venerdì 31 gennaio 2014
L’ECONOMISTA. L’ETERNA RESILIENA DI SILVIO BERLUSCONI
L’Economist
spiega perché Silvio Berlusconi in Italia gioca ancora un ruolo centrale.
Silvio Berlusconi
è entrato in politica 20 anni fa ed è stato 3 volte presidente del
Consiglio, l’ultima dal 2008 al 2011.
Lo scorso anno
è stato condannato per frode fiscale e dichiarato decaduto dal Senato.
La sua
carriera politica sembrava finita. Ma il 18 gennaio è tornato in grande
stile nell’arena politica.
Se
Matteo Renzi vuole fare la riforma elettorale e le riforme costituzionali non
può fare a meno dei voti del partito di Berlusconi.
L’eterno
inaffondabile Berlusconi è ritornato al centro
della scena almeno per un altro anno.
Probabilmente
il 10 aprile otterrà i servizi sociali per scontare la condanna dello scorso
agosto, ma l’arrivo di altre sentenze potrebbe portarlo agli arresti domiciliari
e all’impossibilità di comunicare con i membri del suo partito.
Solo la
magistratura può tenerlo fuori dalla scena politica italiana. Tutti gli altri
tentativi sono falliti.
giovedì 30 gennaio 2014
I SONDAGGI VOTANO BERLUSCONI. NON E’ UNA FIAMMATA MA ANDAMENTO CRESCENTE DI CONSENSI PER UN LEADER SENZA PARAGONI.
Le cinque scelte felici e vincenti
I sondaggi parlano a chi li sa ascoltare. Non sono
infallibili, per carità, essendo mutevoli e approssimati per definizione. Ma il
loro linguaggio esprime le onde di certezze e dubbi che attraversano il Paese.
Ecco: i sondaggi stanno clamorosamente dando ragione al Presidente
Berlusconi. Non è una fiammata, ma un andamento costante e crescente.
Insomma: 33,7 per cento del centrodestra contro il 32,5 per cento
della sinistra. L'ultimo sondaggio di Euromedia Research non lascia
alcun dubbio: Forza Italia cresce nelle intenzioni di voto. E c'è un
altro dato molto significativo: per la prima volta dall'ascesa alla segreteria
di Matteo Renzi, il Partito democratico perde consensi, invertendo la
tendenza innescata dalle primarie (-0,3 rispetto al dato di quattro giorni
prima). Come si fa a non vedere che il merito di questo trend positivo è del
Presidente Berlusconi? Sta trascinando ancora in alto Forza Italia con +0,3
rispetto al dato del 20 gennaio (con Nuovo centro destra che retrocede al 3,6
per cento), e chiara e forte, una volta di più si certifica che il popolo dei
moderati apprezza le scelte fatte fino ad oggi dal suo leader, che i compagni
dei Palazzi e delle Procure pensavano di aver liquidato, poveri illusi.
Tante le
scelte, ma cinque in particolare sono quelle di Silvio Berlusconi determinanti
nel raggiungimento di questo risultato.
NUOVO CENTRO COMMERCIALE A BAGNACAVALLO: UNA DECISIONE ANOMALA, CHE ROVINA L’ECONOMIA, IL TERRITORIO. LA PROVINCIA A COSA SERVE, SUCCEDERA’ COME PER LA STEPRA?
Uno scandalo una mega
struttura commerciale a Bagnacavallo. La Provincia di Ravenna per Bagnacavallo
fino ad ora non ne ha indovinata una a cominciare dalla “bretella” parallela
all’ex A14 bis, la mancanza di un superamento della linea ferroviaria, la zona
STEPRA. In un così lungo periodo di crisi economica accompagnata da una
profonda stagnazione dei consumi, pensare di creare una mega struttura a
Bagnacavallo, a ridosso della via Naviglio, quando esistono a poca distanza
strutture come il centro Globo di Lugo, il centro commerciale le Maioliche e
forse le Perle a Faenza e l’Iper Esp a Ravenna il cui raddoppio della
superficie è in fase di attuazione, appare, appunto, un’iniziativa estemporanea
e fuori dal tempo. Pur alla presenza di una variante adottata dal Comune di
Bagnacavallo, tale iniziativa è in forte contraddizione con il quadro
conoscitivo redatto dalla società Tecnicoop per conto della Provincia di
Ravenna e dalla Camera di commercio, il quale ipotizza, semmai, un possibile
inserimento di grandi strutture non alimentari nei nodi infrastrutturali e di
attrazione del territorio a proposito degli obiettivi prioritari di
salvaguardia e valorizzazione dei punti di forza esistenti, vale a dire le
medie strutture e il commercio nei centri storici. Se questo studio non fa
testo, tuttavia, il Piano territoriale di coordinamento provinciale meglio
conosciuto con l’acronimo PTCP, proprio riguardo all’ambito della Bassa
Romagna, pone l’accento sul miglioramento e la valorizzazione dei centri
storici qualificando in particolare le piccole e medie strutture e il commercio
su suolo pubblico con particolare riferimento ai “mercati storici”. Il citato
Piano, inoltre, inserisce l’ipotesi d’inserimento delle grandi strutture non
alimentari in quadro di obiettivi prioritari di salvaguardia e valorizzazione
dei punti di forza esistenti: medie strutture e commercio dei centri storici.
Non esiste traccia di possibili ipotesi legate al settore alimentare". "Questo
sviluppo selvaggio dei grossi centri commerciali che ormai operano senza alcuna
cornice normativa di riferimento, ha letteralmente inginocchiato la piccola
impresa commerciale, e proprio per questa ragione dovrebbe imporre agli
amministratori locali un serio approfondimento sulla questione inerente la
programmazione e lo sviluppo del territorio.
LE VEDOVE DEL PROPORZIONALE
IL MANIFESTO
PREFERIREBBE MORIRE DEMOCRISTIANO. ECCO PERCHE’ SBAGLIA
Il Manifesto anatemizza la
nuova legge elettorale con il tono di chi è costretto a difendere l’“ultima
spiaggia” della democrazia, che nell’articolo di fondo del quotidiano comunista
(a firma di Gianpasquale Santomassimo) viene identificata col sistema
proporzionale. E’ una esaltazione della “Prima Repubblica” e persino della
“continuità di governo” che l’ha contraddistinta. O è il vecchio timore
infantile di “morire democristiani” che si trasforma in un desiderio senile? Al
di là delle forzature di merito, come l’invenzione di un’impossibile
maggioranza socialista e popolare nel 1919. © - FOGLIO QUOTIDIANO
mercoledì 29 gennaio 2014
FAENZA: RICHIESTA DI UNA COMMISSIONE SPECIALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEDICATA ALLA PRESENZA E PERMANENZA DI ROM NEL TERRITORIO FAENTINO
ISTITUZIONE COMMISSIONE SPECIALE TEMPORANEA EX ART. 18 Con la presente il Consiglio comunale di Faenza istituisce formalmente la Commissione speciale temporanea ex art. 18 dedicata ai temi della presenza e permanenza di Rom nel territorio comunale e delle politiche sociali e di controllo del territorio, con compiti di osservatorio della situazione e laboratorio programmatico di indirizzi per incidere efficacemente nella gestione del fenomeno e delle politiche a questi dedicate. RELAZIONE ILLUSTRATIVA Molti cittadini da tempo lamentano un senso di insicurezza crescente. Una situazione di disagio che rischia di degenerare. Una situazione che rischia di sfociare in un razzismo diffuso ed in atti dimostrativi o intimidatori. In questa situazione la presenza e la permanenza di nuclei di famiglie Rom rischia di generare ancor più insofferenza. In questo clima paradossalmente proprio i Rom rischiano di essere facile bersaglio di coloro che fanno dell’autodifesa la loro battaglia. Si ritiene che un approccio costruttivo e partecipato alla problematica in questione possa essere un deterrente importante a quanti con superficialità, ignoranza e qualunquismo da tempo trattano la problematica. L’Istituzione comunale partendo da una ricognizione dello stato dell’arte, attivando e ascoltando anche canali extra cittadini, portatori di esperienze positive e consolidate, potrebbe mettere in atto un programma per la gestione del fenomeno, verificare l’adeguatezza delle politiche fin qui messe in atto e pianificare una strategia di medio lungo periodo per gestire al meglio il fenomeno. Con questo spirito improntato alla conoscenza, alla collaborazione, alla condivisione delle informazioni e alla programmazione condivisa delle politiche sociali e dì controllo del territorio si richiede la costituzione di una Commissione speciale temporanea ex Art. 18 del regolamento del Consiglio comunale per fronteggiare i temi che inevitabilmente la gestione della presenza sul territorio di famiglie Rom impone.
NEL QUADRO DELLE GIORNATE DELLA MEMORIA E’ IMPORTANTE RICORDARE GLI EROI DIMENTICATI E FRA QUESTI:IL PARTIGIANO ROMAGNOLO MARINO PASCOLI
Rodolfo
Ridolfi - Marino Pascoli appartiene ai morti dimenticati perché
antifascista ed anti comunista, vero partigiano democratico al quale spararono
un paio di rivoltellate senza colpirlo nella strada per Mezzano nel 1947. La
sera della domenica 4 gennaio 1948, Pascoli subì un nuovo agguato e questa
volta venne ucciso. L’Unità di Milano
e Milano sera lanciarono una odiosa
campagna di depistaggio utile a confondere le indagini. Alla fine del mese
vennero arrestati il segretario dell’
Anpi di Santerno ed un ex partigiano comunista. Fu indiziato anche il
segretario del Pci di Santerno, poi prosciolto in istruttoria. Tutto finì in
un’assoluzione quando il testimone chiave, un operaio agricolo “si rimangiò la deposizione”. Marino
Pascoli, a differenza di fascisti poi divenuti partigiani comunisti, fu sempre
repubblicano e partigiano prima dell’8° Gap di Forlì e poi nella 29^ Brigata Gastone Sozzi, operante nella pianura
forlivese. Ma gli eredi dei comunisti che stavano e ancora stanno nelle
istituzioni, sostenevano che “il sig.
Marino Pascoli non risulta ufficialmente riconosciuto tra le categorie
stabilite dall’apposita Commissione governativa, non essendo [mai] stato
qualificato come Partigiano, né come Patriota, né come Benemerito. “ (Risposta
della Giunta Regionale dell’Emilia-Romagna ad una interrogazione di Forza
Italia del 2004) Queste affermazioni
ufficiali, contenute in atti ufficiali rispondono alle ingiustificate reazioni
di tutti coloro che si irritano a sentire parlare di Marino Pascoli che non può
oggettivamente essere considerata eredità di chi ha prodotto tardivamente
iniziative di basso profilo. Crediamo giusto continuare nell’impegno,
disponibili a condividerlo con tutti, per la trasparenza e la verità,
soprattutto i fondamenti della battaglia politica di Marino Pascoli contenuti
nei suoi articoli sulla Voce di Romagna, il
giornale repubblicano di Ravenna, articoli
polemici nei confronti dei comunisti della zona che denunciavano gli eccessi
compiuti dai partigiani rossi durante e dopo la guerra civile, criticavano il
massimalismo politico e sindacale del partito di Togliatti, e difendevano il
sistema politico occidentale contro l’Unione Sovietica. La riaffermazione di una verità neppure oggi scontata “essere anticomunisti non vuol dire essere
di destra o fascisti”. La cosa non veniva gradita dai comunisti romagnoli .
Contro Marino Pascoli si aprì una violenta campagna di denigrazione politica e
morale. Lo accusarono di non essere mai stato partigiano, anzi, di aver fatto
la spia per conto dei Fascisti di Salò. Non era vero, naturalmente. Però le
calunnie non cessarono. Perché lo sanno tutti anche oggi che “la verità” per certa sinistra “ è ciò che conviene al Partito”.
CONSEGNA DELLE MEDAGLIE D’ONORE AI CITTADINI DELLA PROVINCIA DI RAVENNA REDUCI DAI LAGER NAZISTI
In data odierna, nel
"Salone degli Stemmi" del Palazzo del Governo, il Prefetto di
Ravenna, nel corso di una apposita cerimonia, ha consegnato otto Medaglie d'Onore a
cittadini e alla memoria di cittadini di questa provincia, reduci
dall'internamento nei lager nazisti. A costoro è indirizzato, in questo "Giorno
della Memoria", il pensiero di tutti. All'evento hanno preso parte le
Autorità provinciali e locali e, in particolare, i Sindaci del Comune di
Ravenna, Casola Valsenio, Riolo Terme, Bagnacavallo, il Vice Sindaco di Faenza
e l'Assessore delegato del Comune di Brisighella, comuni di residenza degli
otto insigniti. Nell'occasione, il
Prefetto ha avuto parole di commemorazione degli eventi crudeli e dolorosi che
hanno caratterizzato il periodo della deportazione, affinchè la memoria sia di
monito alla coscienza collettiva attuale e soprattutto di indirizzo e di
riflessione per le giovani generazioni. Gli insigniti del riconoscimento sono: Fabbri Pietro (8-1-1925)
di Brisighella;
Palladini Domenico (12-9-1926) di Piangipane; Poggi Guido (5-10-1922) di Casola
Valsenio; Quadalti Mario (15-2-1920, deceduto) di Casola Valsenio; Raffini
Lorenzo (26-2-1926) di Riolo Terme; Rivola Augusto (21-1-1924) di
Riolo Terme; Salvatori Antonino (20-7-1922) di Bagnacavallo; Spada Emilio
(14-9-1913 deceduto) di Faenza
INTERVISTA A PIETRO FABBRI DI BRISIGHELLA
martedì 28 gennaio 2014
INIZIATA LA CAMPAGNA MEDIATICA DI OTTIMISMO PRE ELETTORALE DEL PD
Leggo da un po’ di tempo, specie da quando si è insediato
l’Assessore Minzoni, che c’è un grande ottimismo nel PD e nell’amministrazione
Malpezzi. Ottimismo per Terre Naldi che improvvisamente farà cose mai viste e
guadagnerà un sacco di soldi; intanto è costata un milione e trecentomila euro
abbondanti. Ottimismo per lo scalo merci, si farà, metteranno il cartello di
inizio lavori tra meno di un anno e nel 2017 Malpezzi lo inaugurerà; intanto la
società CSM ha generato 3 milioni e 100 mila euro di debiti, lo scalo merci non
c’è, ci sono due esposti alla Corte dei Conti e una causa con un privato
espropriato e altre questioni aperte ed anche la ditta che lo dovrebbe
realizzare sembra non navighi nell’oro. Ottimismo per l’Outlet Le Perle, si
doveva inaugurare a ridosso della scorsa campagna elettorale ma tira tira siamo
alla campagna elettorale successiva del 2015; chi doveva essere pagato non è
stato pagato, le ditte che lo dovevano costruire hanno avuto importanti
problemi finanziari e le lavoratrici OMSA che ci dovevano andare a lavorare
sono a casa. Ottimismo per la AUSL unica della Romagna, promettono livelli
eccezionali di prestazioni per le cose che veramente contano e cosa se ne
importa se dobbiamo andare a Ravenna o Forlì o Cesena o Rimini, intanto
l’Ospedale di Faenza, che per noi nostalgici era un gioiello, è stato
politicamente “massacrato” tanto che non abbiamo un pediatra al Pronto soccorso
la notte e neppure il pronto soccorso nuovo, lo aspettiamo con la bava alla
bocca da almeno otto anni, però il laboratorio analisi andrà nella struttura
della Filanda. Ottimismo perché il Piano sosta dicono che funziona e c’è la
navetta elettrica che paghiamo fior di quattrini dopo un primo periodo gratis. Ottimismo
perché abbiamo implementato la video sorveglianza, intanto la percezione di
insicurezza nei cittadini è aumentata, Ottimismo perché svettiamo nelle
classifiche delle città per la qualità della vita ma lo facciamo a caro prezzo
con tasse e tariffe molto elevate. Ottimismo perché pagheremo la Mini Imu a
giugno quando la maggior parte degli italiani non la pagherà affatto.
Berlusconi ci ha insegnato ad essere ottimisti e ha sempre
subito gli strali della sinistra, ora che il PD “ha dato la svolta” o come
dicono loro hanno cambiato verso sono ottimisti a prescindere. il Sindaco
Malpezzi sceso in campo con un sano pragmatismo ha dato la svolta pure lui e ha
sposato l’ottimismo PD di facciata, sul fatto poi che fosse del PD nonostante
non ne avesse la tessera noi non abbiamo mai avuti dubbi, anche perché questa
amministrazione messasi “Insieme per cambiare” non ha cambiato nulla. Raffaella
Ridolfi
LA GIORNATA DELLA MEMORIA DEVE ESSERE L’OCCASIONE PER UN IMPEGNO CONTRO L’IGNORANZA E L’INTOLLERANZA
Oggi, Giornata
internazionale delle Memoria, vediamo purtroppo come l’incitamento alla
violenza ed all’odio antisemita sia ancora di drammatica attualità. Le teste di
maiale sanguinanti inviate alla Sinagoga di Roma, all’Ambasciata Israeliana ed
alla mostra sulla Shoah in corso al Museo di Roma, dimostrano che la nostra
società contiene ancora i semi dell’odio e della violenza terroristica contro
un popolo ed una cultura che fa parte della storia occidentale. Le scritte negazioniste
che abbiamo visto sui muri fanno il paio con i proclami dei terroristi islamici
alla distruzione di Israele ed a colpire gli Ebrei ovunque nel mondo. Come
gruppo di Forza Italia alla Regione Emilia-Romagna vogliamo riaffermare la
nostra solidarietà alla comunità ebraica e sottolineare a tutti, con le parole
del nostro Presidente Berlusconi: “l’importanza di non farci distrarre dai
grumi di intolleranza ed ignoranza che esistono ancora nel nostro Paese” Gianguido Bazzoni
lunedì 27 gennaio 2014
Cari Amici,
Dopo 20 anni Forza Italia e il suo leader sono qui: decisi ad affrontare le sfide che ci attendono.
Questa è l'ultima chiamata, l'ultima occasione per difendere la libertà e il nostro diritto di vivere in un paese civile e prospero. Per questo ho chiesto e chiedo a tutti moderati e persone di buon senso, agli italiani che vogliono restare liberi, di scendere in campo con me e con Forza Italia. Nessuno può tirarsi indietro: è in gioco nostro comune destino Non possiamo lasciare il Paese nelle mani di chi è responsabile della drammatica crisi che stiamo vivendo.
Questa è l'ultima chiamata, l'ultima occasione per difendere la libertà e il nostro diritto di vivere in un paese civile e prospero. Per questo ho chiesto e chiedo a tutti moderati e persone di buon senso, agli italiani che vogliono restare liberi, di scendere in campo con me e con Forza Italia. Nessuno può tirarsi indietro: è in gioco nostro comune destino Non possiamo lasciare il Paese nelle mani di chi è responsabile della drammatica crisi che stiamo vivendo.
La sinistra e il suo braccio giudiziario non hanno mai rinnuciato al loro disegno eversivo, e non temo di esagerare definendolo così, perché quando i cittadini non possono più decidere da chi essere governati non è più democrazia. Negli ultimi anni ci sono stati quattro colpi di stato, l'ultimo quando una sentenza scandalosa mi ha condannato e quelli del Pd hanno colto l'occasione per sbarazzarsi del rivale che non erano riusciti a battere nelle urne. Sono passati sopra tutte le regole e hanno applicato retroattivamente una legge senza alcun riguardo per il diritto del paese: l'articolo 25 della Costituzione e l'articolo 7 della convenzione per i diritti dell' uomo dicono infatti che una legge non può essere retroattiva. E pensare che tutti si dicevano vogliosi di una pacificazione. E' avvenuto il contrario della pacificazione e hanno pure esultato. Abbiamo davanti tante sfide: le elezioni europee, le amministrative, la realizzazione di riforme che auspichiamo da anni e finalmente anche la sinistra sembra voler realizzare. Festeggeremo il ventennale il 27 marzo, quando vincemmo le elezioni e sconfiggemmo la gioiosa macchina da guerra di Occhetto. Quale giorno migliore per festeggiare?
Il 2014 sarà il nostro nuovo 1994 e torneremo a vincere per noi, per i nostri figli, per la nostra Italia. Viva l' Italia, viva la libertà!
Il 2014 sarà il nostro nuovo 1994 e torneremo a vincere per noi, per i nostri figli, per la nostra Italia. Viva l' Italia, viva la libertà!
Berlusconi
– Il genio del popolo. Il protagonista di
ieri, di oggi e di domani. Auguri Presidente Berlusconi per i tuoi vent'anni al
servizio esclusivo del Paese.
Elezioni
vinte e da vincere – Elettorale: una legge che garantisca
bipolarismo e certezza. Entusiasmo. Erasmo da Rotterdam. Elogio della follia.
Esperienza. Europa della gente e della solidarietà. Etica della famiglia e del
lavoro.
Rinascita
di Forza Italia – Ricostruzione. Rottamazione del
comunismo. Resistenza strenua alla persecuzione giudiziaria. Riforme
istituzionali. Realismo. Ragionevolezza.
Lavoro – Il nostro movimento ha un leader che chiama a raccolta quanti come lui
vengono dalla trincea del lavoro. Leader dei moderati. Luce che viene dalla sua
testimonianza e dai valori della tradizione. Lotta contro l'ingiustizia.
Lealtà.
Unità
tra il credere e il fare – Unità dei moderati.
Unità dell'Italia e dell'Occidente. Umanità. Diritti Umani. Urgenza di cambiamento.
Silvio – I Club Forza Silvio come strumento essenziale del nostro movimento,
presenza capillare nel territorio. Sole in tasca. Serenità del leader e degli
italiani. Sogno. Società
PONTE…..LUNGO……LUNGO……BRUTTE NOTIZIE DAI GIORNALI
Purtroppo leggendo il
giornale sulla chiusura della “bretella” di Pontelungo si apprende che forse i
tempi per l’apertura al traffico si allungheranno alla fine dell’estate. Povera Brisighella. Aspettiamo immediatamente
risposte in merito da parte della Provincia e del Comune di Brisighella.
Una riflessione: al momento della chiusura al traffico dichiarai
inutile la spesa di una “bretella” (costo
finale oltre centomila euro), per utilizzare per soli tre mesi, il “Pontelungo” sarebbe stata aperta per il Monticino, (prima
decade di Settembre). Andreotti in un
aforisma diceva ”che a pensare male si fa peccato ma spesso s’indovina”. Qualcuno forse sapeva già che la bretella
era utile perché dovevano durare non tre mesi ma un anno?
sabato 25 gennaio 2014
REGALO ALLE BANCHE, DA FORZA ITALIA NO ALLA FIDUCIA AL DECRETO IMU-BANKITALIA:
“Il Governo aveva promesso la cancellazione
totale della tassazione sull’abitazione principale.
Dati e fatti alla mano, invece, come evidenziato dal decreto che stiamo discutendo oggi in aula, e come testimonia il fatto che proprio entro oggi i cittadini sono chiamati a versare la cosiddetta ‘mini-Imu’, lasciati fino all’ultimo nell’incertezza sull’importo, il Governo non é riuscito ad eliminare totalmente l’Imu sulla prima casa nemmeno per il solo 2013. Ed é difficile accettare la filosofia di pensiero secondo la quale, per ciò che riguarda i residui del 2013, ‘si tratta di importi modesti’, visto che in un periodo di crisi anche gli importi modesti pesano sui bilanci delle famiglie e dei contribuenti in generale, soprattutto quando sono imprevisti, dato che più volte era stato assicurato loro che per il 2013 nulla avrebbero dovuto pagare. E nient’affatto modesti, anzi gravosissimi e costosissimi sono gli elementi di incertezza, di confusione, di vero e proprio caos che hanno contraddistinto - badate bene - non solo la ‘mini-Imu’, ma l’intera vicenda”.
Dati e fatti alla mano, invece, come evidenziato dal decreto che stiamo discutendo oggi in aula, e come testimonia il fatto che proprio entro oggi i cittadini sono chiamati a versare la cosiddetta ‘mini-Imu’, lasciati fino all’ultimo nell’incertezza sull’importo, il Governo non é riuscito ad eliminare totalmente l’Imu sulla prima casa nemmeno per il solo 2013. Ed é difficile accettare la filosofia di pensiero secondo la quale, per ciò che riguarda i residui del 2013, ‘si tratta di importi modesti’, visto che in un periodo di crisi anche gli importi modesti pesano sui bilanci delle famiglie e dei contribuenti in generale, soprattutto quando sono imprevisti, dato che più volte era stato assicurato loro che per il 2013 nulla avrebbero dovuto pagare. E nient’affatto modesti, anzi gravosissimi e costosissimi sono gli elementi di incertezza, di confusione, di vero e proprio caos che hanno contraddistinto - badate bene - non solo la ‘mini-Imu’, ma l’intera vicenda”.
BERLUSCONI INDAGATO I GIUDICI NON VOGLIONO LA PACIFICAZIONE: PRESI 44 OSTAGGI
La
notizia era nell'aria da tempo, già da quando i giudici resero note le
motivazioni della condanna di Fede, Mora e Ruby nel processo-bis sul presunto
sistema di prostituzione in atto ad Arcore. Ma la notizia dell'inclusione di
Silvio Berlusconi tra gli indagati nel terzo processo al
"bunga-bunga" ha suscitato reazioni scandalizzate da parte dei
vertici di Forza Italia, anche per la coincidenza con l'accordo appena stretto
sulle riforme dal Cav col segretario del Pd Matteo Renzi. “La procura di Milano
non delude mai per prontezza di riflessi e rapidità quando si tratta di Silvio
Berlusconi. L’accusa di corruzione in atti giudiziari è gravissima e
assurda. Coinvolgendo i suoi legali oltretutto lede con ogni evidenza il
diritto di difesa sancito nell’articolo 111 della Costituzione sul
'giusto processo', trasformandolo in reato" dice il capogruppo di FI alla
Camera, Renato Brunetta.
"Non sappiamo - aggiunge - se la coincidenza con il momento politico
sia casuale. Di certo fornisce benzina ai nemici della pacificazione
nazionale e offre loro veleno con cui inquinare la democrazia”. Chi invece non
ha dubbi circa il timing dei giudici è il senatore azzurro Sandro Bondi: "Ogni volta che la
politica compie un passo avanti verso il cambiamento e la normalità democratica
immancabile e puntuale interviene la spada di Damocle della Procura di Milano e
della magistratura. L'Italia non avrà mai pace se la magistratura potrà
continuare a dettare l’agenda politica del Paese". Per la portavoce
azzurra alla Camera, Mara Carfagna,
"è a nuova la tegola giudiziaria su Silvio Berlusconi, ma vecchio il
messaggio politico lanciato da certa magistratura. Nessuna novità, nessuna
evoluzione. Se Renzi ha dato un colpo mortale all’antiberlusconismo militante
all’interno del Pd, questa ossessione è quanto mai presente in quella parte
dell’ordine giudiziario che interpreta il proprio ruolo in termini
prevalentemente politici. L’Italia diventerà una democrazia matura quando
terminerà questa pericolosa devianza culturale". Maria Stella Gelmini tralscia "il
sincronismo tra l'attività giudiziaria della Procura di Milano e l’agenda
politica italiana. Colpisce, però, e ogni persona di buon senso lo vede, che
mentre il presidente Berlusconi lavora per l’agibilità politica
dell’Italia, alcuni magistrati lavorano per l’inagibilità politica di
Berlusconi”.
E IO PAGO DIRIGENTI AUSL, PREMI PER 50.000 EURO E LA SITUAZIONE DELLA PROVINCIA DI RAVENNA?
Gianfranco Spadoni, Consigliere Provinciale
dell'UdC ha dichiarato: "Il trattamento economico integrativo dei vertici
dell'ex azienda Usl di Ravenna riferito al 2012, mi consente, ancora una volta,
di estendere la riflessione sullo stesso argomento riguardante, appunto, i costi
della politica e quello dei dirigenti della Provincia. Per dare qualche numero,
la Giunta politica dell'amministrazione provinciale ravennate nel 2013
è costata 575.771,00 e tale cifra importante giustificherebbe, oggi
più che mai, la soppressione di alcuni assessorati accorpabili tra di loro con
minori costi". Ha continuato il Consigliere: "In una fase di
transizione come quella vissuta in questo periodo dalle province, vale a dire
con minori funzioni, risorse da trasferimenti limitati e opere pubbliche ridotte
al lumicino, non si giustifica un esecutivo come quello insediato nel mese di
giugno 2011. Invece, purtroppo, si continua a mantenere lo status quo con la
massima disinvoltura, come se nulla fosse accaduto in questi ultimi due anni;
soprattutto, senza prendere atto che l'ente ormai è giunto al
capolinea"."Sull'altro versante, - ha proseguito Spadoni - la
dirigenza della Provincia si trova offerta su un piatto d'argento la
quantificazione del fondo per il finanziamento della retribuzione dell'indennità
di posizione e di risultato per l'anno in corso fissata in euro
512.402,00, con una delibera di Giunta del 16 gennaio 2014. Anche in
questo caso si tratta di un fondo attribuibile a prescindere dai criteri legati
alla "posizione e al risultato" i quali teoricamente dovrebbero
essere più limitati per le stesse ragioni riferite alle ridimensionate attività
della giunta"."Il Decreto legislativo del 30 marzo 2001 n.165 -
ha concluso il Consigliere - , infatti, stabilisce che tali risorse destinate
annualmente al trattamento accessorio del personale non può superare il
corrispondente importo dell'anno 2010 e, inoltre, è comunque ridotto
in misura proporzionale alla riduzione del personale in servizio. Si continua a
operare con i criteri del 2001, ma non si vuole, intenzionalmente
aggiornare tale disposizione legislativa riguardo allo scenario istituzionale
ed economico internazionale completamente cambiato rispetto a tredici anni fa. In
altre parole, senza scomodare il Gattopardo, "..se vogliamo che tutto
rimanga come è, bisogna che tutto cambi..""
LA RAI MALTRATTA BRISIGHELLA: MA ANCHE CASOLA VALSENIO, MODIGLIANA, RIOLO TERME E…
Ivano Fabbri* - Brisighella e'
maltrattata esattamente come i comuni di Casola, Modigliana, Riolo, Tredozio e
tutte quelle piccole vallate fuori dalla pianura padana, questo la rai lo aveva
annunciato ancora prima del passaggio al digitale terrestre, la versione
ufficiale e' che non ci sono soldi, in pratica e' perche deve mantenere un
sistema elefantiaco ed una marea di politici infiltrati....la blasfema mediaset
ha la copertura completa anche in queste zone. Dimenticavo Marradi, una ventina
di canali contro i nostri cento e passa. Cosa
aspettano i nostri Sindaci per intervenire!!!
Leggi l’articolo apparso sul Resto del Carlino: http://brisighellaierieoggi.blogspot.it/
* Antennista
giovedì 23 gennaio 2014
I CLUB FORZA SILVIO VERO REGALO DEI NOSTRI VENT’ANNI (MANCANO 4 GIORNI)
Mancano
quattro giorni ad un anniversario che ha segnato e cambiato il nostro
Paese: la discesa in campo di Silvio Berlusconi. Il 26 gennaio del
1994 fu la data che restituì speranza e futuro positivo ad una nazione
segnata dallo scandalo di Tangentopoli, dalla crisi del Pentapartito, da un
popolo ingrigito e atarassico, provato dalla sfiducia in una classe dirigente
deludente. Il videomessaggio di Berlusconi arrivò come il raggio di sole
dopo la tempesta, e gli italiani riconobbero in quell’imprenditore, che veniva
“dalla trincea della vita”, che aveva trasformato ogni sua impresa in un successo
il politico che davvero avrebbe potuto cambiare il Paese. E così fu.
Berlusconi
riavvicinò la politica alla gente, vent’anni fa
esattamente come sta facendo oggi con i Club Forza Silvio e con Forza
Italia: riprende il “sogno ad occhi aperti”, afferra il filo della “ragionevole
speranza”, ispirato da una “visionaria e lungimirante follia”.
Diceva il nostro
leader nel videomessaggio del 1994: “Abbiamo sentito la voglia di una politica
diversa, di una politica pulita. Abbiamo sentito salire da tutte le parti la
voglia di un nuovo soggetto politico, abbiamo sentito venire dal Paese la
domanda di risposte concrete ai problemi concreti del Paese”. Dare risposte
concrete ai problemi della gente: il compito più importante e più alto che
si sono dati i Club Forza Silvio.
E invitare gli
italiani a occuparsi della politica perchè “la politica è sporca? - ricordava
Berlusconi nel videomessaggio del ritorno a Forza Italia - Ma se la lasci a chi
la sta sporcando, sarà sempre più sporca… Non te ne vuoi occupare? Ma è la
politica stessa che si occuperà comunque di te, della tua vita, della tua
famiglia, del tuo lavoro, del tuo futuro”. Esattamente lo stesso invito che
rivolgeva vent’anni fa “noi ci sentiamo tutti responsabilmente chiamati a
uscire dal nostro egoismo per fare quanto possiamo per il nostro Paese...
abbiamo risposto a questa specie di chiamata alle armi!”. Questo è l’invito che
i Club rivolgono a tutti gli italiani: “iscriviti anche tu, fonda un Club anche
tu”, solo insieme, solo stando sul territorio, solo lavorando con il sistema
del “porta a porta” potremo convincere tutti che Forza Italia è l’unico
movimento per cambiare e rendere libero il nostro Paese. Occupiamocene tutti.
Lungimiriamo tutti.
LEGGE ELETTORALE: NYT E FR “BENEDICONO ACCORDO BERLUSCONI-RENZI
“Nei giorni scorsi il New York Times, oggi il
Financial Times: i grandi giornali internazionali “benedicono” l’accordo
Berlusconi-Renzi sulla legge elettorale, sul superamento del bicameralismo
perfetto e sulla riforma del Titolo V della Costituzione. E benedicono
l’accordo perché affronta uno dei più grandi problemi del nostro Paese: l’ingovernabilità.
Ingovernabilità che si riflette, tra l’altro, sui mercati finanziari e sul
costo del debito pubblico.
Le
colonne del NYT e del FT rispondono quindi, da una prospettiva internazionale,
a quanti, soprattutto piccoli partiti, di destra e di sinistra, si oppongono
all’accordo, per puro opportunismo e miopi interessi di parte. È questa la via
per la vera stabilità. Altro che governi tecnici, altro che governi del
presidente
FOLLIA PURA !
Negli stessi
giorni in cui due persone di opposti schieramenti, intelligenti, colte,
ragionevoli e responsabili avevano impostato un accordo per cercare di dare
all’Italia un futuro di governabilità, nella soddisfazione di tutta la gente di
buonsenso, ci voleva lo zampino di qualche irresponsabile a cercare di rovinare
tutto !
Il Governo,
che non è nemmeno capace di spiegare alla gente come tecnicamente deve fare
per pagare gli aumenti continui delle tasse; un Governo illegittimo, non
votato, si è preso la licenza di aprire le frontiere, già piene di buchi, a
cani e porci.
Annullando
il reato di clandestinità si permette a chiunque di entrare in Italia, senza
chiedere permesso a nessuno, a fare il cavolo che vuole, senza lavoro, senza
dimora, senza niente.
E’ evidente
che, se qualche straniero vuol venire in Italia per lavorare, per fare la brava
persona, non ha bisogno di rimanere nella clandestinità ! Si tratta di una norma talmente distruttiva di qualsiasi
realtà e di qualsiasi logica di Stato che non è mai esistita e non esiste in nessun
Paese in tutto il mondo.
L'Italia, il suo territorio, è la casa degli italiani. Questo
territorio è stabilito da confini che permettono di identificare lo Stato
italiano. Non esiste “Stato” se non esiste il suo territorio e il suo popolo.
Con la cancellazione della clandestinità, invece, si afferma che non esiste un
territorio appartenente allo Stato italiano, un territorio che lo Stato
rivendica come suo, e che non esiste un popolo italiano in quanto chiunque vi
si può introdurre e mescolare. E
preferibilmente a delinquere, anche a picconate!
I governanti-barzelLetta che hanno elaborato un simile decreto
sono i despoti più assoluti che siano mai esistiti, pur essendo notoriamente
illegittimi, pur essendo ogni giorno sul punto di essere mandati a casa a
calci.
Mai nessun Monarca,
nessun Imperatore, nessun Tiranno ha preso decisioni così distruttive verso il
proprio regno, verso il proprio popolo.
Altro che democrazia!
ETICHETTA:
mercoledì 22 gennaio 2014
1994 – 2013: L’INTOSSICAZIONE DELLA SINISTRA E IL GRANDE IMBROGLIO DELLA COMUNICAZIONE
Nei talk show
televisivi è sempre più diffusa l’abitudine di accusare Berlusconi di aver
governato per 20 anni e di non aver fatto niente. Anzi, una cosa in questi
20 anni, secondo la sinistra televisiva, Berlusconi l’ha fatta: ha distrutto i
conti pubblici. La conseguenza più
eclatante di tutto ciò, sempre secondo l’intelligentia di sinistra, è stata l’esplosione
dello spread nel 2011, che il governo Monti prima e il governo Letta poi, sono
invece riusciti a far diminuire. Falso che più falso non si può!
Ebbene, innanzitutto
dei 20 anni di seconda Repubblica Berlusconi ha governato solo per meno della
metà: 9 anni. E poi, 3 altre osservazioni per mettere fine una volta per
tutte all’intossicazione della sinistra e al grande imbroglio della
comunicazione: 1) non è vero che Berlusconi non ha fatto le riforme; 2)
con Berlusconi i conti pubblici erano in ordine; 3) è ormai
universalmente riconosciuto che quello dello spread è stato solo un grande
imbroglio, frutto della speculazione finanziaria internazionale. E inoltre: con Berlusconi la disoccupazione
era ai minimi storici, con Monti e Letta ai massimi; con Berlusconi, il
debito pubblico, pur alto, era sotto controllo, con Monti e Letta è
esploso; i governi Berlusconi hanno fatto più di 40 riforme, mentre la
sinistra è riuscita a farne a malapena 5; con Berlusconi c’è stato sì un
aumento della spesa pubblica, ma legato al maggior ricorso agli ammortizzatori
sociali, conseguenza delle due “tornate” di crisi finanziaria
internazionale nate negli Stati Uniti a seguito
PALMIZIO NOMINA BAZZONI COORDINATORE PROVINCIALE DI FORZA ITALIA RAVENNA
Il
coordinatore regionale di Forza Italia, l’on.le Massimo Palmizio ha nominato
coordinatore della provincia di Ravenna per
Forza Italia il consigliere regionale Gianguido Bazzoni. Auguri di Buon
lavoro.
martedì 21 gennaio 2014
E’ VERO CHE I COMUNI DEL COMPRENSORIO FAENTINO NON PAGANO IL DISAGIO AMBIENTALE AD HERA PER LA DISCARICA DI PEDIANO IN PARTE IN PROVINCIA DI RAVENNA NEL COMUNE DI RIOLO TERME?
Da notizie stampa emergerebbe che i comuni del faentino non
pagherebbero dal 2006 la quota di disagio ambientale ad Hera per l’utilizzo
della discarica imolese di via Pediano e che questa a sua volta non
corrisponderebbe al Comune di Imola quanto dovuto; Il Comune di Imola ed Hera
spa sarebbero in lite per 1 milione e
800 mila euro; Anche Faenza, Riolo Terme,Brisighella, Castel Bolognese,
Solarolo sembrerebbero investite della questione. Se quanto riportato in
premessa corrisponde al vero e del caso se esiste un debito del Comune di
Faenza, Riolo Terme, Brisighella, Castel Bolognese, Solarolo e a quanto
ammonterebbe; Hera spa ha mai contestato e richiesto ai Comuni di la cifra
dovuta; Sono state fatte verifiche rispetto al fatto che la cifra che il Comune
di Imola contesta ad Hera spa per la quota parte di Faenza Riolo
Terme,Brisighella, Castel Bolognese, Solarolo sia mai stata riversata nelle
tariffe pagate dai cittadini e quindi da questi regolarmente pagata; Cosa
prevedevano gli accordi in tal senso e quale controllo è stato esercitato prima
da ATO e oggi da Ater sulla questione; Pprché visto che si dichiara che è dal
2006 che non vi è corresponsione di questa somma solo oggi si viene a
conoscenza di questo debito presunto; Nei
bilanci dei comuni sono stati accantonati
le somme sufficienti a coprire il presunto debito in questione; Questa
situazione ci espone ad eventuali contenziosi.
Club Forza Silvio di Faenza; Riolo Terme,Brisighella, Castel Bolognese, Solarolo
ELEZIONI EUROPEE: LA COMMISSIONE UE FALSIFICA BILANCI PER PAURA DI ESSERE ELIMINATA. ADESSO TUTTI GLI STATI HANNO PIL POSITIVI.
BRUXELLES – La
revisione del Sistema europeo dei conti
nazionali e regionali (Sec) determinera’, secondo i calcoli preliminari di Bruxelles, un
aumento tra l’1% e il 2% per il Pil
dell’Italia. Lo rileva la Commissione europea, nelle prime
stime relative all’impatto che l’introduzione delle nuovo schema contabile
avra’ sui paesi membri dell’Ue.
L’attuale metodologia di calcolo, in vigore dal 1995, sara’ sostituita a
settembre di quest’anno da un nuovo schema, con un aggiornamento delle regole di contabilita’ e degli
standard comuni. Tra le novita’ il riconoscimento della spesa
per ricerca e sviluppo come ”investimento”.
Ricerca e sviluppo non saranno piu’ conteggiati come spesa corrente e questo da solo fara’ aumentare
il Pil dell’Ue dell’1,9%. Verranno considerate come ”investimenti” anche le spese per i sistemi d’arma. In precedenza il Sec
inseriva questa voce tra i ”consumi” per
via della natura distruttiva che si riconosceva a tali sistemi,
ma adesso verra’ riconosciuto l’effetto positivo per la sicurezza del
paese. Il nuovo calcolo dei sistemi d’arma
portera’ un aumento del Pil europeo
dello 0,1%. Ancora, il valore dei beni mandati all’estero per la lavorazione
non sara’ piu’ considerato come un valore incidente sull’import e l’export
nazionale. Complessivamente, con il nuovo Sec, l’Ue vedra’ un aumento del Pil
del 2,4%. Per i paesi membri corrispondera’ un diverso aumento dei Pil
nazionali: si passa dall’incremento minimo per Lettonia, Lituania, Polonia, Romania
e Ungheria (tra +0,1% e +1%) a quello massimo previsto per Finlandia e Svezia
(tra +4% e +5%). L’incremento italiano
sara’, come detto, tra l’1% e il 2%. (ASCA). Ecco la grande “trovata” degli
oligarchi di Bruxelles, terrorizzati per le elezioni europee che si avvicinano: falsificare i bilanci degli Stati, a partire
dall’Italia, per dare l’impressione che la situazione migliori. Mentre invece
il Paese è devastato.
QUANTO HA SPESO IL COMUNE DI FAENZA PER IL CENTRO SERVIZI STRANIERI?.
Premesso che Con delibera di Giunta
del 16 gennaio 2014 sono stati stanziati 46.000 euro in favore della
cooperativa Ricercazione per la gestione del Centro servizi per stranieri. Interroga il Sindaco e la Giunta a
quando risale la prima convenzione; Qqante volte è stata rinnovata; quanto ha
speso il comune di Faenza ad oggi per detta convenzione; quanti persone sono
state assistite; quante pratiche sono state svolte, quante di queste con
successo e quante infruttuose; se ritiene che questo tipo di spesa sia proficua
e sostenibile a fronte dell’attività svolta ed in particolar modo a fronte
della tassazione imposta ai cittadini di Faenza in un momento di difficoltà
economica. Raffaella Ridolfi
INCONTRO STORICO…….………
Protagonisti
– Silvio Berlusconi e Matteo Renzi. Sono solo loro i
protagonisti assoluti non solo di un incontro unico nella storia della Prima e
della Seconda Repubblica, ma anche di un'intesa destinata a cambiare il profilo
della politica italiana. Complimenti, il merito va solo a loro. Non se lo
intesti nessun altro. Chi vince sono Berlusconi, Renzi, l'Italia. Berlusconi
– Concorda e promuove le riforme costituzionali. Contro il bicameralismo
perfetto. Nemesi: il Senato l'ha fatto decadere, decaduto sarà il Senato. Ironia
della storia. Renzi – Bisogna dargli atto di aver rottamato il muro di
Berlin(guer), la presunzione ideologica di superiorità morale comunista.
L'altro non è nemico ma avversario. Diamo atto al suo coraggio e perché no alla
sua lealtà e simpatia. Ha rilegittimato non Berlusconi, ma la storia del Pci,
Pds, Ds, Pd facendone finalmente un partito post-non-più-comunista. Se i gruppi
parlamentari glielo lasceranno fare... Sintonia – Se si ha la volontà
politica e si ha apertura umana, è possibile e seria, e senza inciuci, anche
tra personalità di schieramenti diversi. Berlusconi-Renzi – Rinascono le
autentiche larghe intese per le riforme. È la pacificazione di fatto. Li
accomuna il coraggio. Il segretario del Pd ha sicuramente dimostrato coraggio e
determinazione nel decidere di incontrare Berlusconi contro la volontà della parte
più conservatrice e autistica del suo partito. Ma il nostro Presidente dimostra
di avere un coraggio da leone nel continuare ad andare avanti nonostante tutto,
nonostante tutti gli attacchi e le ingiustizie subite, nonostante la
persecuzione di una parte della magistratura, nonostante l'odio della sinistra
più conservatrice. Un esempio di vita per tutti. Uno statista che pensa al suo
Paese e al suo popolo.
Napolitano
– Ha perso. Deve restituire alle forze reali e
democratiche le riforme costituzionali, soccombono la sua idea comunista di
pacificazione, le sue piccole intese. Aveva fatto suoi poteri presidenziali che
la Costituzione non gli assegna. Ora deve rientrare nell'alveo da cui aveva
esondato. E con lui riporti a casa i suoi ministri. Catalogo degli sconfitti
– Letta Enrico del dopo Epifani, Alfano e i suoi cari, le piccole intese. I
Macaluso e gli Scalfari, i travaglisti e i giornaloni.
ELEZIONI EUROPEE: LA COMMISSIONE UE FALSIFICA BILANCI PER PAURA DI ESSERE ELIMINATA. ADESSO TUTTI GLI STATI HANNO PIL POSITIVI.
BRUXELLES – La
revisione del Sistema europeo dei conti
nazionali e regionali (Sec) determinera’, secondo i calcoli preliminari di Bruxelles, un
aumento tra l’1% e il 2% per il Pil
dell’Italia. Lo rileva la Commissione europea, nelle prime
stime relative all’impatto che l’introduzione delle nuovo schema contabile
avra’ sui paesi membri dell’Ue.
L’attuale metodologia di calcolo, in vigore dal 1995, sara’ sostituita a
settembre di quest’anno da un nuovo schema, con un aggiornamento delle regole di contabilita’ e degli
standard comuni. Tra le novita’ il riconoscimento della spesa
per ricerca e sviluppo come ”investimento”.
Ricerca e sviluppo non saranno piu’ conteggiati come spesa corrente e questo da solo fara’ aumentare
il Pil dell’Ue dell’1,9%. Verranno considerate come ”investimenti” anche le spese per i sistemi d’arma. In precedenza il Sec
inseriva questa voce tra i ”consumi” per
via della natura distruttiva che si riconosceva a tali sistemi,
ma adesso verra’ riconosciuto l’effetto positivo per la sicurezza del
paese. Il nuovo calcolo dei sistemi d’arma
portera’ un aumento del Pil europeo
dello 0,1%. Ancora, il valore dei beni mandati all’estero per la lavorazione
non sara’ piu’ considerato come un valore incidente sull’import e l’export
nazionale. Complessivamente, con il nuovo Sec, l’Ue vedra’ un aumento del Pil
del 2,4%. Per i paesi membri corrispondera’ un diverso aumento dei Pil
nazionali: si passa dall’incremento minimo per Lettonia, Lituania, Polonia, Romania
e Ungheria (tra +0,1% e +1%) a quello massimo previsto per Finlandia e Svezia
(tra +4% e +5%). L’incremento italiano
sara’, come detto, tra l’1% e il 2%. (ASCA). Ecco la grande “trovata” degli
oligarchi di Bruxelles, terrorizzati per le elezioni europee che si avvicinano: falsificare i bilanci degli Stati, a partire
dall’Italia, per dare l’impressione che la situazione migliori. Mentre invece
il Paese è devastato.
lunedì 20 gennaio 2014
INCONTRO STORICO…….………
Cari
Amici
nell’incontro
di oggi ho espresso la soddisfazione di Forza Italia per il metodo scelto dal
Partito Democratico per avviare un rapido e costruttivo confronto sulle riforme
istituzionali. L’accordo con Renzi prevede una nuova legge elettorale che porti
al consolidamento dei grandi partiti in un’ottica di semplificazione dello
scenario politico. Insieme, abbiamo auspicato che tutte le forze politiche
possano dare il loro fattivo contributo in Parlamento alla rapida approvazione
della legge, che speriamo possa essere largamente condivisa. Durante il nostro
colloquio, pur ribadendo le critiche di Forza Italia all’azione dell’esecutivo,
e auspicando di poter al più presto ridare la parola ai cittadini, ho garantito
al Segretario Renzi che Forza Italia appoggerà in Parlamento le riforme volte a
semplificare l’assetto istituzionale del Paese, e, in particolare, quelle
relative alla trasformazione del Senato e alla modifica del Titolo Quinto della
Costituzione. Due riforme indispensabili, urgenti e necessarie per ridare
efficienza al nostro sistema istituzionale, per ridurre drasticamente i costi
della politica e modernizzare il Paese. Si tratta di riforme che il
centro-destra da me guidato ha sempre ricercato e che la nostra maggioranza
aveva approvato in Parlamento già nel 2006, ma che fu la sinistra a vanificare,
attraverso un referendum, interrompendo così il percorso di rinnovamento
avviato.
Siamo quindi lieti, oggi, di prendere atto del cambiamento di rotta del Partito Democratico.
Siamo quindi lieti, oggi, di prendere atto del cambiamento di rotta del Partito Democratico.
Silvio
Berlusconi
GLI IMPEGNI DEL COORDINATORE REGIONALE
Cari amici,
i giorni si susseguono carichi di impegni e di
importanti novità. La novità politica più importante come ben sapete è data
dall’incontro avvenuto tra il Presidente Berlusconi e il Segretario del PD
Matteo Renzi, cosa si sono detti lo avete letto e sentito, quello che mi preme
sottolineare è che Berlusconi si è dimostrato ancora una volta un grande Leader
e un grande statista. Si è fatto legittimare politicamente da quello stesso
partito che lo ha fatto decadere dal seggio senatoriale e che da vent’anni lo
insegue e perseguita. L’accordo sulle riforme e sulla legge elettorale è un
patto storico che può portare ad un cambiamento vero, per una vera stabilità
dell’Italia. L’unico neo è che l’accordo sulle riforme farà slittare il voto ma
è un pegno che paghiamo volentieri per aprire alla Terza Repubblica. Nel
frattempo continuano i lavori in aula e nelle commissioni. Su suggerimento di
alcuni cittadini e tramite il consigliere Lorenzo Tomassini, ho presentato un
emendamento all’IMU sui terreni ritenuti edificabili. Allo stato attuale i
comuni tassano come edificabili tutti quei terreni che rientrano nel PSC anche
se in realtà non sono nel POC e per avere una vera concessione edilizia possono
passare anche 15 anni. In sostanza ho richiesto che i terreni vengano tassati
come edificabili solo dal momento che hanno una concessione edilizia in corso.
Se non sarà accolto l’emendamento lo ripresenterò come ordine del giorno.
I lavori continuano anche in Emilia Romagna , e in
attesa che venga definito il coordinamento nazionale io ho iniziato e
programmato incontri. Domani , 20 gennaio, sarà una giornata particolarmente
intensa: si parte la mattina con una intervista a Teleromagna per poi
incontrare alcuni simpatizzanti ed eletti che me ne hanno fatto richiesta. L’appuntamento più importante è con i
consiglieri regionali che al momento attuale sono i miei riferimenti più
rilevanti in regione. Sabato 25 incontrerò gli eletti della provincia di
Rimini e a seguire, come avevo promesso, visiterò anche le altre provincie
emiliano romagnole. Ma più di tutto intendo essere presente sui territori con
gli amici di Forza Italia. Io resto a Vostra disposizione e Vi prego di
contattare la mia segreteria per appuntamenti ed incontri. Le mail sono al
momento il modo migliore di comunicazione . On. Massimo Palmizio
sabato 18 gennaio 2014
IL QUATTORDICESIMO ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI BETTINO CRAXI. di Rodolfo Ridolfi
Domenica
19 gennaio ricorre il quattordicesimo anniversario della morte di Bettino Craxi
uno degli statisti italiani più illuminati e lungimiranti del nostro secolo uno
degli interpreti più autentici e coerenti dell’impegno per l'affermazione della
modernizzazione del nostro paese, l’interprete più originale ed autorevole,
negli ultimi trent’anni di vita politica italiana, come già lo furono Filippo
Turati e Giuseppe Saragat del riformismo autonomista. Le idee ed i propositi di
Craxi statista e politico sono oggi di grande attualità e animano un po’ tutte
le forze politiche compresa una parte consistente di quelle che lo derisero, lo
insultarono e si resero protagoniste, attraverso i metodi che oggi cominciano
ad emergere in tutta la loro odiosa evidenza, del suo esilio dopo averlo
ingiustamente indicato come l’unico “capro espiatorio” della corruzione
politica in Italia. Quattordici anni fa il 19 gennaio il leader del socialismo
tricolore moriva ad Hammammet in Tunisia Bettino Craxi lasciando un vuoto
incolmabile fra i riformisti italiani e chiudendo una importante pagina nella
storia del riformismo autonomista, dopo Filippo Turati e Giuseppe Saragat.
Tutti gli anni ripetiamo, inascoltati che le Regioni, ed i Comuni dovrebbero rendere adeguato omaggio, ad un
grande italiano quale Bettino Craxi è stato contribuendo a ripristinare la
verità storica sulla sua vicenda politica ed umana. Dovrebbe essere naturale e
doveroso anche per i catto-comunisti che, dopo la caduta del muro di Berlino,
dicevano di essersi ravveduti e si richiamavano più volte ai principi del
socialismo democratico europeo, del quale Craxi era indubbiamente uno dei più
coerenti e moderni interpreti. Ma tutte le volte che venivano proposte di
intitolare una via od una piazza a Craxi la risposta della sinistra
catto-comunista era sempre la stessa, fu così anche nella Firenze del sindaco
Matteo Renzi oggi leader del Partito Democratico. A quattordici anni di
distanza dalla scomparsa di Craxi in esilio, nonostante qualche volta i
commenti della stampa accreditino l’accanimento e la persecuzione che ci fu nei
confronti di Craxi come una anomalia della vita politica italiana degli ultimi
trent’anni, le istituzioni preferiscono rimuovere con il silenzio la verità
storica che si ripropone in maniera sistematica come abitudine della cultura
giacobina dei poteri forti, dei comunisti e dei loro eredi: rappresentare
l’avversario come un essere malvagio, corrotto ed ingiusto. Fu così per De
Gasperi, Scelba, Saragat e Fanfani. E’ stato ed è così, per Silvio Berlusconi
che fortunatamente resiste potendo ancora contare su un forte sostegno
popolare. La speranza di questo giorno è che prima o poi l’Italia ufficiale
dovrà e vorrà ricordare il grande statista nei modi e nelle forme più
appropriate.
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