giovedì 28 giugno 2012

MPS, LA BANCA ROSSA E’ IN PROFONDO ROSSO: TAGLIATI 4.600 POSTI.


Chiusura di 400 filiali entro il 2015 e soppressione di oltre 4.600 posti di lavoro. Saranno questi gli effetti del piano industriale 2012-2015 del gruppo Monte dei Paschi di Siena, approvato dal Cda. Un piano che prevede la "completa razionalizzazione dell'assetto del gruppo con incorporazione delle controllate e chiusura di 400 filiali" entro il 2015. Secondo una nota del gruppo, nei prossimi tre anni si prevede un utile netto di circa 630 milioni di euro e una riduzione dei costi operativi per 565 milioni di euro. Il Consiglio di amministrazione dellabanca ha inoltre deliberato la convocazione dell'assemblea straordinaria degli azionisti per attribuire al consiglio la delega ad aumentare il capitale sociale a pagamento mediante emissione di azioni, obbligazioni convertibili e/o warrant, per un importo massimo complessivo di un miliardo di euro da offrire in esclusione del diritto di opzione nel termine di cinque anni.  Inoltre, il gruppo ha fatto sapere di aver avviato le procedure per emettere entro l'anno uno "strumento di patrimonializzazione governativo" per 3,4 miliardi di cui 1,5 miliardi verranno sottoscritti direttamente dal Tesoro mentre la parte restante sarà destinata al rimborso dei Tremonti Bond in essere. Il rimborso di circa 3 miliardi di tale strumento è previsto entro la fine del piano nel 2015. Infine, il Cda ha accettato l'offerta vincolante di CariAsti per rilevare il 60,42% di Biverbanca (Cassa di Risparmio di Biella e Vercelli), oggi nelle mani di Rocca Salimbeni, ad un prezzo di 203 milioni di euro. 


Il nuovo piano industriale è caratterizzato - secondo la nota diffusa da Montepaschi - da una "discontinuità che porterà un significativo rafforzamento patrimoniale, una politica rigorosa a tutela dell’asset quality, un equilibrio strutturale e nessuna dipendenza dalla Banca Centrale Europea (Eba)".
Il personale di Banca Mps si ridurrà da qui al 2015 di 4.600 unità, per effetto delle cessioni di asset, della razionalizzazione del gruppo, dell’esternalizzazione (outsourcing) delle attività di back office e dei processi di esodo per coloro che hanno maturato il diritto alla pensione.
Sono previsti tra l’altro la riduzione dell’organico di 100 dirigenti, il 20% del totale e un taglio one-off del 5% della retribuzione per 12 mesi. Il management "sarà fortemente impegnato a diffondere una cultura meritocratica del lavoro, per assicurare il massimo engagement (impegno, ndr) di tutti i dipendenti", recita la nota Mps.

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