Un monopolio di fatto
legalizzato. Bazzocchi: la bufala dell'acqua microfiltrata
Il 30 maggio del 2006,
Antonio Catricalà, Presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del
mercato,
ha inviato al Parlamento, al Governo, al Presidente del CdM, al Ministro per
gli Affari Regionali e le Autonomie Locali, al Presidente della Regione
Emilia-Romagna (l'eterno Errani), all'ATO n.7 di Ravenna, alla Conferenza
Stato-Regioni, all'Anci, il parere in merito a: raccolta, depurazione e
distribuzione di acqua, energia elettrica, gas e acqua. Il Garante rileva come
siano nell'ambito degli accertamenti, sono state riscontrate “alcune
distorsioni della normativa”, “il perdurare di situazioni di monopolio con
conseguente creazione di ingiustificate rendite di posizione”, una distorsione
del normale confronto concorrenziale”. Conclude il Garante, invitando “al rispetto
rigoroso della concorrenza quale primaria garanzia di trasparenza ed efficienza
per l'affidamento e la gestione dei servizi pubblici”. Il tutto, proprio nella
gestione dei servizi da parte dell'ATO nr. 7 di Ravenna.
Mi fermo e vi invito a
leggere, di Rodolfo Ridolfi, “Le Coop
Rosse”, il capitolo 6: “ Hera spa: il nuovo modello del capitalismo in
rosso”. Siamo schiavi di tutto questo: lo sono le imprese che dovrebbero essere
concorrenti ma non lo sono, lo siamo noi, vessati da tariffe imposte e blindate.
Per il bene di chi? Non certo dei bambini che berranno l'acqua della bufala. Il
Sindaco e l'Assessore lo sanno: chiedeteglielo. "
Ma veniamo ad altro.
" Il Sindaco e
l'Assessore Guerrieri - dichiara
Bazzocchi - per ben due volte in quattro mesi, hanno pubblicizzato e
inaugurato due impianti per microfiltrare l'acqua del rubinetto, in due scuole
ravennati: l'elementare “Mordani” di Ravenna e l'elementare “Mameli” di Marina
di Ravenna, nell'ambito del progetto “Ri-riempimi”.
In particolare, in
occasione di quest'ultima inaugurazione, il Sindaco ci ha tenuto a sottolineare
come “l’acqua di Ravenna sia buona, come costi meno di quella minerale e
consenta di rispettare maggiormente l’ambiente riducendo sensibilmente i volumi
di rifiuti prodotti. Per l’assessore Guerrieri “il valore di questa iniziativa
è dato anche dall’utilizzo della borraccia per bere, anziché di bicchieri di
plastica, per limitare i rifiuti. Anche questa, insieme alle altre iniziative
educative che come assessorato svolgiamo nelle scuole, promuove l’apprendimento
di comportamenti virtuosi e rispettosi dell’ambiente da parte dei più piccoli”.
Nei vari comunicati che
sono apparsi sui quotidiani però, manca chi ha effettivamente attuato
l'istallazione degli impianti e che avrà in capo la manutenzione: Adriatica
Acque srl, società partecipata da Heracomm srl: Hera comm srl 22,32%; Marche
Multiservizi spa 7,68%; Fabio Massaro 70%). Marche Multiservizi spa, a sua
volta partecipata da Hera spa al 44,62% e da altri Comuni del pesarese e dalla
Provincia di Pesaro.
Peccato che, nel
frattempo, continui l'opera dittatoriale da parte del Comune di Ravenna, per
imporre l'acqua del rubinetto nelle scuole, come capita presso la scuola
dell'infanzia “Il Gabbiano” di Via Rotta.
Le affermazioni del
Sindaco poi, andrebbero bene per pubblicizzare una delle sue monche battaglie
contro qualche dipendenza, alcolica o tossica che sia: microfiltriamo l'acqua,
che comunque è buona, anche direttamente dal rubinetto.
Infatti, gli erogatori
hanno la caratteristica principale di raffreddare e filtrare l’acqua
dell’acquedotto, già controllata da Hera, Romagna Acque e dalle ASL
territoriali, che ne certificano la qualità. Il filtro a carboni attivi
argentizzati (certificato dal ministero della sanità) installato elimina la
presenza di cloro e derivati dall’acqua, rendendola molto gradevole al gusto,
oltre che eliminare la presenza di microparticelle e impurità in sospensione
nelle tubazioni fino a 0,5 micron.
Quindi, l'acqua è piena di
cloro e derivati, sgradevole al gusto, piena di microparticelle e impurità in
sospensione?
La BCC ha messo fuori i
soldi: forse era meglio destinarli a qualche altro progetto?
Ma veniamo ad altro.
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