Come cittadino, prima ancora che come Ministro della Repubblica, sento il dovere di rivendicare la libertà del dissenso rispetto a modalità e contenuti di questa ennesima inchiesta sul Presidente del Consiglio. Lo Stato di diritto prevarrà, ne sono sicuro. La procura di Milano non è un giudice, mentre altre istanze, a cominciare dalla Corte costituzionale, metteranno un freno alle aberrazioni cui stiamo assistendo. Sono inorridito dalla barbarie del dibattito politico, complice un’opposizione che s’’incaponisce a prevalere a dispetto dei responsi elettorali, precipitandosi e precipitandoci nella spirale del “tanto peggio tanto meglio
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