PER UNA PRESENZA ATTIVA SUL TERRITORIO COME IN ALTRI COMUNI DELLA REGIONE
Il Consiglio comunale di Faenza grazie ad un ordine del giorno condiviso ha ritenuto opportuno richiedere l'istituzione degli assistenti civici così come previsti e regolamentati dalla Legge Regionale n. 24/2003 consentendo in breve tempo di formare, con specifico corso, persone che, sulla base delle indicazioni e in maniera subordinata al Comandante o al Responsabile di turno della Polizia Municipale, possano svolgere una presenza attiva sul territorio, aggiuntiva e non sostitutiva a quella ordinariamente garantita dalla Polizia Municipale; che alcuni impieghi, anche quotidiani, potrebbero essere svolti da volontari appositamente formati, sgravando in tal modo gli agenti e gli ufficiali del Corpo di Polizia Municipale da compiti per così dire. “secondari”;
nell'ultimo periodo sembrano ulteriormente aumentati gli illeciti commessi in città:
rapine, furti, danneggiamenti auto, spaccio di droga;
in diversi luoghi della città sono presenti riunioni notturne di persone che consumano alcoolici e lasciano il suolo pubblico in condizioni indecenti;
è stato attivato un sistema di video sorveglianza in alcune zone della città.
lunedì 28 febbraio 2011
NON SI FERMA LA FRANA DI BORGO TULLIERO: ARRIVERA’ IL FEDERALISMO FISCALE.
L’ASSESSORE FUSIGNANI DOVREBBE SPENDERE MEGLIO I SOLDI DEI CONTRIBUENTI ED INTERVENIRE SUBITO
Pare non fermarsi la frana in atto a Borgo Tuliero da diversi giorni. Nei primi giorni di febbraio, su segnalazione del Comune di Faenza, l'assessore provinciale alla protezione civile Eugenio Fusignani si era recato nella località insieme ai tecnici per visionare la situazione. "Il dissesto - aveva spiegato Fusignani - si configura come scivolamento di versante che ha causato il distacco della strada dalla parete montagnosa per una lunghezza di circa 50 metri. Non sussistono pericoli per gli immobili e per l'incolumità delle persone. L'allarme lanciato dal Comune di Faenza però è del tutto giustificato".
"Abbiamo immediatamente chiesto all' Agenzia regionale di Protezione Civile di mettere in atto tutte le procedure per giungere in tempi brevi al ripristino e al consolidamento del movimento franoso. Nel frattempo - aveva concluso Fusignani - quel tratto di strada rimarrà interdetto al transito, anche pedonale." L'assessore Fusignani, tanto interessato al problema, dovrebbe riflettere e spendere bene i fondi della Provincia a disposizione. Incominciando a risparmiare i 20.000 euro per la Festa del Parco del Gesso, per fare i fuochi d'artificio che spaventano gli animali, oppure l'ennesima pista ciclabile a Borgo Tuliero. Arriverà il federalismo fiscale, anche per la Provincia oltre al comunale, e finalmente vedremo come vengono spesi i soldi pubblici degli Enti e dovranno risponderne ai cittadini, ne vedremo delle belle. Galassini Vincenzo capo gruppo FI-PDL Provincia di Ravenna
domenica 27 febbraio 2011
PIU INCENTIVI AGLI AGRICOLTORI CHE COLTIVANO TARTUFI.
GLI EMENDAMENTI DI BAZZONI AL NUOVO PROGETTO DI LEGGE REGIONALE
Definire in maniera più precisa il ruolo delle associazioni dei tartufai, semplificare l’attività e riconoscere maggiori incentivi agli agricoltori che coltivano tartufi. Questa in sintesi la posizione del consigliere regionale del Pdl Gianguido Bazzoni sul progetto di legge, che vede come primo firmatario il Consigliere Mario Mazzotti del PD, che innova sostanzialmente la legge regionale 24/91 che disciplina la raccolta e la coltivazione del tartufo nella nostra regione. Bazzoni, assieme ai colleghi Pollastri, Malaguti e Filippi del gruppo PdL, ha presentato 25 emendamenti che culminano con la proposta di dichiarare il tartufo coltivato “prodotto agricolo”. La Commissione III° Territorio e Ambiente ha iniziato nella seduta di ieri mattina l’esame degli emendamenti, molti dei quali, essendo finalizzati ad una migliore promozione sia della raccolta che della coltivazione del tartufo, sono stati accolti dallo stesso relatore.
20,30 TV: FINALMENTE UNA BUONA NOTIZIA
INNONDATI TUTTI I GIORNI DALLE SOLE NOTIZIE DI COMMENTATORI DI SINISTRA (BALLARO’,ANNO ZERO, OTTO MEZZO, ECC. ECC.) ARRIVA AD UN’ORA DECENTE: GIULIANOFERRARA
giovedì 24 febbraio 2011
AGLI “INSOLVENTI” DEL FAC MIGLIAIA DI EURO, NEPPURE PIU’ UN CENTESIMO PER CONFRONTI D’AUTUNNO
DA FAENZA NET
Il prof. Everardo Minardi (della Società di Cooperativa di cultura popolare) rileva: "Il Comune non darà un centesimo di euro alla cooperativa per la organizzazione della 20^ edizione dei CONFRONTI DI AUTUNNO, che saranno tenuti nel prossimo ottobre, una iniziativa che viene prodotta da 20 anni con costi ridicoli rispetto al Festival dell'Arte Contemporanea. Per celebrare il ventennale dei “Confronti di autunno”, che hanno riempito il Teatro comunale Masini, la sala del Consiglio comunale, la sala della Fiera e Un po' di buon senso, voi che fareste? Provate ad immedesimarvi nella situazione. Pensate di dover ospitare una bella festa di compleanno per i vostri bambini e per non sfigurare vi affidate ad un organizzatore da un'altra città. Quest'anno però venite avvicinati dal pasticcere sotto casa che vi dice che ancora non è stato pagato per la bella torta preparata l'anno scorso, dal vostro salumiere che ancora deve essere saldato per i tramezzini, dal barista amico che non ha ricevuto nulla per bibite e vini che vi portò. Chi sarebbe così sprovveduto da affidare ancora l'organizzazione della sua festa ad un simile personaggio e comunque chi lo farebbe ancora senza prima pretendere quantomeno che tutto il pregresso fosse immediatamente saldato, giacché voi lo pagaste ancor prima del compleanno 2010 ??? Possiamo pretendere come cittadini di essere considerati persone irreprensibili, gente che non lascia debiti al pasticcere, salumiere e barista sotto casa per le nostre feste??
NON CI STANCHEREMO DI PROTESTARE E INDIGNARCI CON IL COMUNE D IFAENZA PER NON AFFRONTARE LA DRAMMATICA INSUFFICENZA DEL PARCHEGGIO ALL’OSPEDALE UNA VERA EMERGENZA
TANTISSIME INIZIATIVE IN PROVINCIA, DA PARTE DEL GRUPPO FI-PDL, CON PROPOSTE VALIDE CHE POTEVANO GIA’ DARE UNA RISPOSTA ADEGUATA
LA PRIMA FESTA DEL PARCO COSTATA TROPPO IN RAPPORTO ALLA BASSA QUALITA’ DELL’EVENTO.
SI TEME SIA SERVITA PER RIPIANARE IN MANIERA OCCULTA I DEBITI DELLA SOCIETA’ BRISIGHELLA MEDIOEVALE.
martedì 22 febbraio 2011
WI-FI IN CENTRO STORICO , PER IL COMUNE ANCORA TROPPE INCERTEZZE
Il Consigliere PdL Francesco Villa ha presentato tempo fa un'interpellanza sulla possibilità, di creare zone wi-fi per la connessione a Internet gratuita sul territorio di Faenza. E' arrivata in questi giorni la risposta della giunta. Gli assessori alle attività pubbliche Germano Savorani e ai lavori pubblici Claudia Zivieri, hanno risposto sottolineando alcune difficoltà che ancora permangono nonostante l'abolizione del decreto Pisanu. "L'attuale legislazione ha eliminato i vincoli che limitavano l'utilizzo di reti wi-fi, come la richiesta dei documenti all'utente, ma non ha cancellato i profili di responsabilità che continuano a gravare sul soggetto titolare del collegamento, che è ancora responsabile penalmente e civilmente di tutte le azioni compiute da chi naviga su Internet tramite quel punto di accesso".
"Persiste quindi uno stato di incertezza da parte dei gestori dei pubblici esercizi, per la confusione normativa e per la complessità tecnologica degli intervesti. Tuttavia l'amministrazione comunale intende procedere ad un approfondimento della problematica da ogni punto di vista (normativo, organizzativo, tecnologico, economico) ed eventualmente ipotizzare interventi congiunti fra pubblici e privati operatori, nell'ambito dei piani di valorizzazione del centro storico", concludono gli assessori.
PARCO REGIONALE VENA DEL GESSO: ANCHE LA REGIONE FINANZIA LA FESTA?
BAZZONI:”DOBBIAMO GIA’ CORRERE AI RIPARI PER PROTEGGERE GLI ANIMALI DA ALTRI FUOCHI ARTIFICIALI?”
Anche la Regione ha finanziato la festa, piuttosto discutibile per come è stata gestita e organizzata, del Parco regionale della Vena del Gesso?
E’ uno dei quesiti a cui il consigliere regionale del Pdl, Gianguido Bazzoni, chiede alla Giunta di viale Aldo Moro di rispondere. Nell’interrogazione presentata questa mattina il consigliere regionale Bazzoni ricorda che i punti ancora da chiarire sulla festa in questione sono tanti: “Il Parco – ricorda Bazzoni – ha deciso di ideare questa festa per avvicinare le popolazioni al Parco, salvo poi affidarne l’organizzazione alla società ‘Brisighella medievale srl’, erogandole una somma di 9.800 euro direttamente, più altri 10.000 euro attraverso il Comune di Brisighella. Peccato che si trattasse di una società in perdita, come emerso chiaramente dal bilancio 2009. Questa ingente somma potrebbe essere stata dunque erogata proprio per salvare la società”. Bazzoni ricorda poi che uno degli eventi clou della festa, come già denunciato dal consigliere provinciale del Pdl Vincenzo Galassini, erano i fuochi di artificio: “Spaventare gi animali non è proprio quello che si potrebbe definire un modo corretto di spendere denaro pubblico”, aggiunge il consigliere regionale che nell’interrogazione chiede alla Regione di chiarire se sia a conoscenza della situazione, “se ritiene che il Parco regionale della Vena del Gesso romagnola possa tranquillamente impegnare queste somme per feste o altre attività, senza una valutazione preventiva ed un effettivo controllo della destinazione finale di tali somme”, “se anche la Regione ha finanziato queste feste e per quale ammontare, se il Parco intende ripetere queste feste negli anni a venire, a partire dal 2011”.
ACCORDO OMSA, LA SODDISFAZIONE DEL PDL DI FAENZA E DELLA PROVINCIA DI RAVENNA
Il Pdl di Faenza esprime la propria soddisfazione per quanto concordato presso il Ministero dell'economia dopo una serrata trattativa con la proprietà condotta in primo luogo dal dott. Castano già relatore a Faenza, insieme al Vicepresidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati on. Giuliano Cazzola al Convegno del gruppo provinciale Pdl e di Free Foundation, a favore delle lavoratrici Omsa. "L'intervento puntuale del Governo Berlusconi garantisce la possibilità ai due terzi delle lavoratrici di beneficiare di un secondo anno di cassa integrazione e a chi deciderà di lasciare l'azienda un contributo di 30.000 euro lordi 23.000 netti - dichiara Raffaella Ridolfi, consigliere comunale Pdl -. Nel frattempo ci auguriamo che al più presto l'agenzia incaricata dal Ministero riesca a trovare un soggetto in grado di riportare in funzione il sito produttivo di Faenza e continueremo nel nostro impegno a favore delle lavoratrici faentine affinché anche in sede locale provinciale e regionale si passi dalla solidarietà a parole ad interventi concreti".
SI ALLA CELEBRAZIONE DELL’UNITA’ D’ITALIA NAZIONALE IL 17 MARZO
PARERE UNANIME DI TRAMONTI, ANCARANI, SCIOLI E DEL GRUPPO FI-PDL DELLA PROVINCIA DI RAVENNA
"Si giudica quanto mai opportuna la decisione del Governo di festeggiare il 17 marzo. Va ricordato come per noi italiani l'Unità nazionale sia più recente rispetto a quella di altri popoli, che spesso però se la sono trovata già realizzata da re stranieri sulle terre su cui ora esercitano la sovranità", commentano Alberto Ancarani, Giovanni Scioli, Stefano Tramonti del gruppo Forza Italia-PdL, del Comune e della Circoscrizione seconda. "Noi italiani, invece, abbiamo raggiunto l'obiettivo con difficoltà, spargimento di sangue e soprattutto con quell'autentico spirito patriottico infuso nel popolo che indusse tanti anche ad arruolarsi volontariamente. Per questo, la cittadinanza tutta e in particolare le scuole hanno il dovere di attivarsi per la celebrazione del 17 marzo con iniziative tese alla valorizzazione del principio di unità in un momento in cui il paese ha più che mai bisogno di sentirsi unito e forte per far sentire la propria voce sul piano internazionale. E il pensiero non può non andare ai nostri soldati - ne abbiamo anche provenienti dal nostro territorio - impegnati in missioni internazionali nel difficile compito di dare sicurezza e pace a popoli martoriati da guerre civili, rivolte e fanatismi religiosi".
lunedì 21 febbraio 2011
IL MESSAGGIO CHE IL PRESIDENTE BERLUSCONI HA INVIATO AI PROMOTORI DELLA LIBERTA’.
Nel sito http://www.promotoridellaliberta.it/ e’ presente anche la versione audio dello stesso messaggio.
RODOLFO RIDOLFI INSIGNITO DELL’ ONORIFICENZA DI COMMENDATORE AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA
AL COMMENDATORE RIDOLFI LE CONGRATULAZIONI DEL GRUPPO FI-PDL DELLA PROVINCIA DI RAVENNA
Rodolfo Ridolfi insignito dell’onorificenza di Commendatore al merito della Repubblica. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con proprio decreto in data 27 dicembre 2010 su Proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi ha conferito in occasione della ricorrenza della promulgazione della Costituzione al dott. Rodolfo Ridolfi l’onorificenza di Commendatore dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”. Ne hanno dato Comunicazione all’interessato il Prefetto di Ravenna dott. Bruno Corda ed il Direttore del cerimoniale di stato della Presidenza del Consiglio dei Ministri Consigliera Ilva Sapora. Rodolfo Ridolfi, che è stato anche Sindaco di Marradi. Presidente del Centro Studi Campaniani “Enrico Consolini”, Consigliere dell’Ospedale e dell’USL, Assessore alla Comunità Montana del Mugello, Alto Mugello-Val di Sieve, Consigliere Delegato della Sogese di Firenze, Presidente del Consorzio Acquedotto, Consigliere Comunale di Faenza e V.Presidente del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna è attualmente Consigliere Politico del ministro on. Renato Brunetta.
sabato 19 febbraio 2011
FAC UNA VERGOGNA!
RICEVE I SOLDI DAL COMUNE POI NON PAGA GLI ALBERGHI, RISTORANTI ED IMPRESE FAENTINE. DA FAENZANET
Oggi -in edizione straordinaria- vi inviamo la ns newsletter per una notizia clamorosa relativa al Festival dell'Arte Contemporanea di cui da tempo seguiamo le sorti anche grazie all'interesse che i faentini hanno dimostrato di dedicare alla vicenda.
Una clamorosa rivelazione ha sconquassato la discussione sull'opportunità o meno di ripetere e/o finanziare il FAC: si è infatti scoperto che numerosi alberghi, ristoranti ed imprese faentine non hanno percepito ancora quanto di loro spettanza per le camere, i pasti, i servizi effettuati nel maggio scorso per il FAC 2010. A rivelarlo il consigliere Mauro Monti della Lega Nord che ha raccontato come a lui si siano rivolti già molti creditori che avanzano da avere da Goodwill srl una cifra "tra i 40 e 50 mila Euro": in un video sul ns. sito potete sentire i dettagli dell'incredibile vicenda. Si tenga presente che questi dati numerici sono solo la somma di coloro che hanno manifestato al consigliere i propri crediti, non essendo improbabile che possano esistere altri che ancora devono ricevere il saldo di proprie fatture. E quello che colpisce è anche l'aspetto simbolico. Tutti ricorderanno le "palle rosse" che svettavano su Faenza: tali strutture erano state posate da una ditta faentina (di Reda) che per quel lavoro non ha ancora percepito un euro ed ha già fatto un decreto ingiuntivo contro Goodwill srl per essere pagata. Goodwill, (definita la "fortunata" aggiudicataria di una convenzione con il Comune di Faenza che per il 2010 gli ha erogato 100.000 euro senza gara alcuna) sta già presentando in giro per l'Italia l'edizione 2011 del FAC.
Ora risulterebbe a Monti che gli Assessori e "forse il SIndaco" già dall'anno scorso fossero a conoscenza della morosità di Goodwill verso imprese faentine. Tale aspetto è sicuramente da accertare ma se rispondesse a realtà sarebbe ANCOR PIU' CLAMOROSO: sapendo dell'insolvenza di Goodwill almeno da dicembre 2010 come hanno potuto accettare di CONTINUARE ad affidare a questa ditta bolognese che ancora deve pagare i fornitori manfredi l'organizzazione di tale kermesse?
PUNTURE DI SPILLO - La tempistica poi è clamorosa. Proprio mentre ieri in Consiglio Comunale veniva pubblicamente denunciata l'insolvenza di Goodwill, a Roma l'Assessore alla Cultura Massimo Isola faceva il "testimonial" per gli stessi alla presentazione al MAXXI (a proposito chi ha pagato la trasferta, sempre noi contribuenti?)
giovedì 17 febbraio 2011
FAENZA:TREDICI AUTO SORPRESE SENZA ASSICURAZIONE
In queste prime settimane dall'inizio del 2011 sono già tredici le auto sorprese senza copertura assicurativa e sequestrate dalla Polizia Municipale di Faenza. La maggior parte di questi veicoli era in sosta sulla pubblica via, o presso qualche parcheggio cittadino, mentre una minoranza sono stati sorpresi durante la circolazione a seguito di controlli. E', quest'ultimo, un fenomeno non trascurabile, indice dei tempi di difficoltà economica per tante persone, non solo straniere, di un malcostume diffuso, o, forse, anche di "ignoranza" delle norme unita a leggerezza. Ricordiamo, ancora una volta, che ogni veicolo deve essere coperto da assicurazione non solo per circolare (come è naturale), ma anche per rimanere parcheggiato sulla strada o in un parcheggio aperto all'uso pubblico. Un veicolo temporaneamente sprovvisto di copertura assicurativa può essere mantenuto solo all'interno di un garage o di un cortile privato (non aperto all'uso pubblico).
mercoledì 16 febbraio 2011
PREOCCUPAZIONE PER I CONTINUI FURTI NELLE CAMPAGNE DEL RAVENNATE.
Assistiamo con preoccupazione a un inquietante aumento di furti che colpiscono case di campagna, bar e anche attrezzature quali trattori o impianti fotovoltaici, con cadenza quasi quotidiana. Un fenomeno che allarma e sta raggiungendo limiti non più tollerabili. Penso che sia il caso che oltre all’ impegno ordinario del Corpo di Polizia Provinciale, che conosce molto il territorio collinare e delle campagne, specialmente nelle ore notturne prevedere altre pattuglie che vigilino il territorio al fine di prevenire il fenomeno dei furti nelle campagne della provincia. Vanno inoltre rilanciati, ove possibile, la costituzione del Corpo degli assistenti civici, privati cittadini che potrebbero essere anche questi di aiuto alle forze dell' ordine per prevenire e segnalare fenomeni sospetti. Ripeto il fenomeno dei furti, quasi quotidiano, sta diventando allarmante e pericoloso, e vanno prese misure a difesa della sicurezza dei cittadini e delle loro proprietà al più presto!!! Villa Francesco
BRUNETTA;SONO INORRIDITO DALLA BARBARIE DEL DIBATITO POLITICO, COMPLICE UN’OPPOSIZIONE A RIMORCHIO DELLE PROCURE E AVVOLTO DAL SUDARIO PERBENISTA
Come cittadino, prima ancora che come Ministro della Repubblica, sento il dovere di rivendicare la libertà del dissenso rispetto a modalità e contenuti di questa ennesima inchiesta sul Presidente del Consiglio. Lo Stato di diritto prevarrà, ne sono sicuro. La procura di Milano non è un giudice, mentre altre istanze, a cominciare dalla Corte costituzionale, metteranno un freno alle aberrazioni cui stiamo assistendo. Sono inorridito dalla barbarie del dibattito politico, complice un’opposizione che s’’incaponisce a prevalere a dispetto dei responsi elettorali, precipitandosi e precipitandoci nella spirale del “tanto peggio tanto meglio
martedì 15 febbraio 2011
IL MORALISMO DELL’ITALIA DEI VALORI IN REGIONE
Quante volte ci siamo sentiti fare la morale da Di Pietro e dai suoi fedeli. L’Italia dei Valori, il partito anticorruzione, il partito che si fonda sulla onestà, sulla rettitudine. Ma quale onestà e rettitudine, pochi mesi fa la Regione ha assunto, in via diretta, il signor Vito Cannariato nel ruolo di capo Servizio rifiuti e bonifica siti. Stiamo parlando di un ruolo importante e, soprattutto, ben remunerato. Il signor Cannariato, come risulta da atti e segnalazioni pubblicate sui siti internet e media, guarda caso, è referente comunale dell’Italia dei Valori di Piacenza. Una nomina che puzza di bruciato, nella fattispecie si configurerebbe un chiaro esempio di spartizione politica dei dirigenti regionali. In questo caso la poltrona sarebbe stata assegnata ai dipietristi, sempre pronti a fare i moralisti e i giustizialisti in casa d’altri. Da voci di corridoio sembrerebbe che la promozione a dirigente regionale del Cannariato sia stata voluta fortemente dall’assessore regionale Sabrina Freda, già segretaria provinciale dello stesso partito, sempre a Piacenza. La Regione Emilia-Romagna, per altri posti vacanti, ha bandito, svolto e concluso, come è giusto che sia, procedure selettive interne ed esterne. Questa volta nessun concorso, nessuna prova, e casualmente il nominato fa parte dell’establishment di un importante partito di maggioranza. Ho, pertanto, presentato un’interrogazione regionale, chiedendo alla Giunta le ragioni che hanno indotto ad assumere in via diretta e senza procedura pubblica concorsuale Vito Cannariato, esponente dell’Italia dei Valori. Da chi sia giunta la segnalazione o la proposta per l’assunzione. Fabio Filippi
domenica 13 febbraio 2011
LA DIFESA DEL DIALETTO ROMAGNOLO: INCONTRO A BRISIGHELLA
BRISIGHELLA MARTEDI 15 FEBBRAIO 2010 CIRCOLO CATTOLICO “G.BORSI” Via Fossa CONFERENZA DI PRESENTAZIONE DEL LIBRO: ITALIANO DI ROMAGNA, Storia di usi e di parole Relatrice l’autrice M. VALERIA MINIATI
sabato 12 febbraio 2011
QUARTA PROPOSTA DI FREE FOUNDATION PER IL COMUNE DI FAENZA: IL CENTRO STORICO
PRESENTATA IERI SERA NELLA SALA DELLE ASSOCIAZIONI
Il Centro Storico deve fare fronte a problemi che riguardano gli operatori economici, i proprietari immobiliari e, in generale, ampie fasce della cittadinanza.
Occorrono idee nuove e strumenti nuovi di intervento per arrestarne il declino e avviare una nuova fase di prosperità, a vantaggio di tutti.
Il Centro Storico deve fare fronte a problemi che riguardano gli operatori economici, i proprietari immobiliari e, in generale, ampie fasce della cittadinanza.
Occorrono idee nuove e strumenti nuovi di intervento per arrestarne il declino e avviare una nuova fase di prosperità, a vantaggio di tutti.
LE COOP ROSSE QUANDO BRUNETTA SCAVAVA SU UNI LAND
IN UN LIBRO DI RIDOLFI DEL 2007 DELLA COLLANA DIRETTA DAL MINISTRO BRUNETTA IL CASO DI UN TERRENO RIVALUTATO 80 VOLTE. LA PROPRIETA’ FU PAGATA 2 MILIONI NEL 2005. APPENASE IMESI DOPO NE VALEVA GIA QUASI 160
BOLOGNA, 6 FEBBRAIO 2011 – IL MIRACOLO avvenne a Ferrara. Lì, al confine con Poggio Renatico, a pochi passi dall’uscita del casello di Ferrara Sud, sull’autostrada A13. Un terreno agricolo venne pagato due milioni di euro nel luglio del 2005. Appena sei mesi dopo ne valeva poco meno di 160 e il Piano strutturale comunale lo avrebbe destinato all’insediamento di attività produttive. Il compratore, il Re Mida, era Alberto Mezzini. Illusionista, lo definisce adesso la Procura, che lo ha indagato insieme con altre 21 persone nella maxi inchiesta Uni Land che, tra l’altro, ha scosso anche il mondo cooperativo.
Il caso, raccontato dal Carlino Ferrara nel 2006, è finito nelle pagine del libro-denuncia ‘Le coop rosse’ scritto dall’ex consigliere regionale Pdl Rodolfo Ridolfi in una collana diretta dal ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta. Già nel 2007, quindi, qualcuno aveva messo in relazione Uni Land e le cooperative: ‘A Ferrara un terreno coop si rivaluta di 80 volte’, il titolo del capitolo incriminato. ‘CemLux (holding lussemburghese di Mezzini, ndr) ha proposto infatti al Comune un progetto della cui realizzazione si dice certa addirittura in quattro anni’, è il sommario. Peccato che quel progetto («Oltre 100 mila metri quadrati di superfici coperte con 250-300 dipendenti, profumi ed essenze naturali provenienti dall’Oriente saranno lavorati e smistati in Europa ed America e Ferrara diventerà la Città della Cosmetica», Alberto Mezzini dixit) non abbia mai visto la luce. E su quel terreno che in ambito finanziario era salito ai limiti della leggenda, finendo per questo nel libro ‘griffato’ Brunetta, ora indaghi la Procura.
giovedì 10 febbraio 2011
QUANDO LA SCUOLA SI FA INFLUENZARE DALLE STUPIDAGGINI DELLA SINISTRA
E’ noto a tutti che la sinistra italiana (molto meno quella degli altri paesi europei) vorrebbe imporre nel Paese una sorta di nuova gerarchia multiculturale che, in nome dei sacrosanti principi di accoglienza e di condivisione delle sofferenze di tante persone, spinte in Italia dalla miseria e dalla guerra, presuppone però una riscrittura profonda dell’idea di identità nazionale, di tradizione religiosa, di cultura identitaria, dei diritti e dei doveri.
E’ noto a tutti che il primo veicolo che la sinistra ha utilizzato per cercare di imporre la propria visione di multiculturalità è stata la scuola all’interno della quale ha trovato spesso un terreno fertile e ben disposto a divulgare in maniera acritica e infantile idee del tutto strampalate come ad esempio l’asportazione dei crocefissi dalle aule, la rinuncia al presepe, il cambiamento generalizzato delle diete alimentari, un tempo didattico dedicato all’80 per cento all’evoluzione dei popoli africani contro un 20 per cento dedicato all’Europa e alla formazione della nazione italiana ecc.
Adesso alle idee strampalate spacciate come multiculturalità si aggiunge questa iniziativa della scuola di Bagnacavallo dove anziché insegnare l’italiano ai bambini di cultura araba e rumena, si insegna l’arabo (quale poi?) e il rumeno ai bambini italiani in nome di una assai curiosa idea di integrazione. Noi pensiamo non sarebbe male che i bambini che vanno in scuole italiane potessero dedicare il loro tempo allo studio dell’inglese, del tedesco, del francese, magari del cinese o del giapponese. Oltre che dell’italiano, s’intende. Questo è il pluringuismo, il resto è plurisinistrismo.
CHIUSURA DEL CENTRO ANZIANI, UNA DECISIONE SOORPENDENTE DEL COMUNE DI BRISIGHELLA
A CHI VANNO GLI 8.000 EURO DELLA CASSA!
"Abbiamo appreso con stupore e dispiacere della chiusura del Centro sociale anziani, sito nell'edificio adiacente la scuola media di Brisighella. La chiusura però ha colto di sorpresa non solo noi perchè sapevamo quanto il Centro funzionasse egregiamente, ma a quanto pare anche gli anziani stessi". Lo comunica Marta Farolfi, capogruppo "Brisighella nel Cuore".
"Sembra infatti che la decisione della chiusura non sia stata deliberata dai soci del Centro, ma sia stata assunta unilateralmente dalla dirigenza del Centro stesso e dal Comune in quanto, a loro dire, la diminuzione del numero degli anziani-utenti e, al contempo, la decisione dell'amministrazione di non concedere più il contributo annuo di 4mila euro non avrebbero consentito soluzioni diverse. Tale decisione sarebbe quindi stata imposta agli anziani senza dar loro modo di replicare od organizzarsi in maniera diversa". "Esisterebbe poi un altro aspetto poco chiaro della questione: al momento della chiusura del Centro, nel conto corrente ci sarebbero stati ben 8mila euro (al netto delle spese), frutto delle tessere, delle lotterie che venivano organizzate e comunque soldi appartenenti al Centro e quindi ai soci stessi. Tale cifra sembra però che non sia rimasta nella disponibilità degli anziani, ma che abbia preso altre strade a noi (al momento) ignote; in compenso sarebbe stato loro concesso di utilizzare, ma ancora per poco tempo, una piccolissima stanza sempre nello stesso edificio"."Questa vicenda e soprattutto il modo 'singolare' in cui sarebbe stata gestita ha molto amareggiato gli anziani che oggi si sentono abbandonati e discriminati. Alla luce di quanto premesso, chiedo se esiste uno statuto del Centro Sociale Anziani e, se esiste, cosa prevede in caso di chiusura in merito alle risorse rimaste in cassa; per quale motivo la chiusura è stata decisa unilateralmente senza interpellare gli anziani-soci del Centro? Perché gli 8mila euro in cassa non sono rimasti nella disponibilità dei soci e a cosa sono stati destinati?""Perché - prosegue - l'amministrazione ha deciso di tagliare il contributo annuo di 4mila euro al Centro, inducendo così alla chiusura, quando siamo tutti consapevoli che l'invecchiamento demografico della popolazione ci porterà nel giro di pochi anni ad avere un numero sempre più crescente di anziani, i quali, non dobbiamo mai dimenticare, costituiscono un valore aggiunto della nostra società e non certo un peso?" Conclude Farolfi: "Proponiamo pertanto che l'amministrazione ripristini il contributo e riattivi il Centro sociale anziani in una sede adeguata, che potrebbe essere per esempio l'ex sede di 'Stella polare', oggi abbandonata per il fallimento del progetto".
ACCIDENTI CHE SBERLA!: SE IL DIRETTORE DELL’ASL DICE CHE PER COSTRUIRE IL NUOVO PRONTO SOCCORSO OCCORRONO 5 ANNI, CE NE VORRANNO DI SICURO ALMENO DIECI
ADDIO PARCHEGGIO. UN PO’ ALLA VOLTA VENGONO ALLA LUCE LE INCAPACITA’ DEGLI AMMINISTRATORI FAENTINI SURCLASSATI DA TUTTI.
NOTE A MARGINE DELLA DISCUSSIONE SULLA SANITA’ FAENTINA
RAFFAELLA RIDOLFI CAPO GRUPPO PDL COMUNE DI FAENZA
A seguito della discussione sulla sanità faentina avvenuta ieri sera 7 febbraio in Consiglio comunale il PDL manfredo sentita la relazione del direttore generale Tiziano Carradori e soprattutto gli interventi degli altri gruppi consiliari, che non hanno mancato di stupire, in un’ottica di proposizione politica sottoporrà al Consiglio comunale un odg con il quale dare un preciso mandato politico al Sindaco da portare sul tavolo della conferenza sanitaria provinciale. Un documento che richiami le priorità che ad oggi sembrano condivise da tutti, anche da coloro che hanno governato la città e che oggi sembrano dimenticare di aver contribuito in gran parte a generare il malessere ormai riconosciuto della sanità faentina. Un documento politico da utilizzare come base programmatica e che speriamo venga condiviso all’unanimità dimostrando che la politica ritiene, dopo anni di latitanza delle precedenti amministrazioni se non di perseguimento di interessi che poco avevano a che fare con un sistema sanitario efficiente, di riprendere il ruolo che le compete ovvero quello di indirizzo delle politiche sanitarie di questo territorio. Un documento che ci auguriamo il Sindaco utilizzi nella contrattazione a livello regionale, provinciale, comprensoriale e con la dirigenza della AUSL per trovare le risorse necessarie a dare risposte ai problemi prioritari che tutte le forze politiche hanno riscontrato. Queste le cinque azioni chiave che porremo all’attenzione dei consiglieri:
1. Servizio di guardia pediatrica; 2. Ampliamento, ristrutturazione, razionalizzazione del
e io pago: quanto e’ costato e costera’ l’iniziativa del fac (fESTIVAL ARTE CONTEMPORANEA)?
Sembra ormai scontato il ripetersi del FAC, la manifestazione culturale ha un costo ingente, il Comune di Faenza non ha grande disponibilità di risorse ed ha alcune situazioni di bilancio ancora da definire. Sul capitolo della cultura si è già scelto di investire diverse risorse come ad esempio sul teatro rinnovando la convenzione con Accademia perduta e finanziando il MEI, nel prossimo bilancio sarà necessario fare tagli in tutti i settori; Considerato che: sarebbe necessario spendere le risorse disponibili per garantire i servizi alla persona. Non è pensabile accusare il Governo di fare tagli indiscriminati e che a causa dei tagli della manovra finanziaria questi impongono la riduzione delle spese per il sociale quando poi si spendono denari pubblici per una manifestazione che ad oggi è stata autoreferenziale. Per questi motivi Raffaella Ridolfi capo gruppo PDL del comune di Faenza ha interrogato il sindaco di Faenza, per conoscere: se è ormai deciso che si terrà anche nel 2011 il FAC; Quanto è costato il FAC negli anni passati; quanto costerà il FAC al Comune di Faenza o a società dallo stesso partecipate o a enti o fondazioni dal Comune finanziati; chi ha sponsorizzato oltre al Comune il FAC gli anni scorsi; chi lo sponsorizzerà quest’anno; come avvengono le sponsorizzazioni; se le sponsorizzazioni vengono destinate direttamente al FAC o chi le esegue le da o ritiene di darle al Comune di Faenza; chi si occupa di reperire le sponsorizzazioni e se gli amministratori comunali hanno un ruolo attivo in questo ambito; quando codesta amministrazione intenderà adeguarsi al dettato della manovra finanziaria che impone una drastica riduzione delle spese dedicate agli eventi, agli inviti alle spese di rappresentanza e se intende chiedere alle società partecipate e agli enti e fondazioni da questa finanziate al fine di adoperarsi al fine di ridurre anche in questo ambito possibili sprechi valorizzando al massimo la comunicazione via telematica.
mercoledì 9 febbraio 2011
FEDERALISMO MUNICIPALE E AIUTI ALLE IMPRESE
FATTI E NON PAROLE
Il Cdm di oggi ha delineato il Piano del Governo per il rilancio dell'economia, con riferimento alle piccole e medie imprese per un 50% delle risorse disponibili. Tanto per far capire l’impegno in favore delle imprese da parte del Governo Berlusconi, questi sono i provvedimenti che il Governo Berlusconi ha messo in atto a loro in periodo di pre crisi e crisi: tagliati 5,3 miliardi di oneri burocratici, nel 2009 erogati 14,6 miliardi di rimborsi fiscali di cui 13,1 per le imprese e 1,5 per le famiglie, la Pubblica Amministrazione più celere nei pagamenti, detassazione del 3% per la ricapitalizzazione delle imprese, portato a 700.000 euro il limite per le compensazioni fiscali, estensione alle filiere del sistema fiscale dei “distretti”, riduzione dell’acconto Ires e Irap per il 2008, detassazione Irap 2008 per il personale, credito d’imposta di 1,05 miliardi di euro per la ricerca scientifica, riduzione del 20% dell’acconto Irpef 2009 per le Pmi. E inoltre: fondo di garanzia di 2 miliardi di euro per il credito delle Pmi, detassazione degli utili reinvestiti in macchinari, moratoria dei debiti con le banche per le piccole imprese, istituzione del Fondo strategico per le imprese di 9 miliardi di euro, tavolo di iniziativa per le Pmi, riduzione costi gas, accordo banche-cassa depositi e prestiti per 8 miliardi di euro alle Pmi. Detto ciò, il Federalismo Municipale, dal 2014 porterà una semplificazione fiscale, introducendo l’IMU (Imposta Municipale propria) al posto dell’ICI + IRPEF sugli immobili non prima casa e l’ICI su immobili strumentali delle imprese. Ad essere avvantaggiati da questa semplificazione saranno i proprietari di seconde case, mentre ci sarà un possibile aumento dell’imposizione per gli immobili strumentali delle imprese. Capiterà che, secondo una simulazione de “Il Sole 24 Ore” i proprietari di abitazioni a disposizione (non prima casa):
IN MUTANDE MA VIVI
E’ ORA DI SMASCHERARE IL PULPITO INDECENTE DA CUI PREDICANO I PURITANI
Ma siamo sicuri che non ci sia un pezzettino d’Italia indisponibile come noi a darla vinta ai puritani del Palasharp e di Repubblica? Possiamo riunire in un teatro milanese gente per cui il partito dei pm militanti, delle intercettazioni e delle pornogallery, dello spionaggio ad personam e dell’ipocrisia moralistica is unfit to lead Italy, come disse un tempo l’Economist di Berlusconi? Siamo in mutande, ma vivi. E con William Shakespeare, che conosceva vita e passioni del mondo meglio di Eco e Zagrebelsky, possiamo ben dire quel che dice il suo immortale sonetto 121.
“E' meglio esser vili che esser ritenuti tali, / perché il non esserlo produce lo stesso quell'accusa; / e si perde un lecito piacere non perché sia vile, / ma perché da altri è così pensato. / Perché mai falsi occhi corrotti di altri / dovrebbero intromettersi coi capricci del mio sangue? / E, per i miei vizi, perché più viziose spie / dovrebbero giudicare male quel che io ritengo un bene? / No, io sono quel che sono: e quelli che se la prendono / con le mie colpe non fanno i conti con le loro. / Posso essere onesto e loro possono esser falsi, / ma i miei fatti non vanno giudicati dai loro sospetti; / a meno ch'essi non arrivino a questa pessima conclusione: che tutti gli uomini sono cattivi e trionfano nel proprio male”. Siamo una piccola comunità di lettori. Forse dobbiamo di nuovo mobilitarci come possiamo e sappiamo. Con l’obiettivo di smascherare una minoranza etica rumorosa, ricca, compatta, sicura di sé, che vuole ripulire l’Italia in nome di criteri fondamentalisti e totalitari. Le minoranze etiche spesso sono rispettabili. Vedono quello che non vede l’uomo comune impigliato nella vita quotidiana. Nel nostro passato seppero essere eroiche, testimoniarono in molti modi l’idealismo introvabile nei “costumi degli italiani” e nel loro “stato presente” che dura dai tempi di Leopardi, da due secoli almeno (un paginone all’interno parla di questo). Ma questa minoranza etica è diversa dalle altre. E’ mossa da orgoglio, da superbia, da interessi consolidati e visibili. E fa un uso smodato della morale, fino a ferire il significato, la forza residua e l’autonomia della politica repubblicana. Della stessa democrazia liberale, alla quale oppongono un inaudito idolo virtuoso che chiamano Costituzione. Dicono che il presidente del Consiglio si comporta
lunedì 7 febbraio 2011
E IO PAGO:ROTONDA BORELLO CASTELBOLOGNESE €. 2.000.000 COSTI ELEVATISSIMI, QUALI I MOTIVI?
DUE ROTONDE INVECE DI UNA, UNA TESI DI LAUREA UNIVERSITA’ DI BOLOGNA NE BASTA UNA! GALASSINI PRESENTA INTERPELLANZA IN PROVINCIA.
Il bilancio 2011 della Provincia nella relazione del responsabile tecnico per la viabilità emerge che risultano completati ed approvati i progetti esecutivi e sono in corso le procedure espropriative della rotatoria tra la strada SS n. 9 e la SP n. 47 Borello, in base ad una: “convenzione con il comune di Castelbolognese per un costo di euro 1.700.000, totalmente a carico della Regione”; Nel bilancio del 2011 risulta una spesa a totale carico della Regione Emilia Romagna di €. 2.000.000, quindi una lievitazione di 300.000 euro. Il 30 dicembre 2010 l’assessore provinciale ai lavori pubblici Marino Fiorentini comunicava alla stampa: “ la giunta provinciale ha approvato i lavori di realizzazione di una rotatoria per un importo di €. 2.000.000, e che le aree erano “in parte già disponibili” a seguito dell’approvazione di procedimenti espropriazione o mediante accordo di cessione volontaria. Il progetto, redatto dagli uffici provinciali, riguarda la risoluzione di un particolare punto critico per la sicurezza e l’efficacia della viabilità fra la via Emilia, la provinciale Borello e la comunale Rinfoscolo-Serra e per tali motivo oltre all’introduzione di una rotatoria principale anche la necessità di una seconda rotatoria di tipo compatto all’incrocio con la Via Rinfoscolo-Serra. La Provincia nel frattempo sta elaborando il progetto esecutivo ed effettuare la seconda parte degli espropri, tutto questo comporterà un lavoro di circa sei mesi e quindi verso l’autunno (2011) si potranno appaltare i lavori e nel frattempo saranno terminati i lavori del sottopasso ferroviario della Borello”. Emerge una divergenza tra il responsabile tecnico che dice il progetto è esecutivo e l’assessore che afferma manca ancora il progetto esecutivo, il costo da euro 1.700.000 passa a 2.000.000!
Un laureato all’Università di Bologna, ingegneria civile – settore strade, nel maggio 2009 come tesi di laurea ha elaborato un progetto “Rotonda Borello”, i professori universitari che hanno seguito l’iter progettuale del laureando hanno richiesto anche il censimento del traffico e previsto “una sola rotonda”, con un costo di circa €. 1.000.000; Appare quindi un forte contrasto sul progetto hanno ragione i professor i universitari o la Provincia una o due rotonde?. Certo che la differenza è notevole, da una a due rotonde, non entro nel merito dei prezzi che possono non essere reali quelli della tesi di laurea ma qualcosa certamente non ha funzionato ed è necessaria una verifica in merito e pertanto è stata presentata interpellanza in merito alla Provincia di Ravenna.
Il bilancio 2011 della Provincia nella relazione del responsabile tecnico per la viabilità emerge che risultano completati ed approvati i progetti esecutivi e sono in corso le procedure espropriative della rotatoria tra la strada SS n. 9 e la SP n. 47 Borello, in base ad una: “convenzione con il comune di Castelbolognese per un costo di euro 1.700.000, totalmente a carico della Regione”; Nel bilancio del 2011 risulta una spesa a totale carico della Regione Emilia Romagna di €. 2.000.000, quindi una lievitazione di 300.000 euro. Il 30 dicembre 2010 l’assessore provinciale ai lavori pubblici Marino Fiorentini comunicava alla stampa: “ la giunta provinciale ha approvato i lavori di realizzazione di una rotatoria per un importo di €. 2.000.000, e che le aree erano “in parte già disponibili” a seguito dell’approvazione di procedimenti espropriazione o mediante accordo di cessione volontaria. Il progetto, redatto dagli uffici provinciali, riguarda la risoluzione di un particolare punto critico per la sicurezza e l’efficacia della viabilità fra la via Emilia, la provinciale Borello e la comunale Rinfoscolo-Serra e per tali motivo oltre all’introduzione di una rotatoria principale anche la necessità di una seconda rotatoria di tipo compatto all’incrocio con la Via Rinfoscolo-Serra. La Provincia nel frattempo sta elaborando il progetto esecutivo ed effettuare la seconda parte degli espropri, tutto questo comporterà un lavoro di circa sei mesi e quindi verso l’autunno (2011) si potranno appaltare i lavori e nel frattempo saranno terminati i lavori del sottopasso ferroviario della Borello”. Emerge una divergenza tra il responsabile tecnico che dice il progetto è esecutivo e l’assessore che afferma manca ancora il progetto esecutivo, il costo da euro 1.700.000 passa a 2.000.000!
Un laureato all’Università di Bologna, ingegneria civile – settore strade, nel maggio 2009 come tesi di laurea ha elaborato un progetto “Rotonda Borello”, i professori universitari che hanno seguito l’iter progettuale del laureando hanno richiesto anche il censimento del traffico e previsto “una sola rotonda”, con un costo di circa €. 1.000.000; Appare quindi un forte contrasto sul progetto hanno ragione i professor i universitari o la Provincia una o due rotonde?. Certo che la differenza è notevole, da una a due rotonde, non entro nel merito dei prezzi che possono non essere reali quelli della tesi di laurea ma qualcosa certamente non ha funzionato ed è necessaria una verifica in merito e pertanto è stata presentata interpellanza in merito alla Provincia di Ravenna.
BAZZONI E IL SOTTOSEGRETARIO GIACHINO INCONTRANO DELEGAZIONE DI OPERATORI DEL PORTO
IL SOTTOSEGRETARIO INVITA GLI IMPRENDITORI A DIRE LA LORO SUL PIANO NAZIONALE SULLA LOGISTICA. BAZZONI: DA ROMA CONFERMA PER LA VARIANTE DI CASTEL BOLOGNESE E ALFONSINE
Il consigliere regionale e coordinatore provinciale del Pdl, Gianguido Bazzoni, ha incontrato il Sottosegretario alle Infrastrutture Bartolomeo Giachino, a Ravenna per parlare del Piano nazionale della logistica in un incontro organizzato dal Propeller. Giachino, prima del suo intervento al Propeller, ha incontrato insieme con Bazzoni una folta delegazione di operatori portuali. Bazzoni ha illustrato al Sottosegretario la situazione del nostro scalo che, ancora oggi, paga lo scotto di non essere sostenuto da una rete infrastrutturale adeguata per il suo sviluppo. “Se negli ultimi anni i dati confermano che il porto di Ravenna invece che andare avanti continua a perdere in termini di traffici – dice Bazzoni -, vuol dire che è arrivato il momento di muoversi per invertire la tendenza. Significa che non possiamo più tollerare oltre il lassismo delle istituzioni locali. La stessa Regione non ha mai puntato sul porto di Ravenna come scalo di riferimento. La realizzazione della E55 tamponerà una carenza infrastrutturale che invece, se colmata, insieme con la sigla dell’accordo del Napa, ci farà intercettare i traffici provenienti dai Paesi dell’Est, dando al porto lo slancio che gli operatori attendono da anni”.
Il consigliere regionale e coordinatore provinciale del Pdl, Gianguido Bazzoni, ha incontrato il Sottosegretario alle Infrastrutture Bartolomeo Giachino, a Ravenna per parlare del Piano nazionale della logistica in un incontro organizzato dal Propeller. Giachino, prima del suo intervento al Propeller, ha incontrato insieme con Bazzoni una folta delegazione di operatori portuali. Bazzoni ha illustrato al Sottosegretario la situazione del nostro scalo che, ancora oggi, paga lo scotto di non essere sostenuto da una rete infrastrutturale adeguata per il suo sviluppo. “Se negli ultimi anni i dati confermano che il porto di Ravenna invece che andare avanti continua a perdere in termini di traffici – dice Bazzoni -, vuol dire che è arrivato il momento di muoversi per invertire la tendenza. Significa che non possiamo più tollerare oltre il lassismo delle istituzioni locali. La stessa Regione non ha mai puntato sul porto di Ravenna come scalo di riferimento. La realizzazione della E55 tamponerà una carenza infrastrutturale che invece, se colmata, insieme con la sigla dell’accordo del Napa, ci farà intercettare i traffici provenienti dai Paesi dell’Est, dando al porto lo slancio che gli operatori attendono da anni”.
IL MIRACOLO DELLA COOP ROSSA 140 MILIONI DI DEBITI: DA UN ESPOSTO ALLA PROCURA DEL CONSIGLIERE PDL BUCCI MAURIZIO
UN ALTRO CLAMOROSO CRAC NELL’EMILIA SIMBOLO DELL’EFFICIENZA DECOCRATICA: LA COOPERATIVA EDILE CMR DI ARGENTA, CHE EREDITO’ LE COMMESSE DELL’IMPERO DI DONIGAGLIA, E’ AD UN PASSO DALLA BANCAROTTA
Dal Giornale 6 febbraio 2010 Stefano Filippi
Un altro clamoroso crac di una coop rossa. Succede ancora ad Argenta, lo stesso paesone lungo la strada delle vacanze tra Ferrara e Ravenna dove prosperava la Coop Costruttori di Giovanni Donigaglia. La Cmr (Cooperativa muratori riuniti) ha sede in una frazioncina distante 5 chilometri, Filo, dove negli anni ruggenti il Pci era giunto a raccogliere il 78 per cento dei voti. Per arrivare a Filo si attraversa una borgata chiamata Case Selvatiche. Mors tua, vita mea, dice il proverbio. Quando la Costruttori andò in bancarotta, Cmr ne ereditò gran parte dei lavori: anni prima, paradossalmente, proprio Donigaglia l’aveva salvata da una fase critica («per ordine del partito», ammise). Cmr divenne il nuovo fiore all’occhiello dell’edilizia targata Lega Coop: con una cordata di coop rosse (la CMC di Ravenna e la CCC di Bologna) aveva vinto l’appalto per ricostruire la base Nato all’aeroporto Dal Molin di Vicenza. Ma uno stesso destino attende i due colossi di Argenta. Il 14 ottobre 2010 l’assemblea della Cmr prende atto di un debito astronomico, 140 milioni di euro, e chiede al tribunale di Ferrara il concordato preventivo. È un modo per pilotare la crisi evitando il fallimento. Cmr ha 174 dipendenti nel settore edile: non molti, perché subappaltava gran parte delle commesse. Ha raccolto 2,4 milioni di euro come prestito sociale, la forma di investimento tipica delle cooperative che garantisce ai soci interessi maggiori di quelli
IL PD CON LE ALI SPUNTATE.
Giovedì il Parlamento ha rispedito per la seconda volta in 10 giorni, le carte ai giudici di Milano. Dieci giorni fa il Parlamento ha respinto una pseudo mozione di sfiducia contro il ministro ai Beni culturali, Sandro Bondi, presentata dall’opposizione. Il Pd, dopo essere stato sconfitto per la terza volta in tre settimane, è tornato alla carica, come un toro inferocito per le sconfitte subite, tappezzando tutti i comuni dell’Emilia-Romagna e quindi anche i nostri con un sgradito manifesto sul quale a lettere cubitali è scritto: “DIMISSIONI BERLUSCONI UMILIA IL PAESE”. E’ dal 14 dicembre che l’opposizione viene sconfitta da una maggioranza sempre più forte, siamo passati dai 3 voti del 14 dicembre ai 18 di giovedì scorso. La minoranza non ha né un leader né un programma per vincere. il Pd non riesce più ad accettare le regole della democrazia e, dopo aver tentato di usare politicamente una parte della Magistratura per destabilizzare il Paese e rovesciare l’esito del voto popolare, ora ricorre ad un manifesto che dimostra, prima di tutto, la sua frustrazione e la sua incapacità di proporre un’ opposizione basata su un programma politico alternativo. Il Pd dovrebbe arrossire per questo atteggiamento politicamente golpista ed accettare le regole fondamentali della democrazia, in base alla quale il Governo ed il suo Presidente si cambiano solo attraverso nuove elezioni o con un voto in Parlamento Le manifestazioni a Milano e i cartelloni a Ravenna non ribaltano il risultato delle elezioni.
COSA SUCCEDE A RAVENNA: DIETRO AI PORTI DELLA COOPERATIVA L’OMBRA DI UNA MEGA SVENDITA.
ANOMALIE:PER UNA PERIZIA DEL 2009 L’INVESTIMENTO PORTUALE ERA DI 38 MILIONI ADESSO SI E’ RIDOTTO A 20. SOSPETTI: LA COOP HA CEDUTO QUOTE DI SOCIETA’ CONTROLLATA ALLA VIGILIA DEL TRACOLLO FINANZIARIO
CHE FESTA Bersani all’apertura della darsena di Casalborsetti insieme a Giangrandi, Errani, Matteucci.
Dal Giornale 6 febbraio 2010 Stefano Filippi
Valutato 20 milioni di euro dai liquidatori, il business dei porti turistici è l’asset più redditizio per Cmr. Il settore è cresciuto nel tempo. La coop di Filo d’Argenta ha realizzato e gestisce, tra gli altri, la darsena di Porto Reno di Casalborsetti tra Comacchio e Ravenna (inaugurata nel 2007 dall’allora ministro Bersani e dal governatore Errani, originario del Ravennate), quella di Marina di Montenero di Bisaccia (patria dell’ex ministro Antonio Di Pietro) e il nuovo porto di Marina di Ravenna. I porti sono tra i rari interventi realizzati direttamente dalla Cmr senza passare attraverso appalti e commesse. Porto Reno non è mai decollato, benché sia stato voluto dall’ex sindaco di Ravenna (ora senatore pd) Vidmer Mercatali e sponsorizzato dalle autorevoli mani ministeriali che ne tagliarono il nastro. Situazione analoga a Marinara, dove il progetto è più ambizioso e le possibilità di crescita restano comunque intatte, visto che fu realizzato in project financing con l’intervento di due colossi bancari come Unicredit e Intesa Sanpaolo che continuano a credere nell’investimento. Figlio anch’esso di Mercatali che realizzò un’idea del predecessore, il porto ravennate è gestito dalla Seaser spa, in cui Cmr ha la maggioranza (72 per cento), altre coop il 18 mentre il restante 10 per cento è in mano a un privato, Luigi Vitali, imprenditore turistico. È un’opera gigantesca: 700 posti barca, case, bungalow dall’architettura nordica, uffici, negozi, parcheggi. La nuova Milano Marittima, si diceva. Un investimento di lusso forse ispirato alle scorribande nautiche di Massimo D’Alema ma estraneo al core business di Cmr; tuttavia la coop acquisì tre quarti del capitale Seaser per garantirsi di costruire e amministrare il complesso, si presume a beneficio di tutti i soci. E qui sorgono i primi dubbi legati alla liquidazione. Una perizia giurata di fine 2009 stimò l’intero investimento portuale di Cmr in 38 milioni di euro, mentre ora per i liquidatori si è ridotto della metà. Come mai? C’è sotto qualcosa? Due sono i personaggi chiave in questa vicenda: Lauro Capisani, vicepresidente e poi liquidatore di Cmr, e Bruno
sabato 5 febbraio 2011
LE DECISIONI DEL COORDINAMENTO PROVINCIALE PDL DI RAVENNA PER LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DI PRIMAVERA
IL COMITATO E LE LINEE PROGRAMMATICHE
Sarà il comitato elettorale provinciale del Popolo della Libertà a lavorare sul programma per le prossime elezioni amministrative e a sciogliere le riserve su alleanze con gli altri partiti di opposizione e sui candidati a sindaco e presidente della Provincia.
La decisione è stata presa nel corso della riunione del Coordinamento provinciale del Pdl che si è tenuta oggi a Ravenna e che ha deliberato i nomi dei componenti.
Il comitato elettorale: sarà composto per diritto dai membri del coordinamento provinciale (Vincenzo Galassini, Massimo Mazzolani, Alberto Ancarani, Giovanna Benelli Piergiorgio Bentini, Maurizio Bucci, Oriano Casadio, Alessandra Coatti, Eugenio Costa, Bruno Cristofori, Bruno Fantinelli, Marta Farolfi, Nereo Foschini, Enzo Minardi, Chiara Pocaterra, Raffaella Ridolfi, Rodolfo Ridolfi, Luciano Spada, Alfredo Tabanelli, Francesco Villa, Francesco Zannoni), inoltre, su indicazione del coordinatore provinciale Gianguido Bazzoni e del vicecoordinatore vicario Roberto Petri è stato deciso che a farne parte saranno anche Giuseppe Della Casa, Flavio Fuzzi, Jorik Bernardi, Renato Esposito, Pasquale Morandi, Vincenzo Valenti, Giuseppe Grillini, Riccardo Minardi, Stefano Foschini, Marco Bertozzi, Stefano Gaudenzi, Michele Trincossi, Stefano Trebbi, Primo Costa, Aldo Argelli, Stefano Bertozzi, in modo da rappresentare le varie realtà provinciali.
All’interno del comitato elettorale,una delegazione di sette persone, composta da Bazzoni, Petri, Nereo Foschini, Massimo Mazzolani, Marta Farolfi, Rodolfo Ridolfi, Vincenzo Galassini e Alberto Ancarani, avrà il compito di rapportarsi con le altre forze di opposizione, nell’ambito di un tavolo di lavoro nel corso del quale saranno discussi temi e nomi al fine di arrivare poi alla decisione finale su eventuali alleanze e sui punti chiave del programma. Fino ad ora sono stati già presi contatti con la Lega Nord, Lista per Ravenna, l’Udc e la Destra. Il tavolo servirà in sostanza ad ufficializzare un percorso già
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