Il Capo dello Stato assume il
ruolo ambito di segretario del Pci-Pds-Ds-Pd ed esce dai binari istituzionali
travolgendo Costituzione e Parlamento. Delegittima il dissenso e consacra per
l’eternità il dominio di Renzi. Stabilità, stabilità, stabilità: e la democrazia
se ne va. Noi promettiamo resistenza, resistenza, resistenza. Oh bella ciao…
Ieri sera abbiamo assistito al capolavoro
politico di Giorgio Napolitano. Mai nessuno nella storia del Pci aveva
raggiunto il vertice di potere da lui fatto valere in azione nel suo saluto
natalizio alle cariche istituzionali.
Ieri l’allievo di Togliatti,
sempre un po’ secondo a tutti, talvolta terzo o quarto, ma sempre nel Comintern
che non muore mai, è riuscito a conquistare il ruolo più ambito. Gli era finora
sempre sfuggito, non certo per difetto d’intelligenza e di astuzia, in lui
sopraffine, ma per mancanza di audacia e di cattiveria, che ha finalmente
trovate alla soglia dei novant’anni. Ieri ha impartito disposizioni, moniti
pesanti come ordini, non da Capo dello Stato (sarebbe uno sfregio alla
Costituzione), non come suprema autorità
garante
dell’unità della nazione (come tale non gli è consentito di assumere il ruolo
di capo del capo del governo).
No, ieri è stato colui che
nella tradizione della Antica Ditta Rossa è il dominus di tutto l’ambaradan,
il Timoniere da cui promanano le rimanenti funzioni, e cioè il Segretario
Politico del Partito. Il quale, secondo una filiera mai interrotta, ha
attraversato la storia della Repubblica: Togliatti, Longo, Berlinguer, Natta,
Occhetto, D’Alema, Fassino, Veltroni, Franceschini, Bersani, Epifani, Renzi. Se
si scorre l’elenco, lui è sempre stato posizionato in posizioni forti e
insieme subordinate per tutte le dinastie Song, Ming e Qing. È l’unico che le
ha attraversate tutte, e adesso che con l’avvento di Qing-Renzi, tutte le
cariche sono prese, che può volere se non la stabilità universale?
Questa stabilità vede tutto, ma
proprio tutto in mano al Pci-Pds-Ds-Pd, perché dovrebbe rischiare di
perdere tutto, lasciando libero corso al gioco democratico? Da buon Segretario
di antica scuola Comintern ritiene la Costituzione una sovrastruttura al
servizio della struttura che è il Partito. Ieri agendo da Segretario di fatto
del medesimo non ha scalzato il segretario formale e ufficiale, semplicemente ha
posato su di lui la sua ombra benevola e protettrice.
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