ravenna, per la localizzazione di un porto turistico nel sud Italia. Il porto poi sarebbe stato realizzato dalla Coop Cmr, l’ex colosso delle costruzioni poi fallito, i cui vertici sono ora sotto processo a Ferrara. Nell''ambito dell'inchiesta ha già indagato l'ex presidente Giuseppe Fornasari, almeno due ex consiglieri (Giorgio Guerrini e Alberto Rigotti) e un funzionario. Il crac Cmr, coop di Filo di Argenta fallita nell'aprile del 2011 e i cui vertici - secondo le accuse avrebbero lasciato dietro un. buco da 40 milioni di euro, è al centro di un processo in corso al Tribunale di Ferrara. La cooperativa ha costruito (e gestito per parecchio tempo) due darsene nel ravennate: Marinara, il più grande porto turistico dell'Adriatico, a Marina di Ravenna, e Porto Reno a Casalborsetti.

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