Le
recenti e aspre polemiche con finale politico inaspettato sulla famiglia ci hanno sconcertato.
Ci ha sconcertato il livello dello scontro, i toni eccessivi, la prevaricazione
degli ideali dei singoli da parte di moloch partitici. L’incapacità di
relativizzare i ragionamenti prendendo in considerazione la possibilità di
coesistere tra misure per la famiglia e altre situazioni.
A
coloro che in questo dibattito sono intervenuti solo attribuendo delle
etichette negative per screditare portatori di idee diverse dalle loro, non
riuscendo evidentemente a trovare argomentazioni efficaci a sostegno di idee di
unioni diverse dalla famiglia. A coloro che vedono la possibilità di
riconoscimento dei diritti civili se non attraverso la demonizzazione della
famiglia naturale noi rispondiamo che la famiglia naturale è un concetto
pregiuridico e che la famiglia naturale è il nucleo fondamentale per la
crescita e l’educazione dei figli.
Per
chi senza rispetto, senza tolleranza ci ha etichettato come la peggior destra o
come espressione di un mondo medievale chiediamo se anche Papa Francesco faccia
parte della destra peggiore o sia espressione dei secoli bui avendo dedicato il
29 dicembre un pensiero e un'accusa anche alla politica italiana in merito alla
famiglia. "Giustamente voi ricordate - ha detto rivolto ai fedeli - che la
Costituzione italiana, all'articolo 31, chiede un particolare riguardo per le
famiglie numerose; ma questo non trova adeguato riscontro nei fatti». E invece
«ogni famiglia è cellula della società, ma la famiglia numerosa è una cellula
più ricca, più vitale, e lo Stato ha tutto l'interesse a investire su di
essa". Raffaella
Ridolfi
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