giovedì 10 febbraio 2011

NOTE A MARGINE DELLA DISCUSSIONE SULLA SANITA’ FAENTINA

RAFFAELLA RIDOLFI CAPO GRUPPO PDL COMUNE DI FAENZA


A seguito della discussione sulla sanità faentina avvenuta ieri sera 7 febbraio in Consiglio comunale il PDL manfredo sentita la relazione del direttore generale Tiziano Carradori e soprattutto gli interventi degli altri gruppi consiliari, che non hanno mancato di stupire, in un’ottica di proposizione politica sottoporrà al Consiglio comunale un odg con il quale dare un preciso mandato politico al Sindaco da portare sul tavolo della conferenza sanitaria provinciale. Un documento che richiami le priorità che ad oggi sembrano condivise da tutti, anche da coloro che hanno governato la città e che oggi sembrano dimenticare di aver contribuito in gran parte a generare il malessere ormai riconosciuto della sanità faentina. Un documento politico da utilizzare come base programmatica e che speriamo venga condiviso all’unanimità dimostrando che la politica ritiene, dopo anni di latitanza delle precedenti amministrazioni se non di perseguimento di interessi che poco avevano a che fare con un sistema sanitario efficiente, di riprendere il ruolo che le compete ovvero quello di indirizzo delle politiche sanitarie di questo territorio. Un documento che ci auguriamo il Sindaco utilizzi nella contrattazione a livello regionale, provinciale, comprensoriale e con la dirigenza della AUSL per trovare le risorse necessarie a dare risposte ai problemi prioritari che tutte le forze politiche hanno riscontrato. Queste le cinque azioni chiave che porremo all’attenzione dei consiglieri:



1. Servizio di guardia pediatrica; 2. Ampliamento, ristrutturazione, razionalizzazione del


2. pronto soccorso; 3. Accordi di Area vasta soprattutto con Forlì ed Imola per una politica che favorisca un utilizzo dei poli romagnoli superando la fredda logica dei costi in una nuova sinergia di sistema che tenga conto della realtà del territorio e che venga incontro al cittadino paziente; 4. Sviluppo e promozione delle eccellenze presenti nell’ospedale di Faenza in una nuova politica che veda la valorizzazione di medici e personale; 5. Coadiuvare la nascita di un nuovo patto per la salute tra operatori della sanità.



In questi anni abbiamo sostenuto che l’ospedale di Faenza era stato depauperato e che la sanità ravennate era un pozzo senza fondo di spreco di denaro pubblico, oggi questi concetti sono assodati e da tutte le forze politiche condivisi, ci stupisce e rattrista chi non si prende le proprie responsabilità e vorrebbe scaricare il fardello sulle spalle di altri. Noi in maniera responsabile siamo pronti al dialogo e con lo stesso spirito quando necessario non mancheremo di denunciare ciò che non va ritenendo oggi che l’azione politica degli anni passati nel tempo abbia dato i suoi frutti come dimostrato in Consiglio comunale .

Nessun commento:

Posta un commento