giovedì 9 gennaio 2014

LABORATORIO ANALISI AL CONAD LA FILANDA – “SANITA’ AD RIEMPIMENTO –


Dopo aver letto la risposta della AUSL di Ravenna sullo spostamento del Laboratorio analisi oggi presente nella Palazzina 13 nel Centro Conad la Filanda visto che proprio li si installerà una grande casa della salute, mi sono a lungo interrogata sulla opportunità di questa scelta. Una scelta che contrasta fortemente con la vocazione di Faenza come città delle biciclette. Mezzo principe della nostra mobilità, decantata in tutte le salse ed utilizzata soprattutto dalle persone anziane. Immaginiamo i nostri grandi vecchi inforcare le due ruote alle prese con i sotto passaggi, il cavalcavia, le grandi rotonde intenti a sfrecciare tra le auto e i gas di scarico che notoriamente fanno bene alla salute. Una scelta che oggettivamente per queste persone comporterà la necessità di aiuto e impegno da parte di familiari e conoscenti, oppure per chi se lo può permettere dell’utilizzo del mezzo pubblico, mezzo pubblico che sappiamo avere costi molto elevati e che grava su tutta la comunità cittadina. Una scelta a dire il vero già fatta in altre città, che però hanno la caratteristica di essere grandi città come Roma, Cagliari, Modena, Udine e che hanno diverse sedi di prelievo non solo una come invece abbiamo e avremmo noi.
L’altra questione è la funzionalità rispetto alle cure ospedaliere capita ed è capitato che un paziente andasse o fosse mandato subito a fare dei prelievi a corredo di una vista. La soluzione quindi per noi non trova fondamento alcuno: sarà penalizzante per coloro che maggiormente si rivolgono al servizio sanitario pubblico e che sono e saranno sempre di più gli anziani,  peserà sui bilanci delle famiglie in termini di tempi e costi, inciderà nelle casse comunali nel caso fosse necessario un potenziamento o una revisione del trasporto pubblico, così come successo per il piano sosta dopo la prima  tranche gratuita della navetta elettrica da Piazzale pancrazi. Avrà però due grandi vantaggi:creare il primo modello di sanità a sostegno dell’edilizia  rappresentare una fondamentale possibilità di riempimento di spazi privati invenduti nell’enorme complesso del Conad la Filanda con risorse pubbliche drenate dai bilanci della ASL che piange sempre miseria ma non disdegna di pagare salati affitti come nel clamoroso caso di Pieve Sestina, la famosa “sanità ad riempimento”.


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