mercoledì 7 dicembre 2016

FAENZA CERICOLA: C’E’ POCO CORAGGIO, LA CITTA’ DEVE PUNTARE IN ALTO


Per il dossier di Buonsenso@Faenza “Comunali 2015 – Faenza 500 giorni dopo“, abbiamo intervistato Tiziano Cericola, rappresentante in consiglio comunale della lista “Rinnovare Faenza”. Con lui abbiamo approfondito diversi temi: il referendum del 4 dicembre, lo stato della scuola media Europa, le prospettive della Faenza del futuro e il suo ruolo all’interno dell’Unione dei Comuni.
Che voto dà Tiziano Cericola da 1 a 10 all’azione portata avanti da Giovanni Malpezzi e dalla sua Giunta in questo inizio di secondo mandato?
Zero. Giovanni Malpezzi e il Pd sono come delle “belle addormentate” che non hanno idee, competenze e coraggio per dare un futuro condiviso alla nostra città. C’è un uomo solo al comando che ha selezionato una Giunta di basso profilo e questo basso profilo si trasmette poi a tutto l’apparato comunale e all’associazionismo locale. Anche il ceto imprenditoriale locale è silente e nessuno riesce a fare proposte per uscire dal declino economico. A questo si aggiunge lo scarso peso politico di Malpezzi in Regione e a Roma.Il contributo dato dai progetti europei è quasi pari a zero: l’amministrazione è chiusa all’interno della città e la mortifica sempre più. Manca una visione condivisa di Faenza: in campagna elettorale io avevo identificato di fare di Faenza una città dei giovani come città universitaria e creativa. La manifattura è in declino, ora bisogna puntare sui giovani e sulla loro formazione, ma lo si deve fare uscendo dall’abbraccio mortale dell’università di Bologna: ci vogliono coraggio e risorse. Risorse che ci sarebbero vendendo per esempio le partecipazioni comunali, dal valore di 50 milioni di euro. Si avrebbero così soldi per fare investimenti per la nostra città.






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