martedì 22 maggio 2012

CROLLA IL FEUDO ROSSO: A SIENA IL SINDACO SI DIMETTE E IL PD TREMA


Il sindaco di Siena Franco Ceccuzzi si è dimesso, a causa della mancanza sempre più evidente di una maggioranza in consiglio dove ben 7 esponenti del centrosinistra non lo sostengono più. Le dimissioni di Ceccuzzi arrivano a circa tre settimane dallo scoppio dei dissidi all’interno della maggioranza di centrosinistra. A nulla sono valsi i tentativi per ricomporre la situazione con i “dissidenti”. Senza dimenticare le vicende legate alle nomine nel cda del Monte dei Paschi. Siena è una città dove il potere è rappresentato esclusivamente dal partito e dove la ricchezza è sinonimo di distribuzione di seggiole. I recenti problemi del Monte dei Paschi con le perquisizioni della Finanza sono diretta conseguenza della mano lunga del Pd: infatti gli enti locali partecipano fortemente alle nomine della Fondazione Mps. Ben 13 dei 16 membri della Deputazione della Fondazione Mps sono nominati dal Comune di Siena (8) e dalla Provincia (5), come indicato dallo Statuto. Quei pochi dell’opposizione che possono parlare raccontano come vanno le cose In quindici anni – racconta Claudio Marignani, coordinatore provinciale del Pdl a Il Giornale – la Fondazione ha erogato qualcosa come 1,9 miliardi di euro. Qui prendevano soldi tutti, comprese le bocciofile, i bevitori di grappa, gli sbandieratori. E i postcomunisti controllavano in modo ferreo la città, la Fondazione e la banca con un travaso continuo di uomini da un posto all’altro. Solo che proprio per la loro estrazione politica quei dirigenti non facevano gli interessi del Monte, ma lo spremevano come un limone per tutelare le loro clientele. Per il Pd è una tragedia, chi controlla Siena controlla pure una delle banche più importanti d’Italia e d’Europa. E a sinistra sono affezionati al “Abbiamo una banca”

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