giovedì 31 maggio 2012
CIALTRONI, CIALTRONI, CIALTRONI. TERREMOTO=AUMENTO DELLA BENZINA. CHE TECNICI.
Cialtroni, cialtroni, cialtroni. Sono senza parole. Il governo si è appena riunito per varare misure urgenti per il terremoto in Emilia. E indovinate un po’? Come intende finanziare le operazioni? Aumentando la benzina, come sempre come tutti. Tanto per dare ancora una mazzata all’economia reale. Vi faccio una domanda, se per la ricostruzione, per decreto fosse stato sospeso o del tutto abolito il finanziamento pubblico dei partiti, qualcuno avrebbe OSATO avere qualcosa da ridire). Se fossero stati ridotti o aboliti i vitalizi dei parlamentari (anche quelli in essere), qualcuno avrebbe OSATO avere qualcosa da ridire? NO. Ma i professori sono solo l’ultima incarnazione delle solite “consorterie” criminali e parassite ben rappresentate dalla foto nel post.
Complimenti per l’ennesima occasione perduta, poi questi sgherri parlano di antipolitica.
CIALTRONI! CIALTRONI! CIALTRONI!
mercoledì 30 maggio 2012
MA CHI L’HA DETTO CHE LA SINISTRA SA AMMINISTRARE?
UN MARE DI SOLDI SPERPERATI A FAENZA NELLE SOCIETA’ PARTECIPATE A CASOLA VALSENIO NESSUNO RIESCE A CONOSCERE I CONTI DI SENIO ENERGIA.
Visto che non ci è consentito di capire come stiano i conti della nostra maggiore società partecipata, Senio Energia, perché il sindaco non ce li fornisce nonostante siano stati richiesti da oltre un anno, vediamo almeno di capire come procedono quelli delle partecipate del maggior comune dell’Unione faentina.
Se c’è ancora qualcuno che pensa che la sinistra romagnola esprima, nonostante tutto, amministratori pubblici di qualità dia un’occhiata a queste cifre.
Le tre maggiori società messe in piedi dal ben noto Claudio Casadio, Pd, ex sindaco di Faenza e ora Presidente della Provincia di Ravenna, hanno accumulato nel 2011 l’incredibile deficit di 3.900.000 euro destinato ad aumentare in maniera esponenziale perché tutte queste società nell’insieme fino ad ora hanno prodotto solo ed esclusivamente perdite. Vediamole nel dettaglio.
La prima è Faventia Sales, la società che si occupa della gestione e del rilancio del complesso universitario interno agli ex Salesiani sotto la guida del presidente del consiglio di amministrazione Gianluca Cristoforetti. Partecipata da Palazzo Manfredi con una quota del 46%, su un capitale di 8 milioni e mezzo di euro, ha acquisito il complesso di via San Giovanni Bosco nel 2006. Nel 2011 ha accusato una perdita netta di 118.148 euro, accumulando un debito verso banche e fornitori di 1.808.000 euro, con una variazione in aumento di 104.404 rispetto al 2010.
Nonostante la conduzione in perdita, aggravata dalla mancanza di un adeguato Business plan, i compensi annuali per gli amministratori sono cresciuti, passando dai 15.634 euro del 2010 a 23.301del 2011.
La seconda è Terre Naldi, l’azienda agricola comunale di Tebano, partecipata dal Comune al 98%, con a capo l’amministratore unico Giovanni Carapia. Pensate, nel 2011 è’ riuscita a realizzare un utile netto di ben 124 euro!
L’avanzo di cassa non servirà tuttavia a coprire la somma di 1.608.000 euro di debiti, dei quali 522.801 da versare entro un anno, compresi i 155.450 attesi dai fornitori.
Al bel risultato del 2011 l’azienda di Tebano che è anche sede del corso universitario in Vitivinicoltura nonché incubatrice di centri di ricerca per l’innovazione agricola, ha contribuito il milione di euro di finanziamento comunale destinato al ripianamento dei buchi di bilancio generati dal 2009 al 2010.
La terza è Centuria, agenzia per l’innovazione della Romagna, nata a luglio 2011 dalla fusione di Centuria R.i.t - Romagna innovazione e tecnologia con l’Agenzia Polo ceramico e presieduta da Massimo Bucci, nella quale la quota comunale è del 8,40% sul capitale sociale. Il risultato netto negativo nel 2011 è stato di 17.225 euro, in diminuzione rispetto ai 27.000 dell’anno precedente, a fronte però di un debito salito nello stesso periodo da 219.388 euro a 470.760, includendo le spese del personale aumentate da 329.850 euro a 486.000.
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martedì 29 maggio 2012
ALT! L’ESPRESSO DI DE BENEDETTI NON HA PAGATO LE TASSE PER 225 MILIONI DI EURO
Proprio loro. L’Espresso, il
gruppo dell’ingegner De Benedetti, non ha pagato imposte per 225 milioni di euro (pari a oltre 440
miliardi di lire) su plusvalenze non dichiarate. Pochi giorni fa, ma la notizia
si è saputa solo oggi, è arrivata la condanna dalla Commissione Tributaria Regionale.
ECCO UN PACCHETTO CUI BERSANI DIREBBE SICURAMENTE DI NO
Elezione
diretta del Presidente per la Governabilità
Doppio
Turno alla Francese
Fine
del Bicameralismo perfetto
Una
sola Camera per le leggi nazionali
Diminuzione
del numero di Deputati, in lista dopo Primarie
Un
Senato per le Regioni
Diminuzione
del numero dei Senatori, in lista dopo Primarie
Eliminazioni
dei privilegi indecenti agli eletti (tutti)
Eliminazione
delle Consulenze (con tre milioni di dipendenti!)
Eliminazione
delle Province
Accorpamento
dei piccoli comuni
Eliminazione
delle Regioni a Statuto speciale
Eliminazione
degli enti inutili
Riduzione
del parco auto ed autisti ad un quarto scarso
Riduzione
delle scorte a personaggi di prestigio ma senza rischio
Vendita
delle proprietà inutili e improduttive di Stato ed enti
Idem
per le Opere d’arte che marciscono nei sotterranei
Tetto
max per le spese dai Partiti rimborsate solo con fattura
Azzeramento
contributi alla stampa (tutta)
Eliminazione
agevolazioni alle Coop (tutte)
domenica 27 maggio 2012
DAVIDE ZAGONARA SI DIMETTE DA AMMINISTRATORE DELEGATO DI ASER
"Chi voleva la mia testa, è
accontentato: mi dimetto da amministratore delegato di Aser. Non lo faccio
perché mi sento inadatto o inadeguato al ruolo, ma perché il gioco al massacro
che si è scatenato su di me in questi giorni mi impedisce di lavorare con la
necessaria serenità
venerdì 25 maggio 2012
E IO PAGO: REGIONE EMILIA-ROMAGNA, L’AFFITTO IMPAZZISCE PER COMPIACERE LA COOP, + 200MILA EURO L’ANNO
Affitto “impazzito” a Cesena per la Regione Emilia-romagna, e c’è
di mezzo una Coop. Con il trasloco di alcuni uffici la Regione del Pd Vasco Errani
si trova a pagare circa 180mila euro di affitto in più all’anno. Cifre citate
dal consigliere regionale PDL, Luca Bertolini, che ha appena spedito un’interpellanza: “La coop rossa Conad
costruisce un nuovo centro direzionale ma ci sono locali vuoti e nessuno a cui
affittarli. La Regione Emilia-Romagna, che per i propri uffici incorso Sozzi
spendeva 15mila euroall’anno, decide di trasferirsi lì e si accolla un affitto da quasi 200mila
euro”. Bartolini ha scoperto il “caso” dopo aver chiesto i contratti.
GRANDI MANOVRE DA ROMAGNA UNICA:.MAZZUCA COMINCIA DALLE PREFETTURE.
ROMAGNA - Con le parole ci si sta
esprimendo da tempo: dai propositi dei movimenti secessionisti dall'Emilia, ai
possibili percorsi di abbattimento dei costi della politica attraverso
l'accorpamento di enti e servizi. Cavalli di battaglia talvolto ad uso e
consumo di campagne elettorali. Temi però che in queste ultime settimane hanno
cominciato a trasformarsi in fatti. Passi avanti magari piccoli ma concreti.
Dalle firme dei quindici sindaci del Forlivese per un'unione ispirata all'accorpamento
di servizi per una maggior efficienza traducibile in calo dei costi, alle
proposta dell'onorevole Giancarlo Mazzuca presentata al ministero dell'Interno
per cominciare con l'accorpamento delle Prefetture, gli organi che
rappresentano lo stato centrale nel territorio. Le esigenze di
razionalizzazione della spesa pubblica stanno così percorrendo quel sentiero
fino a ieri battuto dal campanilismo di una Romagna indipendente dall'Emilia.
Così, magari sempre sotto l'egidia di Bologna, la Romagna sta cominciando a
camminare su
giovedì 24 maggio 2012
CAVALIERE, TIENIMI DA CONTO MONTI
IL RAP DI
GIULIANO FERRARA.
Tienimi da conto Monti
Ti prego, ti prego, ti prego
Cavaliere ti voglio bene
Sei stato grande
Sei stato tanto
Sei stato troppo
Ma tienimi da conto Monti
Ti prego, ti prego, ti prego
Cavaliere ti voglio bene
Sei stato grande
Sei stato tanto
Sei stato troppo
Ma tienimi da conto Monti
mercoledì 23 maggio 2012
TORNA IL TERREMOTO MA LE DIMENTICANZE E LE PRESCRIZIONI, INEVASE DA DIECI ANNI, NON TOLGONO IL PERICOLO PER I RESIDENTI DI BRISIGHELLA.
Il terremoto di sabato il più violento degli ultimi
450, come afferma Linguerri, che ha svegliato l’intera Emilia-Romagna con morti
e danni a Finale Emilia, mi fa riprendere una lunga battaglia iniziata dieci
anni fa (2002) per la sicurezza del centro storico di Brisighella che purtroppo
non ha portato a nessuna conclusione per la negligenza e forse l’omertà di chi
deve prendere i necessari provvedimenti. Nel lontano 4 maggio 2002, segnalai la
sopraelevazione di un piano a un fabbricato, in pieno centro storico, di fronte
al Palazzo comunale e alla finestra del Sindaco di Brisighella Sangiorgi Cav.
Cesare, il tutto realizzato al di fuori delle norme urbanistiche e sismiche, la
denuncia arrivò al Tribunale di Ravenna, andò in prescrizione perché passati i
termini, la perizia del tecnico del tribunale confermava l’abuso. Il 7 settembre 2009, raccomandata al nuovo
sindaco di Brisighella, al segretario comunale, a tutti i consiglieri, di
prendere iniziative per tutelare la sicurezza dei cittadini e gli interessi
economici del Comune di Brisighella, recuperando i danni subiti, per le casse
del Comune. Il “PALAZZO ex POSTE". Necessario garantire i cittadini di
Brisighella, per non creare un caso come quello della “Casa della Gioventù”
all’Aquila che tutti sapevano e nessuno è intervenuto in anticipo. Il 29
novembre 2009 l’assicurazione scritta che il problema sarebbe stato esaminato,
poi nessun provvedimento, in data 24 giugno 2011 un nuovo sollecito con
raccomandata e un’interpellanza del consigliere regionale Gianguido Bazzoni
perché "La Regione Emilia-Romagna, assieme alla Protezione civile
nazionale e del Cnr-Igag, realizzerà a un progetto sperimentale di valutazione
del rischio sismico a supporto della pianificazione urbanistica". Un
progetto che vedrà coinvolti i Comuni di Faenza, Brisighella, … richiedeva “che sarebbe altrettanto utile che si
verifichi anche la stabilità di quegli edifici che sono stati costruiti al di
fuori delle norme urbanistiche e sismiche, mi viene in mente ad esempio il
caso della sopraelevazione di un edificio in centro a Brisighella di fronte al
Palazzo comunale…. ". Dopo
le segnalazioni, le denunce, le interrogazioni, tutti rimangono muti, zitti non
danno risposte. Perché non si prendono i provvedimenti, si deve forse coprire
qualcuno? Certamente qualcosa non funzione, sono passati dieci anni di lotte e
denunce e la situazione è ancora quella del 2002! Parole, parole…. Certo non aspetterò ancora
un altro terremoto!
“FURBETTI” NEL COMUNE DI BRISIGHELLA, PER NON PAGARE I DANNI ARRECATI AI PRIVATI, AVEVANO CREATO UN FONDO PATRIMONIALE A FAVORE DEI FAMILIARI.
ALTRA CONDANNA DELL’ING. GIORGIO
RAGAZZINI PER LO SCANDALO “GHIARONA” A BRISIGHELLA. IL COMUNE AD OGGI NON HA
PRESO ANCORA PROVVEDIMENTI!!!!.
martedì 22 maggio 2012
CROLLA IL FEUDO ROSSO: A SIENA IL SINDACO SI DIMETTE E IL PD TREMA
Il sindaco di Siena Franco
Ceccuzzi si è dimesso, a causa della mancanza sempre più evidente di una
maggioranza in consiglio dove ben 7 esponenti del centrosinistra non lo
sostengono più. Le dimissioni di Ceccuzzi arrivano a circa tre settimane dallo
scoppio dei dissidi all’interno della maggioranza di centrosinistra. A nulla
sono valsi i tentativi per ricomporre la situazione con i “dissidenti”. Senza
dimenticare le vicende legate alle nomine nel cda del Monte dei Paschi. Siena è una città dove il potere è
rappresentato esclusivamente dal partito e dove la ricchezza è sinonimo di
distribuzione di seggiole. I recenti problemi del Monte dei Paschi con le
perquisizioni della Finanza sono diretta conseguenza della mano lunga del Pd:
infatti gli enti locali partecipano fortemente alle nomine della Fondazione
Mps. Ben 13 dei 16 membri
della Deputazione della Fondazione Mps sono nominati dal Comune di Siena (8) e
dalla Provincia (5), come indicato dallo Statuto. Quei pochi
dell’opposizione che possono parlare raccontano come vanno le cose In quindici
anni – racconta Claudio Marignani, coordinatore provinciale del Pdl a Il
Giornale – la Fondazione ha erogato qualcosa come 1,9 miliardi di euro. Qui
prendevano soldi tutti, comprese le bocciofile, i bevitori di grappa, gli
sbandieratori. E i postcomunisti controllavano in modo ferreo la città, la
Fondazione e la banca con un travaso continuo di uomini da un posto all’altro.
Solo che proprio per la loro estrazione politica quei dirigenti non facevano gli
interessi del Monte, ma lo spremevano come un limone per tutelare le loro
clientele. Per il Pd è una
tragedia, chi controlla Siena controlla pure una delle banche più importanti
d’Italia e d’Europa. E a sinistra sono affezionati al “Abbiamo una banca”
UNA NOMINA ESEMPLARE PER CAPIRE COME IL PD RAVENNATE GESTICA LE SOCIETA’ PUBBLICHE IN BARBA AD OGNI COMPETENZA TECNICA
Sarà Paolo Pirazzini,
consigliere provinciale del PD ed ex Sindaco di Fusignano, il nuovo presidente
di Ravenna Farmacie. Il consigliere provinciale , è stato nominato dal sindaco
di Ravenna che ha comunicato la notizia ai gruppi consigliari.
A Pirazzini mancano i titoli professionali adeguati: dal curriculum presentato
da Pirazzini, si evince come titolo di studio la licenza media e come
professione il rapporto di lavoro di dipendente del PCI/PDS/DS dal 1975 al 2004
e poi da Legautonomie dell’Emilia Romagna (associazione di comuni nella quale
il partito stesso ha un ruolo predominate). Il resto è costituito dai più svariati
incarichi politici. Il retroscena politico della nomina è da ricercare nello
scorso anno quando fu indicato dal PD per assumere la carica di presidente del
consiglio provinciale ma dovette lasciare il posto a Gabriele Rossi dell’IDV”. Tutte le nomine nelle società a capitale
partecipate dal comune sono di competenze del Sindaco, che tuttavia non può
scegliere chi gli pare, dovendo osservare gli indirizzi approvati dal consiglio
Comunale. Nel caso specifico l’illegittimità deriva dall’evidente contrasto con
l’art. 3 degli indirizzi deliberati. Il curriculum di Pirazzini, infatti, non
mostra traccia di competenze e professionalità nel settore farmaceutico. Il compenso è di “soli” 20 mila euro annui
sensibilmente ridotti rispetto ai 43 mila euro del precedente mandato. Questa
retribuzione corrisponde allo “stipendio” che avrebbe preso come presidente del
consiglio Provinciale: una pari e patta che compensa il posto dato all’IDV. Questa è la logica della sinistra che spadroneggia su Ravenna:
fatti più in là, ma il posto non si perde mai, come ben sanno l’ex assessore
Giangrandi, l’ex presidente del consiglio, e tanti, tanti altri che si sono
succeduti nel tempo. Ravenna Farmacie
Nata da una delibera del Consiglio Comunale di Ravenna con la
denominazione "Azienda Speciale Farmacie Comunali Ravenna", nel 1970
iniziò l'attività con la gestione delle prime quattro farmacie. Dal 1970 ad
oggi le farmacie sono diventate sedici e le attività si sono notevolmente
ampliate in un ottica di diffusione capillare del servizio farmaceutico e di
attenzione ai bisogni della collettività.
Nel luglio del 2005 avviene la trasformazione da Azienda Speciale in S.r.l con la nuova Ragione Sociale : "Ravenna Farmacie S.r.l.". Oggi l'Azienda vanta una gestione attiva con un fatturato di circa € 57 milioni e 135 dipendenti, e gestisce direttamente un importante magazzino farmaceutico che garantisce forniture su tutto il territorio provinciale e zone limitrofe quotidianamente.
Nel luglio del 2005 avviene la trasformazione da Azienda Speciale in S.r.l con la nuova Ragione Sociale : "Ravenna Farmacie S.r.l.". Oggi l'Azienda vanta una gestione attiva con un fatturato di circa € 57 milioni e 135 dipendenti, e gestisce direttamente un importante magazzino farmaceutico che garantisce forniture su tutto il territorio provinciale e zone limitrofe quotidianamente.
domenica 20 maggio 2012
IL CURRICULUM DI DAVIDE ZAGONARA PROSSIMO AMMINISTRATORE DELEGATO ASER (Ravenna e Faenza). REFEENZA ESSERE DEL PARTITO DELL’ UDV DI PIETRO, IL MORALISTA!
In città è scoppiata la polemica in seno all'Italia dei Valori sull'occupazione delle poltrone e la consigliere Silvia Bandini ha clamorosamente rassegnato le dimissioni dopo aver scoperto che, su proposta del Sindaco Malpezzi, Davide Zagonara sarà il prossimo Amministratore Delegato di Aser, importante azienda a controllo pubblico. Pietra dello scandalo è la totale assenza di esperienza e capacità del predestinato per il nuovo ruolo, un 34enne che dopo 15 anni di studi ancora deve laurearsi e il cui unico "merito" è quello di essere il coordinatore politico cittadino dell'IdV. Da ieri in città il suo "curriculum" (che qui sotto vi mostriamo in copia dell'originale) è sulla bocca di tutti: si potrà mai fare AMMINISTRATORE DELEGATO (!!!) chi ha queste "ricche" esperienze lavorative? –da FAENZANET
LIBERALIZZAZIONI EDICOLE: NECESSARIO PRIMA TOGLIERE IL MONOPOLIO DELLA DISTRIBUZIONE
LE DUBBIE AFFERMAZIONE DELLA SOCIETA’ CDD DI
AVELLINO SUL CASO BRISIGHELLA
Si parla tanto di liberalizzazioni, battaglie
accerimme a livello nazionale vedi il caso taxi, farmacie, edicole, ecc. :
Ebbene nel caso di edicole esistenti o
venissero ceduti dei nuovi permessi non
sarebbe possibile aprire perché esiste il “monopolio” della distribuzione. Un
caso tipico a Brisighella l’edicola “centenaria” del centro storico, chiusa per
un anno, non può più riaprire per il monopolio della ditta CDD con sede legale
ad Avellino che asserisce: “la distribuzione viene effettuata a quei punti
vendita economicamente sostenibili che non comportino perdite di gestione, che
permarrebbero a esclusivo carico della
distribuzione, e perché la distribuzione su basi prettamente economiche e
perseguendo lo scopo di lucro è soggetta al rischio d’impresa “non gode di
alcun privilegio per la natura pubblica del servizio espletato”. In un momento così delicato mi sembra
impossibile che esistano “monopoli” autorizzati in questo modo che limitino la
libertà d’aziende con i rischi che ognuno è consapevole di rischiare. Per
questo motivo ho chiesto il parere della Provincia di Ravenna e un intervento,
se possibile diretto e compatibile, per sbloccare la situazione e prevenire
altri casi. Il Consigliere Provinciale PDL Vincenzo
Galassini
venerdì 18 maggio 2012
RIDOLFI: PAGHIAMO TANTO PERCHE’ ABBIAMO DEI DEBITI
DI FRONTE ad
aliquote Imu da sudori freddi, non pochi faentini si staranno chiedendo in che
modo il Comune si sia trovato nella necessità di varare una ‘manovra’ da 21
milioni: appena ...
2012-05-17 DI FRONTE ad aliquote Imu
da sudori freddi, non pochi faentini si staranno chiedendo in che modo il
Comune si sia trovato nella necessità di varare una ‘manovra’ da 21 milioni:
appena due milioni in meno di Ravenna, che ha il triplo degli abitanti. IL PRIMO indiziato è il debito accumulato nel
corso degli anni, nettamente superiore a quello delle città vicine. «È vero,
Faenza ha un indebitamento importante — spiega l’assessore Zivieri — anche se è
stato fortemente ridotto dal 2010 a oggi: negli ultimi due anni non sono stati
contratti nuovi mutui, e nel 2011 ne sono stati estinti per 1,2 milioni. Il
vero problema, comunque, sono i tagli ai trasferimenti statali e regionali. Tra
l’altro, a differenza dell’Ici, parte dell’Imu finisce nelle casse statali». MA
Raffaella Ridolfi, capogruppo del Pdl, punta il dito proprio sui debiti. «Il
comune di Imola — sottolinea — ha diecimila abitanti in più, e un milione di
indebitamento complessivo in meno. Questa amministrazione, appena è entrata in
carica, si è trovata di fatto paralizzata. Qualche taglio è stato fatto per
recuperare un minimo di spazio di manovra, ma si tratta di una goccia nel mare.
Il punto è che è arrivato il conto degli sprechi fatti prima: è inutile che
l’amministrazione continui a lamentarsi dei tagli ai trasferimenti statali». Le cifre relative al 2011, in effetti, parlano
di una spesa di oltre 17 milioni per il rimborso di prestiti (comunque 700 mila
euro in meno rispetto al 2010): si tratta di 294 euro per residente, contro i
190 di Ravenna e i 260 di Lugo. UN’ALTRA voce rilevante è il calo degli oneri
di urbanizzazione incassati dal Comune: nel 2007 erano stati 7,3 milioni, nel
2010 solo 2,3, mentre l’anno scorso sono entrati nelle casse comunali 3,7
milioni. «Gli oneri relativi all’outlet ‘Le Perle’ sono arrivati con un anno di
ritardo — accusa la Ridolfi — e per compensare questa mancanza il Comune ha
continuato a iscrivere a bilancio crediti inesigibili, risalenti anche a metà
degli anni Novanta» f. m.
GROTTESCA LA NOMINA DI ZAGONARA (IDV) IN ASER
Luciano Spada - "È con vero
sconcerto che assistiamo alla progressiva occupazione di poltrone da parte
dell'IDV, partitino satellite del PD in provincia di Ravenna, con un'arroganza
ed una disinvoltura pari solamente all'inadeguatezza manifesta dei nominati. La consigliera Silvia Bandini si dimette per
protestare contro la scelta fatta dal Sindaco Malpezzi di nominare il
giovanotto Davide Zagonara, senza nessuna esperienza al di fuori dello sport,
ma imposto dai vertici provinciali dell'IDV, a fare l'Amministratore delegato
dell'ASER (ex azienda faentina di onoranze funebri). Questa non è che l'ultima di una serie di
nomine, che hanno fatto discutere all'interno stesso di quel partito e che sono
sempre parse forzate e forse frutto di alte pressioni politiche: a cominciare
dalla stessa Assessore Claudia Zivieri, catapultata da impiegata a Rimini ad
Assessore a Faenza, a Gabriele Rossi, che si propose con forza a Presidente del
Consiglio provinciale, alla ragazzina Martina Monti di Lugo, spedita a coprire
un importante assessorato a Ravenna. Quello però che fa scandalo, per cui diamo
tutta la nostra solidarietà alla Consigliera Bandini ed all'intero Consiglio
comunale, è l'incarico di Amministratore delegato di un'importante società ad
uno ancora studente (pur di 33 anni!) che non ha mai fatto nulla di lavorativo
se non occuparsi di basket. Come sono
cambiati i tempi, ricordo che ai miei tempi quelli che non avevano voglia di
studiare venivano mandati a fare i garzoni dal barbiere, oggi li fanno
Amministratori delegati!
DIMISSIONI DI SILVIA BANDINI IDV DAL CONSIGLIO COMUNALE DI FAENZA: FRATTURA INTERNA IDV.
«Sono sinceramente dispiaciuto per le dimissioni
annunciate dal capogruppo dell'Italia dei Valori Silvia Bandini. Il Consiglio
comunale perde competenza e passione, doti che Silvia ha saputo esprimere con
lealtà politica e personale, in un rapporto che ci ha portato tante volte a
confrontarci anche in maniera molto schietta. Se non vorrà ripensarci, come spero, la
ringrazio fin d'ora per il servizio reso alla città. Respingo però qualsiasi
interpretazione che tenda a coinvolgere il sottoscritto in questa sua
decisione, generata in realtà da questioni che nulla hanno a che fare con
l'azione dell'Amministrazione comunale. Le motivazioni sono infatti da
ricercarsi in una grave frattura interna all'IdV che vede da tempo contrapposti
i vertici territoriali del partito, contro alcuni iscritti e attivisti
faentini, di cui Silvia Bandini fa parte. La designazione di Davide Zagonara,
laureando in ingegneria e attuale portavoce dell'IdV faentino, come
amministratore delegato di Aser - società del gruppo Ravenna Holding che si
occupa di onoranze funebri - è emersa a seguito di intese politiche a suo tempo
raggiunte a livello provinciale e territoriale. A queste intese ho ritenuto non vi fossero
elementi per oppormi in seno al Comitato Soci di Ravenna Holding, ponendo veti
personali su un giovane ritenuto idoneo e in possesso delle attitudini
richieste dall'incarico, e quindi meritevole di fiducia. Tutto ciò, però, ha
rappresentato la classica goccia capace di far traboccare in Silvia Bandini un
vaso già colmo di contrapposizioni politiche e personali, comunque esterne alla
mia Amministrazione.» Giovanni
Malpezzi
Commenti su
FAENZA NER (6)
"Intese
politiche." E' questo il problema.
17/05/2012 - inviato
da: Franz
giovedì 17 maggio 2012
NUOVO PATTO PER LO SVILUPPO DELLA PROVINCIA DI RAVENNA: ENNESIMO INUTILE ATTO DA PRIMA E SECONDA REPUBBLICA. SUPERARE LE PROVINCIE
Viene
siglato nel pomeriggio di giovedì 17 maggio il nuovo 'Patto sulla qualità dello
sviluppo in provincia di Ravenna'. Il documento è stato analizzato e discusso in tre riunioni della Commissione
consiliare permanente n.5 della Provincia (Sviluppo economico) e nuovamente proposto al Consiglio
provinciale nella seduta di martedì 15 maggio.
"La situazione economica e sociale
- commenta Daniele Bassi, presidente della Commissione n.5 - è
caratterizzata da profondi cambiamenti. Si rende quindi necessario uno sforzo
comune e straordinario da parte di tutti per migliorare la capacità del
territorio di creare ricchezza e occupazione. È il mondo di oggi, sempre
più globalizzato e interconnesso, a chiedere alle realtà locali la capacità di
promuovere il cambiamento e lo sviluppo. Facciamo i conti con una crisi
economica nazionale e internazionale che carica cittadini e aziende di
incertezze e timori per il futuro. Sono molte quindi le sfide e le insicurezze
di oggi, alle quali è necessario rispondere con programmi e strategie per disegnare
un nuovo percorso capace d'intercettare le potenzialità, le opportunità
che ogni cambiamento in atto porta con sé. Per farlo è necessario trasformare
il tempo dell'incertezza in quello della crescita e dello sviluppo, investendo
prima di tutto sul talento e la creatività di questo territorio".
BRAVI AVANTI COSI: I CONTROLLI DELL’ARMA IN PROVINCIA, TRE ARRESTI E 24 DENUNCE
Tre persone arrestate, 24 denunciate in stato di
libertà, 516 identificate, 393 veicoli controllati, 17,4 grammi di cocaina e
2,189 grammi di hashish sequestrati, 8 patenti di guida ritirate. Questo, in
estrema sintesi, è il bilancio di un controllo straordinario del territorio
della provincia svolto dai reparti dipendenti, con la collaborazione del Nucleo
ispettorato Carabinieri di Ravenna, nella serata dell'11 maggio. Il controllo,
finalizzato alla prevenzione e al contrasto dei reati contro il patrimonio,
dello spaccio di sostanze stupefacenti, della prostituzione, della immigrazione
clandestina, nonché al controllo della circolazione stradale, specialmente nei
luoghi contraddistinti da rilevante mobilità di giovani per la presenza di
locali di intrattenimento e di svago, per prevenire incidenti ed infrazioni al
codice della strada, ha portato ai seguenti risultati. Tre persone
arrestate dai militari della Compagnia di Ravenna:
martedì 15 maggio 2012
IL CARDINALE ACHILLE SILVESTRINI, NOMINATO ALL’UNAMINITA’, SOCIO DELLA FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI RAVENNA
La Cassa di Risparmio il 30 aprile con l’ approvazione
del bilancio 2011, con un utile e dividendo per gli azionisti ha rappresentato
l’ultima manifestazione della sua grande e indiscutibile performance e il suo
stato di salute ottenuta dal Presidente Antonio
Patuelli. La Fondazione con il Presidente
Lanfranco Gualtieri di pari passo con le sue disponibilità finanziarie,
seguendo le indicazioni dell’Organo di indirizzo e le scelte oculate dei suoi
Amministratori, ha mantenuto uno stretto rapporto con la vita della città di
Ravenna, del territorio provinciale e delle aree dove opera la Banca con gli
sportelli del suo gruppo. Ora la Fondazione, in un’intesa reale e non di
convenienza, ha eletto cinque nuovi soci, persone note per le loro specifiche e
indiscutibili professionalità e umane personalità il cardinale Achille Silvestrini, il prof. Aldo Piero Amati docente universitario, il dott. Paolo
Cagnoni, industriale, l’avv. Roberto
Fabbri ex presidente ordine avvocati
Ravenna, dott. Stefano Grandi medico
chirurgo Domus Nova. Il card. Achille Silvestrini, nato a Brisighella, è
stato prima segretario per gli Affari Pubblici della Chiesa, poi Prefetto della
Congregazione per le Chiese Orientali ora Presidente della Fondazione Domenico
Tardini di villa Nazareth e presidente della Fondazione La memoria Storica di
Brisighella –I Naldi e gli Spada- Alla
Fondazione Cassa di Risparmio e al Cardinale Achille Silvestrini i nostri
rallegramenti per le ottime scelte.
QUALCUNO DEVE PUR DIRLO, ORA BASTA CON SAVIANO.
Saviano
al posto di Bocca. Uno che non ha mai detto nulla di
interessante, che non ha un’idea in croce, che scrive male e banale, che parla
come una macchinetta sputasentenze, che brancola nel buio di un generico
civismo, che è stato assemblato come una zuppa di pesce retorico a partire da
un romanzo di successo, si prende la rubrica di un tipo tosto che di cose da
dire ne aveva fin troppe. Saviano a La7 per tre giorni con l’auricolare di
Serra e la bonomia un po’ spenta di Fazio, un rimasuglio di tv
dell’indignazione, una celebrazione di quella cazzata che è l’evento, il tutto
destinato a sicuro successo di critica e di pubblico: il nulla intorno alle
parole, ridotte barbaramente al nulla dell’ideologia, e tutt’intorno un uso
cinico della condiscendenza verso il piccolo talento dell’ordinario. Saviano a
New York, come un brand scassato alla ricerca della mafia già scoperta da Puzo,
Coppola e Scorsese, una specie di Lapo in cerca di marketing sulle orme di
Zuccotti Park, tranne che Lapo fa il suo mestieraccio. Saviano in ogni appello,
dalla lotta al traffico di cocaina ai diritti dei gay a chissà cos’altro
ancora. Saviano sul giornale stylish del mio amico Christian Rocca, perfino. Ma
che palle. L’ho ascoltato al Palasharp, un anno e mezzo fa, via web. Un
disastro incolore. Uno fuori posto perfino in un luogo in cui si faceva
mercimonio delle idee peggiori della società italiana. Non riusciva ad aderire,
malgrado la buona volontà, nemmeno alla semplificazione moralista della
politica nella sua forma estrema di faziosità e di odio teologico-politico.
Saviano non sa fare niente e va su tutto, è di un grigiore penoso, e i
madonnari che lo portano in processione dalla mattina alla sera gli hanno fatto
un danno umano, civile,
lunedì 14 maggio 2012
domenica 13 maggio 2012
L’intervista - Del Debbio, protagonista della nascita di Forza Italia PRENDONO SCHIAFFONI MA IN TV SONO ARROGANTI. L’EREDITA’ DEL CAVALIERE RESTERA’ A VITA
Era stato uno degli estensori del
programma di Forza Italia e aveva molto creduto al progetto. Oggi, il filosofo
Paolo Del Debbio ammette: «Mi troverei a disagio nella mia vecchia casa politica».
E attacca «quelli che vanno in tivù a fare gli arroganti, dopo questo schiaffo:
come se lo schiaffo lo avesse preso davvero Monti o qualcun altro...». Pdl allo sbando? «Il Pdl è un po’ come Spencer Tracy nel
Vecchio e il Mare: hanno tra le mani un grande pesce ma non lo tirano in barca.
E se non lo tiri in barca, a poco a poco te lo mangiucchiano e resti con la lisca
in mano». Dove il pesce è il consenso? «Esattamente. Il consenso che si sono
trovati fra le mani, regalato da Berlusconi». Come si spiega questo risultato elettorale?
«Sicuramente ha pesato l’assenza del Cavaliere». Quindi, il Pdl è Berlusconi? «No. Ma se non c’è il Cavaliere, tu ti
devi inventare qualcosa: mentre l’impressione è che pensino che quell’eredità
rimarrà a vita. Devi dare l’idea di una Italia diversa, parlare di riforme,
dirmi come affronti la crisi economica ». Cosa che non succede? «A dire la verità, vedo solo della nebbia.
La carenza di contenuti è abbastanza importante e la carica propulsiva messa
all’inizio si va perdendo». Invece, Grillo? «Grillo va in giro per l’Italia e fa il
discorsone. Ma i suoi candidati dicono cose concrete, parlano di cosa
vorrebbero fare». Cosa pensa della crisi della Lega? «Guardi, mi sembra l’anacoreta che
predica sobrietà e poi si volta e lo scopri che si sta mangiando una bella
fiorentina. La Lega non può permettersi i pasticci che ha fatto: il popolo
leghista ha creduto al messaggio di Bossi, ma rendersi conto che poi si sono omologati
ai comportamenti "degli altri" ha un effetto devastante sul loro
elettorato». Il centrosinistra vive un momento di gloria? «È come quello che vince il Giro camminando,
ma intanto gli altri hanno forato o sono scoppiati. Camminano piano, ma
vincono». Tornando al Pdl, ha letto le considerazioni di Berlusconi? «Sì e gli arroganti che vanno in tivù
dovrebbero prendere esempio dalla sua posizione. Le sue dichiarazioni sono
abbastanza sofferte e non è il suo stile: almeno si pone delle questioni di
fondo sul consenso e sull’Italia». Crede che il Pdl abbia pagato l’effetto Monti? «Ma sì, ci sarà anche questo. Ma tu per
avere il mio voto devi convincermi di avere alternative a Monti, non ti posso
seguire solo perché contesti le tasse di Monti. Devi presentarmi un’
alternativa che rispetti due condizioni: convincere i mercati e avere un
effetto immediato sui conti pubblici. Altrimenti non ti segue più nessuno,
neppure la sciura Maria ». Sta descrivendo un Pdl-ameba, si rende conto? «Io osservo che in America, quando c’è
un momento di crisi, le fondazioni dei partiti all’opposizione sfornano un
documento al giorno. Ma qui? Se togli ogni tanto una uscita della fondazione di
Brunetta, le altre, che pure sono tante, cosa fanno? Giocano a bridge?». Di Angelino Alfano segretario cosa
pensa? «Ho l’impressione che magari avrebbe anche in mente di fare di più, ma vive
nel partito fra mille lacci e lacciuoli, a partire dai tre tenori che ha
intorno». Scusi, Del Debbio, ma lei è ancora nel partito? «Io ormai faccio altro e sono molto
contento di essere fuori. Molto». Elisabetta Soglio Corriere della Sera
FINALMENTE:VIA LIBERA AI SAFARI ALLA STANDIANA, APRE IL PARCO LE DUNE DEL DELTA
VERGOGNA!: 10 ANNI PER INIZIARE
LA NUOVA ATTIVITA’
- IL GIORNO fatidico è arrivato. Le Dune del Delta, parco
faunistico alla Standiana, da oggi è aperto. A sorpresa, senza clamore,
né inaugurazione, semplicemente il parco si potrà visitare tutti i giorni,
dalle 10 alle 16.30. Prezzo d’ingresso 25 euro. La conferma arriva dal
direttore Osvaldo Paci, a poche ore dal nulla osta del ministero
dell’ambiente. Si conclude così, almeno dal punto di vista burocratico, un percorso iniziato nel
2003 e mai abbandonato da polemiche infuocate tra animalisti e Amministrazione
comunale.
All’apertura mancava solo l’ultimo tassello, e cioè l’ok da Roma. Tra gli oltre 200 animali
ospiti, arrivati alla Standiana da circa un mese, ci sono zebre, bisonti,
struzzi, emù, antilopi, cervi nobili, lama, cammelli, mufloni. II tutto in 40 ettari di
terreno, a poche decine di metri dall’ingresso di Mirabilandia, divisi in
quattro habitat, savana, palude, bosco e montagna, e completati da tre
‘palazzine della scienza’ dedicate ad attività didattiche. La pensilina
centrale ospita i servizi, i punti ristoro e un auditorium per spettacoli. IN QUESTI dieci anni di polemiche e discussioni le
associazioni animaliste non hanno mai mollato. Il progetto era stato
commissionato allo studio Rusticali di Russi dalla società Alfa 3000,
proprietaria anche del parco di Fasano. Immediata la reazione degli animalisti,
contrari alla realizzazione di quello che non hanno mai smesso di chiamare
‘zoo’.
Ravenna Punto a Capo, insieme ad altre associazioni della provincia, poche
settimane fa aveva presentato ricorso al Tar per impedire l’apertura della
struttura. La data dell’udienza è stata fissata il 5 luglio. di
Annamaria Corrado del Resto del Carlino
venerdì 11 maggio 2012
TIZIANA BAGNOLINI (LEGA NORD): “INOPPORTUNA LA RICANDIDATURA DI PINI”.
"Domenica 13 maggio congresso nazionale Lega Nord Romagna per l'elezione del nuovo segretario, apprendo che Pini si candida per succedere a se stesso. Scoraggiate sistematicamente eventuali nuove candidature, sarà lui che in seguito all'operazione "pulizia" vorrà dare esempio di onestà e rigore rigenerando la fiducia di sostenitori e militanti. Evidentemente in Romagna l'esempio di Umberto Bossi che non ha esitato a dimettersi tirandosi da parte in seguito all'ipotesi di un sospetto non vale molto. La "pulizia" invocata e sostenuta da Maroni, per Pini non vale. Le dimissioni di coloro che pur senza prove di reato hanno rinunciato ad incarichi di prestigio vanno valutate come atti doverosi e di rispetto nei confronti dell'elettorato leghista dei sostenitori e dei militanti. Denotano rispetto per il coraggio e la determinazione con cui tanti uomini e donne hanno portato avanti idee forti, hanno creduto e lavorato per diffondere il pensiero Leghista. Prenda esempio Pini! Io credo che ci sia molto da salvare, consapevolmente gli elettori hanno votato Lega Nord per aderire al progetto leghista, obiettivi e valori che distinguono dagli altri partiti, idee e ideologia vincenti e tanti onesti che devono essere salvaguardati dagli errori di coloro che hanno approfittato del movimento e che con comportamenti irresponsabili o in malafede hanno sporcato tanti anni di lavoro. Per giorni notizie poco onorevoli sul conto dell' On.Pini hanno impegnato le pagine dei quotidiani, risulta indagato per diverse ipotesi di reato, mi auguro che possa essere scagionato dalle accuse, ma intanto, nel dubbio, in attesa della verità per il rispetto che militanti sostenitori ed elettori romagnoli meritano, si deve mettere da parte. Ritengo assolutamente inopportuna la candidatura si Pini alla segreteria della Romagna. La Romagna ha bisogno di persone che rendano l'onore e il rispetto che la lega Nord merita. Ora più che mai il territorio ha bisogno di persone oneste e credibili che lavorino a contatto col popolo." Tiziana Bagnolini - Lega Nord
NON ABBIAMO SOLDI: VISITA IN COREA DEL SUD DI UNA DELEGAZIONE ITALIANA “CITTASLOW INTERNAZIONALE”. CHI PAGA?
PROMOSSO L’OLIO DI BRISIGHELLA, PRODUZIONE MEDIA ANNUALE 36.000
BOTTIGLIE, NON BASTA VENDERLO SOLO IN ITALIA.
“SPENDING REVIEW” O “REVISIONE DELLA SPESA”, COME FARE LA SEGNALAZIONE AL GOVERNO MONTI-
L’indirizzo per le segnalazioni al Governo
http://www.governo.it/scrivia/RedWeb_Form.htmti risponderà così:
Grazie per averci scritto.
Prenderemo in considerazione la sua segnalazione e
provvederemo a segnalarla alle strutture competenti nel più breve tempo
possibile.
Cordiali saluti,
Ufficio stampa e del Portavoce
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