L’Italia potrebbe rapidamente recuperare 50 miliardi di euro dalla Svizzera ma il governo sembra
incredibilmente “disinteressato” e fa orecchie da mercante. Tutti sanno che in
Svizzera si depositano ingenti capitali, in molti casi proprio per favorire l’evasione fiscale o peggio perchè sono il
prodotto di attività che non si vuole rendere trasparenti. In cambio di essere
la cassaforte del mondo occidentale la Svizzera ha garantito assoluta riservatezza e
intoccabilità dei soldi. Ora però, con l’avanzare della crisi, la
pressione degli altri paesi si è fatta fortissima. E così già Gran Bretagna, Germania e
Austria hanno
sottoscritto accordi con la Svizzera che consentono di recuperare con una tassa
una tantum (una sorta di partimoniale) tra il 19 e il 30% dei capitali li
depositati (ma
in Germania la Spd contesta la Merkel e vuole provvedimenti più duri per gli
evasori). Inoltre ogni anno la Svizzera fa per conto terzi il prelievo fiscale
del
25% sui profitti
prodotti da questi capitali consegnandoli ai paesi d’origine dei proprietari. In
cambio conserva quel segreto bancario che finora ha fatto la sua fortuna. Questo in
particolare è l’accordo con l’Austria i cui cittadini hanno stipato in Svizzera
circa 20 miliardi di euro. Per i cittadini italiani si stima invece che i
miliardi li depositati siano oltre 150 miliardi!! Si parla quindi di un
introito
una tantum di quasi 50 miliardi di euro oltre al gettito annuale del 25% dei profitti di questi capitali… Fino
a oggi il Governo
Monti
si è difeso dal non aver avviato un accordo simile dichiarando di aspettare le decisioni comunitarie e
temendo sanzioni per iniziative unilaterali. Ma proprio ieri il
commissario europeo alla fiscalità, Argildas Semeta, ha dichiarato la piena conformità di questi
accordi col diritto comunitario in attesa di una normativa collettiva. Questo
toglie ogni alibi al governo, la crisi morde ma Monti, rimane in silenzio… Ora
deve far capire se davvero pensa che la crisi deve pagarla solo la povera gente
e i lavoratori!!
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