giovedì 23 agosto 2012

TROPPE 25 POLIZIE IN ITALIA, PAGHIAMO UNA MULTA DA 30MILA EURO ALL’EUROPA PER LA MANCATA UNIFICAZIONE DEL NUMERO DI EMERGENZA. URGENTISSIMO CAMBIARE, DOPO LA RIVOLUZIONE DELLA VITA AMMINISTRATIVA, COME IL NUOVO RUOLO DELLE PROVINCIE E IL “FISCAL COMPACT”.



Nel silenzio di tutti,  la Camera ha ratificato  il “Fiscal compact”. Il trattato che impegna l’Italia con l’Europa per il rientro del debito. La notizia passa sotto silenzio. Divisioni all’interno di tutti i gruppi in quanto è un impegno che solo per il prossimo anno vale 50 miliardi di euro di tagli di spesa.
Abbiamo uno Stato (1861) con leggi ancora di due secoli  adeguate in alcune parti ma con la stessa struttura di quando si scriveva  a mano e non è mai stato completamente aggiornato alle  realtà completamente sconvolta in tutti i sensi.  Abbiamo caserme dei carabinieri ancora in tanti piccoli Comuni e nelle sue  frazioni, con costi notevolissimi e superati nella realtà che non si vogliono cambiare per puro  “campanilismo” degli amministratori e cittadini quando le esigenze sono completamente cambiate.  Paghiamo una multa giornaliera alla Ue di 30mila euro, presto lieviterà a 90mila, piuttosto che costringere gli apparati a piegarsi alle esigenze del contribuente, unificando il numero d’emergenza. Abbiamo un agente di polizia ogni 175 italiani, 50 e 20 per cento in più rispetto a Gran Bretagna e Germania.  Non sappiamo quante sono le polizie e quanto si spende e la sicurezza è garantita da polizie numerose, piuttosto che ben addestrate, ridotte all’osso e non ben pagate Le polizie sono apparentemente sette: polizia di Stato, arma dei carabinieri, guardia di finanza, corpo forestale dello stato, polizia penitenziaria, capitaneria di porto, corpo nazionale dei vigili del fuoco.  Solo sommando carabinieri, polizia e fiamme gialle superiamo ogni record europeo. Sommate le altre quattro, abbiamo mezzo milione di uomini. Sin dal fascismo la «funzione di polizia» è connessa anche alle licenze e alle autorizzazioni, cioè al sottopotere o quanto meno alle contravvenzioni, alla paletta che spalanca la corsia d’emergenza, ai biglietti gratuiti. Ogni ministro ha la sua polizia, propri aerei, motoscafi, navi, elicotteri, scorte, foresterie, privilegi, più o meno legittimi, tutti dispendiosi.  Alle duplicazioni delle funzioni delle polizie ad ordinamento statale fanno da controcanto le duplicazioni locali. Sulle strade, infatti, incontrate anche polizia locale, provinciale e gli ausiliari del traffico.  Sui cibi vegliano carabinieri, forestali dello stato e delle regioni, come pure polizia sanitaria promanante dalle Usl. Sui morti, sul lavoro e sui morti del lavoro, sulle opere d’arte e sulle monete contraffatte e persino sulle frontiere, ovunque una quantità di polizie, statali e non, veglia sulla vostra perpetua insicurezza quotidiana.  Nessuno sa il totale, neppure lo stato che paga. Solo il contribuente se ne accorge. chiediamo
Alla Provincia nell’ambito della nuova organizzazione amministrativa delle province di promuovere l’unificazione delle polizie provinciali con altre già esistenti.
Al Governo, al  Parlamento, alla Regione, nell’ ambito del “fiscal compact”    una nuova organizzazione dello Stato, delle Regioni e dei Comuni e  solo  tre  corpi di polizia come avviene in tutta Europa
Una organizzazione completamente diversa articolata  in dimensioni di area  più vasta ma dotata di mezzi e collegamenti con il territorio anche con minori strutture e fabbricati e personale amministrativo, ma con più uomini sul territorio che fanno capo ad una sede più centralizzata .
Uomini ancor meglio preparati, e utilizzando una parte dei risparmi che si otterranno con la riorganizzazione e diminuzione di comandanti e sedei di   adeguare  gli stipendi di chi opera in un settore così vitale per la sicurezza dei cittadini.
Al governo di unificare immediatamente i numeri dell’emergenza 113 o 112, 118, 1717 o 1515 per non continuare a pagare le multe europee.  Il consigliere provinciale Vincenzo Galassini (Pdl)



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