venerdì 4 maggio 2012

LA QUESTIONE ROMAGNOLA SI FA URGENTE


BAZZONI::”BENE LA PROPOSTA DELL’ON.LE MAZZUCA, FAVOREVOLI ALL’ACCORPAMENTO IMMEDIATO DELLE TRE PROVINCE ROMAGNOLE PER DARE DIGNITA’ AMMINNISTRATIVA E MAGGIOR PESO ALLA ROMAGNA E IA ROMAGNOLI”.
“Il taglio delle province è un tema che portavamo avanti già dai tempi di Forza Italia con poco successo visto l’alt della Lega Nord e la titubanza di tante forze politiche. Le mosse del Governo Monti per trovare una soluzione al problema non sembrano portare nella direzione dell’abolizione ma in quella degli accorpamenti per ridurne il costo e razionalizzare l’assetto istituzionale in vista anche delle “Città metropolitane” che interesseranno i centri maggiori del Paese.  Parlando di assetti amministrativi non si può non parlare della questione romagnola che pende sulle nostre terre da tanto tempo, in un dibattito che mi ha visto protagonista in Regione assieme al MAR e prima di me Rodolfo Ridolfi. In un’ottica di vedere le terre di Romagna riconosciute storicamente e valorizzate, abbiamo sempre riproposto dei progetti di legge in Assemblea regionale tesi al riconoscimento dei confini storici e alla determinazione dei prodotti tipici romagnoli. La Romagna è un ambito naturale per gestire le sfide del futuro: economia, sanità, aeroporti, università, infrastrutture. Ci rendiamo conto che nell’attuale crisi economica, che diventa anche una crisi sociale ed istituzionale, sarà difficile arrivare al riconoscimento della Regione Romagna; per questo motivo, anche se poteva rappresentare una “diminutio”, abbiamo sempre guardato con interesse anche quelle proposte che individuavano come via da percorrere quella delle unificazioni fra province. In Romagna già da tempo si sta ragionando di “area vasta” per quanto riguarda temi come la sanità o la mobilità, avendo capito che è necessario superare le logiche di bottega;  il problema è che si interviene su un  territorio cui si riconosce una vera omogeneità di interessi ma senza che ciò faccia scattare una dignità politico-amministrativa.  Questo non sta bene, perché alla dignità politico-amministrativa e territoriale di un popolo si preferiscono sempre interessi e logiche di partito e vengono stroncate sul nascere tutte le serie proposte autonomistiche che sollevino la Romagna dall’asse Bologna-Modena. Nel voler dare dignità al territorio di Romagna e dare forza agli interessi dei romagnoli si colloca quindi la proposta dell’On. Mazzuca di riunire le tre province di Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna. In questo modo si creerebbe un’entità politico-amministrativa con un grande peso specifico, in grado di dialogare alla pari con Bologna e si verrebbe incontro alla necessità impellente di un riordino istituzionale ”



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