Quante volte ci siamo sentiti fare la morale da Di Pietro e dai suoi fedeli. L’Italia dei Valori, il partito anticorruzione, il partito che si fonda sulla onestà, sulla rettitudine. Ma quale onestà e rettitudine, pochi mesi fa la Regione ha assunto, in via diretta, il signor Vito Cannariato nel ruolo di capo Servizio rifiuti e bonifica siti. Stiamo parlando di un ruolo importante e, soprattutto, ben remunerato. Il signor Cannariato, come risulta da atti e segnalazioni pubblicate sui siti internet e media, guarda caso, è referente comunale dell’Italia dei Valori di Piacenza. Una nomina che puzza di bruciato, nella fattispecie si configurerebbe un chiaro esempio di spartizione politica dei dirigenti regionali. In questo caso la poltrona sarebbe stata assegnata ai dipietristi, sempre pronti a fare i moralisti e i giustizialisti in casa d’altri. Da voci di corridoio sembrerebbe che la promozione a dirigente regionale del Cannariato sia stata voluta fortemente dall’assessore regionale Sabrina Freda, già segretaria provinciale dello stesso partito, sempre a Piacenza. La Regione Emilia-Romagna, per altri posti vacanti, ha bandito, svolto e concluso, come è giusto che sia, procedure selettive interne ed esterne. Questa volta nessun concorso, nessuna prova, e casualmente il nominato fa parte dell’establishment di un importante partito di maggioranza. Ho, pertanto, presentato un’interrogazione regionale, chiedendo alla Giunta le ragioni che hanno indotto ad assumere in via diretta e senza procedura pubblica concorsuale Vito Cannariato, esponente dell’Italia dei Valori. Da chi sia giunta la segnalazione o la proposta per l’assunzione. Fabio Filippi
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