DI FRONTE ad
aliquote Imu da sudori freddi, non pochi faentini si staranno chiedendo in che
modo il Comune si sia trovato nella necessità di varare una ‘manovra’ da 21
milioni: appena ...
2012-05-17 DI FRONTE ad aliquote Imu
da sudori freddi, non pochi faentini si staranno chiedendo in che modo il
Comune si sia trovato nella necessità di varare una ‘manovra’ da 21 milioni:
appena due milioni in meno di Ravenna, che ha il triplo degli abitanti. IL PRIMO indiziato è il debito accumulato nel
corso degli anni, nettamente superiore a quello delle città vicine. «È vero,
Faenza ha un indebitamento importante — spiega l’assessore Zivieri — anche se è
stato fortemente ridotto dal 2010 a oggi: negli ultimi due anni non sono stati
contratti nuovi mutui, e nel 2011 ne sono stati estinti per 1,2 milioni. Il
vero problema, comunque, sono i tagli ai trasferimenti statali e regionali. Tra
l’altro, a differenza dell’Ici, parte dell’Imu finisce nelle casse statali». MA
Raffaella Ridolfi, capogruppo del Pdl, punta il dito proprio sui debiti. «Il
comune di Imola — sottolinea — ha diecimila abitanti in più, e un milione di
indebitamento complessivo in meno. Questa amministrazione, appena è entrata in
carica, si è trovata di fatto paralizzata. Qualche taglio è stato fatto per
recuperare un minimo di spazio di manovra, ma si tratta di una goccia nel mare.
Il punto è che è arrivato il conto degli sprechi fatti prima: è inutile che
l’amministrazione continui a lamentarsi dei tagli ai trasferimenti statali». Le cifre relative al 2011, in effetti, parlano
di una spesa di oltre 17 milioni per il rimborso di prestiti (comunque 700 mila
euro in meno rispetto al 2010): si tratta di 294 euro per residente, contro i
190 di Ravenna e i 260 di Lugo. UN’ALTRA voce rilevante è il calo degli oneri
di urbanizzazione incassati dal Comune: nel 2007 erano stati 7,3 milioni, nel
2010 solo 2,3, mentre l’anno scorso sono entrati nelle casse comunali 3,7
milioni. «Gli oneri relativi all’outlet ‘Le Perle’ sono arrivati con un anno di
ritardo — accusa la Ridolfi — e per compensare questa mancanza il Comune ha
continuato a iscrivere a bilancio crediti inesigibili, risalenti anche a metà
degli anni Novanta» f. m.
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