Corriere di Ravenna Faenza-Lugo e Imola
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Venerdi 23 Agosto 2013
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«MEGLIO
CHIAMARE L’ESERCITO» MA IL COMUNE DIFENDE LA SCELTA
di FRANCESCO DONATI
BRISIGHELLA il. protrarsi dei
lavori per il rifacimento del Ponte
Lungo alle porte di Brisighella, che di fatto interrompe la viabilità sulla
strada provinciale 302, costringe lido gli automobilisti a soluzioni
alternative disagiate, apre a una nuova, vibrante polemica in relazione alla
gestione dell'intera operazione. 11 cantiere, operativo dai 10 giugno, doveva
chiudere il 1.5 settembre, ma sopravvenute complicazioni di carattere tecnico
ne hanno finora prorogato il ripristino fino a metà ottobre, quando peraltro
dovrebbe essere attivata una sola corsia (centrale), mentre per il
completamento si parla dì dicembre. H condizionale è d'obbligo perché la.
Provincia deve ancora stilare un nuovo crono programma dell'intervento e «lo
farà solo la prossima settimana. », spiega l'assessore brisighellese Franco
Spada, che si è occupato della viabilità alternativa. Ma se finora i disagi
sono stati assorbiti dalla popolazione con tacita rassegnazione, per via di
tempi tutto sommato limitati, il prolungamento provoca reazioni a catena sia
politiche che civili. Isolamento della valle del La.mone, danni alle attività
economiche e commerciali, consumi maggiorati di carburante, viabilità
secondaria sovraccarica e in progressivo deterioramento, pregiudiziali su
iniziative e manifestazioni che potrebbero risentirne e non solo a Brisighella
(sagre di novembre), ma nell'alta valle a Marradi (sagra e stagione delle
castagne): sono le principali motivazioni che generano protesta. A sollevare
aspre critiche è Rodolfo Ridolfi,
coordinatore regionale dei Pdl e Azzurri per Forza Italia: «Sono sati
fatti. gravi, errori. di valutazione e progettazione, tutti
questi disagi si
potevano evitare. Vi sarebbero state le condizioni per chiedere l'intervento
dell'Esercito, un'opzione che presumo non sia stata pienamente valutata o
percorsa. In situazioni a-. naloghe sono stati montati in pochissimo tempo dei
ponti Bailey, che poi. possono essere tolti, ma garantiscono la viabilità ed
evitano parecchi disagi. L'Esercito è preposto a interventi del. genere, sono
convinto che non vi sarebbero stati problemi, e tra l'altro con costi irriso-.
ri perché trattasi di una pubblica necessità inevitabile. Almeno si. poteva
provare». Rincara Vincenzo Galassini,
consigliere provinciale FORZA ITALIA: «il
sindaco ha chiesto scusa, ma. i costi del ponte saranno superiori ai 2 milioni
e mezzo annunciati, ai quali occorre aggiungere quelli per la viabilità
alternativa, compresa la manutenzione successiva sulle strade deviate che
stanno diventando dei colabrodi». I due esponenti politici parlano anche di
«calo degli affari nel commercio, in tutta la valle, con punte addirittura del
70 per cento, e chiusura di ristoranti. Sì dovevano prevedere nel. cantiere
turni continuativi. di 21: ore, anche per sopperire all'incognita maltempo che potrebbe prorogare ulteriormente
la riattivazione». Secondo Spada «si. sta facendo strumentalizzazione politica:
siamo sicuri che le attività chiudono per via del ponte e non per la crisi
generale? In merito all'Esercito, ci avevamo pensato, ma è stato valutato che
non è possibile gettare un ponte Bailey parallelo, perché ci sono le case.
Credo che quanto attuato sia la migliore soluzione possibile. Attualmente i
lavori proseguono, speriamo di incontrare una stagione favorevole. Per la vendemmia,
e la campagna. dei kiwi abbiamo previsto alcune deroghe alla viabilità
alternativa per i trasportatori, che
comunicheremo a breve. Se errori di.
progettazione ci sono stati, risalgono al 2005 (Sindaco Sangiorgi) quando fu
programmato il tutto». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012
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