Per il dossier di Buonsenso@Faenza “Comunali
2015 – Faenza 500 giorni dopo“, abbiamo intervistato Tiziano Cericola,
rappresentante in consiglio comunale della lista “Rinnovare Faenza”. Con lui
abbiamo approfondito diversi temi: il referendum del 4 dicembre, lo stato della
scuola media Europa, le prospettive della Faenza del futuro e il suo ruolo
all’interno dell’Unione dei Comuni.
Che voto dà Tiziano Cericola da 1 a 10 all’azione portata
avanti da Giovanni Malpezzi e dalla sua Giunta in questo inizio di secondo
mandato?
Zero. Giovanni Malpezzi e il Pd sono come delle
“belle addormentate” che non hanno idee, competenze e coraggio per dare un
futuro condiviso alla nostra città. C’è un uomo solo al comando che ha
selezionato una Giunta di basso profilo e questo basso profilo si trasmette poi
a tutto l’apparato comunale e all’associazionismo locale. Anche il ceto
imprenditoriale locale è silente e nessuno riesce a fare proposte per uscire
dal declino economico. A questo si aggiunge lo scarso peso politico di Malpezzi
in Regione e a Roma.Il contributo dato dai progetti europei è quasi pari
a zero: l’amministrazione è chiusa all’interno della città e la mortifica
sempre più. Manca una visione condivisa di Faenza: in campagna elettorale io
avevo identificato di fare di Faenza una città dei giovani come città
universitaria e creativa. La manifattura è in declino, ora bisogna puntare sui
giovani e sulla loro formazione, ma lo si deve fare uscendo dall’abbraccio
mortale dell’università di Bologna: ci vogliono coraggio e risorse. Risorse che
ci sarebbero vendendo per esempio le partecipazioni comunali, dal valore di
50 milioni di euro. Si avrebbero così soldi per fare investimenti per la
nostra città.
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