L’estate normalmente porta
a conoscere nuovi luoghi e nuove prospettive ed in questo contesto è evidente
l’appiattimento culturale del PD e l’applicazione di idee fallimentari. Così
città grandi e piccole, belle e brutte, devono essere “deviate”, fatte blu a
strisce, rese inagibili ed impoverite nei loro centri storici in una concezione
del cittadino suddito che deve essere gabellato. Tutto questo senza cognizione
della storia, delle reali necessità, dei reali contesti. Succede a Roma,
succede a Firenze e così deve succedere a Cesena e ugualmente a Faenza e così
sulla linea del renzismo più bieco anche a Marradi.
Nelle
mie incursioni faentine nelle calde giornate agostane molti mi fermano e mi
chiedono del piano sosta, della viabilità, mi fanno presente la condizione di
alcune zone dove vi erano giardinetti tranquilli dove i bambini giocavano senza
timore delle macchine, oggi quelle zone sonoi assediate dai fuggitivi del piano
sosta. Cosa farà l’Amministrazione comunale? Avrà preso coscienza anche di
queste nuove difficoltà e delle nuove spese necessarie per mettere in sicurezza
anche questi luoghi, vedi Piazza Dante? Altre preoccupazioni le vivono i
residenti nella zona tra via Tolosano e Via Laghi che chiedono se è vero che
verrà messo un senso unico, una zona tranquilla che non ha voglia di farsi
“rivoluzionare”. Faenza non è Firenze, non ha bisogno del Piano sosta ha
bisogno di un parcheggio che aspettiamo da vent’anni, era stato proposto
all’ospedale ma non se ne è fatto di niente, era stato proposto in Piazza Rampi
e non se ne è fatto di niente, era stato proposto nel seminario davanti
all’Ospedale ma Sindaco e proprietà non riescono ad accordarsi su niente.
Rimane
la solita provocazione: liberiamo il centro storico dal Piano sosta ed
invadiamo i parcheggi dei centri commerciali iper e supermercati con le
macchinette dei gabellieri manfredi per far cassa e costruire un parcheggio degno
di questo nome. Come? Si verifica se i parcheggi sono privati ad uso pubblico ed in tal caso il Comune
regolamenta la sosta, inserendo disco orario o anche il pagamento, oltre a fare
le multe per le auto fuori degli stalli. Sarebbe un criterio di equità,
tutti pagano il parcheggio, anche nei centri commerciali, allo scopo di
combattere l’inquinamento da traffico e concorrere al risanamento delle casse
comunali. In questo modo il centro e il “fuori” centro sarebbero trattati allo
stesso modo. Il Comune ci guadagnerebbe, mentre i cittadini pagherebbero
equamente e non vi sarebbero discriminazioni commerciali.
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