LE DUBBIE AFFERMAZIONE DELLA SOCIETA’ CDD DI
AVELLINO SUL CASO BRISIGHELLA
Si parla tanto di liberalizzazioni, battaglie
accerimme a livello nazionale vedi il caso taxi, farmacie, edicole, ecc. :
Ebbene nel caso di edicole esistenti o
venissero ceduti dei nuovi permessi non
sarebbe possibile aprire perché esiste il “monopolio” della distribuzione. Un
caso tipico a Brisighella l’edicola “centenaria” del centro storico, chiusa per
un anno, non può più riaprire per il monopolio della ditta CDD con sede legale
ad Avellino che asserisce: “la distribuzione viene effettuata a quei punti
vendita economicamente sostenibili che non comportino perdite di gestione, che
permarrebbero a esclusivo carico della
distribuzione, e perché la distribuzione su basi prettamente economiche e
perseguendo lo scopo di lucro è soggetta al rischio d’impresa “non gode di
alcun privilegio per la natura pubblica del servizio espletato”. In un momento così delicato mi sembra
impossibile che esistano “monopoli” autorizzati in questo modo che limitino la
libertà d’aziende con i rischi che ognuno è consapevole di rischiare. Per
questo motivo ho chiesto il parere della Provincia di Ravenna e un intervento,
se possibile diretto e compatibile, per sbloccare la situazione e prevenire
altri casi. Il Consigliere Provinciale PDL Vincenzo
Galassini
INTERROGAZIONE
OGGETTO:
LIBERALIZZAZIONI EDICOLE: NECESSARIO PRIMA TOGLIERE IL MONOPOLIO NELLA
DISTRIBUZIONE. IL CASO BRISIGHELLA.
Nel
comune di Brisighella fino all’anno scorso funzionavano due edicole. una in un
edicola centenaria in legno adiacente
alla Chiesa Collegiata che da sempre ha servito e valorizzato tutto il centro
storico. La seconda presso la Stazione Ferroviaria aperta da oltre un decennio
con il servizio di giochi previsti dalla normativa. Attualmente l’edicola del
centro storico è chiusa per motivi
personali dal titolare da oltre un anno. Ora un nuovo titolare intende riaprila
l’’edicola chiosco e in un adiacente
locale più grande mettendo altre attività, valorizzando così il centro storico
che sta morendo per la chiusura di diverse attività Da quanto risulta la ditta
che distribuisce i quotidiani per diversi motivi non vuole consegnare i
quotidiani perché:
·
Non
ci sarebbero le condizioni economiche
affinché l’attività si sostenga
·
Perché
la distribuzione su basi prettamente economiche e perseguendo lo scopo di lucro
è soggetta al rischio d’impresa “non gode di alcun privilegio per la natura
pubblica del servizio espletato”.
·
Per
queste ragioni, la distribuzione viene effettuata a quei punti vendita
economicamente sostenibili che non comportino perdite di gestione, che
permarrebbero a esclusivo carico della distribuzione,
giustificazione strana quando ha tutti gli elementi di garantirsi con
fideiussione o altro.
·
La
ditta CDD con sede operativa a S. Lazzaro di Savena, ma con sede legale ad
Avellino, distribuisce già i giornali a Brisighella e Fognano.
·
Altro
motivo per non consegnare il materiale è l’art. 41 della Costituzione che
recita: L'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto
con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà,
alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni
perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata
a fini sociali.
·
Altro
motivo per non consegnare il materiale è l’art. 2597 del codice civile “chi
esercita un’impresa in carattere di monopolio
legale ha l’obbligo di contrattare con chiunque richieda che formano
oggetto dell’impresa, osservando la parità di trattamento”.
CHIEDO
1. In Provincia di Ravenna
esistono altri casi del genere;
2. Con la crisi attuale è
possibile che accadano altri fatti del genere in altri comuni della Provincia
di Ravenna;
3. La Provincia in questo
periodo di crisi intende evitare il monopolio nella distribuzione dei giornali;
4. La Provincia intende
valorizzare i centri storici e aiutare nuovi operatori economici che rischiano
in proprio come tutte le attività economiche esistenti;
5. La Provincia intende
prendere iniziative per evitare forme di
monopolio che danneggiano il libero mercato a tutti i livelli Regionali e
Nazionali per eliminare il MONOPOLIO della distribuzione che nega il libero
mercato.
Il Consigliere Provinciale
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