lunedì 17 febbraio 2014

CONFALONIERI TIFA PER LE RIFORME: “SILVIO E MATTEO, UNITI PER L’ITALIA”


Fedele Confalonieri (Imagoeconomica)

"Berlusconi è ancora sul ring. E il segretario Pd non è Caino"
di PIERO DEGLI ANTONI  Milano, 16 febbraio 2014 –
 Dottor Confalonieri, che ne dice del fratricidio di Renzi?
"Renzi nella parte di Caino non lo vedo".
Se va al governo in questo modo, ha ragione chi parla di golpe?
"Ma anche Letta è nato così. E’ una ripetizione".
Hanno appena rottamato Adriano Galliani, uno che sembrava intoccabile. Non comincia ad avere un po’ di paura anche lei?
"Rottamato un corno. Adriano è in pista ed è l’amministratore delegato del Milan. E poi perché dovremmo aver paura? I soci di maggioranza e la proprietà hanno diritto di vita e di morte nei confronti dei top manager. E lo sappiamo dall’inizio".
E’ stato giusto sostituire Allegri?
"Senza dubbio. Quando prendi quattro gol dal Sassuolo significa che l’allenatore non ha più in mano la squadra"
Berlusconi non è più candidabile. Chi vede come delfino, Toti?
"Guardi che Berlusconi non è mica defunto. E’ decaduto tecnicamente come senatore ma è ancora al centro della politica. L’altro giorno a un incontro ha parlato per due ore. Fisicamente c’è e i sondaggi lo vedono in crescita. Mi chiedeva di Toti? Sicuramente farà bene".
Ha visto che il presidente del Senato Piero Grasso ha avocato a sé la decisione di costituirsi parte civile contro Berlusconi?
"Gli inglesi parlerebbero di hangover (postumi, ndr) della sbronza mediatico-giudiziaria. Grasso è un ex magistrato, non è un caso che sia stato eletto presidente del Senato".
Che ne pensa dell’esito del referendum svizzero?
"Farà un danno ai frontalieri. L’immigrazione di massa è un fenomeno che va governato e guidato. Noi abbiamo Lampedusa, ma Bruxelles chiude gli occhi. L’Europa è stata affidata ai burocrati e ne stiamo vedendo gli effetti".


Non le piace l’euro?
"Non vedo alternative. Ma Prodi lo ha fissato a un valore sproporzionato rispetto alla lira. Avevano la fregola di entrare nella moneta unica e non hanno fatto bene i conti. E poi l’allargamento è stato eccessivo e non guidato politicamente. Torno sul punto: il politico ha la sensibilità del popolo, i burocrati no. La democrazia è la peggior forma di governo, ma non ne conosco una migliore, come diceva Churchill".
Confessi: le piace Grillo.
"Come comico, da sempre. Grillo va a solleticare la pancia di una parte degli elettori. Populista? Una delle parole più cretine che conosca. Non si devono disprezzare i voti. L’alternativa qual è? Che il signor Scalfari detti la linea? Facciamo rinascere l’aristocrazia? I 30 tiranni di Atene?".
L’obiezione è che, in democrazia, chi possiede tre o più tv può manipolare facilmente l’opinione pubblica.
"Una scemenza. Berlusconi aveva le tv anche quando ha perso le elezioni. E ne ha perse, le risulta?".
Che ne pensa delle foto che ha fatto per il Sunday Times, mostrando tutte le sue rughe? Lei ha commentato che si trattava di un bel cambiamento per uno ‘che si pasticciava la faccia’. Quel ‘pasticciava’ non sembrava un complimento...
"La fisicità è una componente essenziale della personalità e del successo di Silvio Berlusconi. E il look è quindi per lui un fattore che va curato con scrupolo. Le foto del Sunday Times presentano un Dorian Gray alla rovescia…".
Lei ha vinto una causa contro Travaglio e ha avuto 25mila euro di risarcimento. Invece di darli in beneficenza come vorrebbe il politically correct, ha detto che ‘se li è mangiati e bevuti’...
"Travaglio deve avere una fabbrica che lavora per lui e qualcuno dei suoi deve aver scritto qualcosa di sbagliato su di me, non ricordo neanche cosa. Sono tutto fuorché un fan di Travaglio, ma certo bisogna riconoscere che sa scrivere. E poi ha trovato un filone d’oro, è un bell’uomo di marketing".
Emilio Fede: una grande delusione?
(Sospira). "C’est la vie. L’ho rivisto di recente in treno, sul Frecciarossa. Ci siamo salutati cordialmente".
Lei è felicemente sposato...
"Da quando ho 23 anni".
Che ne pensa di quelli che hanno due o tre famiglie?
"Molto faticoso. E costoso".
Non trova che un uomo di 77 anni fidanzato con una ragazza di 28 possa rischiare il ridicolo?
"Capita. Quasi sempre a persone speciali. Pensi a Murdoch, è del 1931 e ha avuto due figli a più di settant’anni dalla giovane ex moglie asiatica. E il pubblico apprezzava".
Lei è sempre elegante e molto raffinato. Le piace uno come Brunetta?
"Ne parla come fosse un barbone. Guardi che è un professore di economia, intelligente, brillante e di gusti inappuntabili. Certo, è un po’ impetuoso. Mi ricorda Pajetta, specializzato nel salto del banco come diceva Guareschi. Se fai politica devi essere pronto a tutto. A prendere insulti e sputi. Più comodo pretendere di governare da dietro una scrivania da editore di quotidiani-partito. Berlusconi ha rischiato la vita quando è stato colpito dalla statuetta".
Se non votasse per Forza Italia per chi voterebbe?
"Ho sempre avuto simpatia per la Lega, soprattutto per Bossi".
I libri che ama di più?
"Quelli dell’adolescenza, i grandi russi e i francesi. E nella maturità il teatro di Shakespeare e il teatro in musica. Purtroppo oggi ci sono tanti registi che con la pretesa di modernizzare fanno produzioni oscene. Ultimamente ho visto La traviata, Il ballo in maschera, Falstaff, rovinate dai registi. L’allestimento di Falstaff sembrava Sex and the city con la colonna sonora di Giuseppe Verdi. E Wagner? Ormai lo presentano come se fossero tutti nazisti, addirittura anche Parsifal. Sono operazioni velleitarie e presuntuose".
L’Italia ce la può fare?
"E’ come una Ferrari mezza rotta. Se cambi lo spinterogeno — esiste ancora lo spinterogeno? — sostituisci le gomme lisce, aggiusti il cambio, può fare grandi cose. Ci sono talmente tante cose che non vanno... Però siamo un popolo che sa fare. E bene. L’incontro di Renzi con Berlusconi può essere un segnale di pacificazione politica per fare quelle riforme che rilancino finalmente il paese".
La Fiat se n’è andata a Londra e in Olanda. Tradimento?
"Business is business. E’ l’effetto della globalizzazione. Marchionne è stato bravo. Ha preso un’azienda che sembrava decotta e l’ha fatta rinascere".
Alfano è un traditore?
"In politica non esiste il tradimento. Alfano ha fatto un’altra scelta. Che va rispettata. Nell’800, dopo la Rivoluzione francese e la caduta di Napoleone, venne redatto Le dictionnaire des girouettes, chi aveva cambiato bandiera nei vari periodi. I campioni erano Talleyrand e Fouché che avevano cinque bandierine, cinque cambi di casacca. La coerenza non è certo un difetto, ma se in 70-80 anni di vita non cambi mai opinione un po’ scemo lo sei".
Qual è il suo rapporto con internet?
"Negli affari per carità, utilissimo. Ma temo l’addiction. L’altro giorno ero a colazione con mio nipote e mentre mangiavamo continuava a digitare sullo smartphone. Mettilo subito via, gli ho detto, oppure dammi indietro la mancia. Si fanno troppe cose contemporaneamente. Partial continuous attention, diceva la segretaria di Bill Gates. E non ci si accorge di finire sotto il tram"

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