1-
Dimezzare lo
stipendio del mese di giugno al migliaio di parlamentari e senatori, del
Governo a cominciare dal primo ministro Monti e devolvere la somma ai
terremotati dell’Emilia, si ricaverebbe una bella somma di milioni a due cifre.
Un bel gesto di solidarietà ed un esempio a coloro che possono offrire solo un
paio di euro. Non ci sarebbe nessun pericolo di suicidio per costoro a
differenza di molti imprenditori falliti. A nessuno di queste teste di uovo
politiche è venuta questa idea?
2-
Invece di tassare
ulteriormente i soliti, non sarebbe
più logico e immediato che il signor Monti devolvesse a loro favore l’8 per
mille che tanti italiani indicano per le varie associazioni, almeno per
un’anno, non se ne rovina nessuna.
3-
Differenza d’indagini. Assisteremo anche stavolta come è successo
all’Aquila a magistrati che incriminano tecnici e scienzati per non aver
previsto il sisma? Tranquilli stavolta. Berlusconi non c’è più.
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