Viene
siglato nel pomeriggio di giovedì 17 maggio il nuovo 'Patto sulla qualità dello
sviluppo in provincia di Ravenna'. Il documento è stato analizzato e discusso in tre riunioni della Commissione
consiliare permanente n.5 della Provincia (Sviluppo economico) e nuovamente proposto al Consiglio
provinciale nella seduta di martedì 15 maggio.
"La situazione economica e sociale
- commenta Daniele Bassi, presidente della Commissione n.5 - è
caratterizzata da profondi cambiamenti. Si rende quindi necessario uno sforzo
comune e straordinario da parte di tutti per migliorare la capacità del
territorio di creare ricchezza e occupazione. È il mondo di oggi, sempre
più globalizzato e interconnesso, a chiedere alle realtà locali la capacità di
promuovere il cambiamento e lo sviluppo. Facciamo i conti con una crisi
economica nazionale e internazionale che carica cittadini e aziende di
incertezze e timori per il futuro. Sono molte quindi le sfide e le insicurezze
di oggi, alle quali è necessario rispondere con programmi e strategie per disegnare
un nuovo percorso capace d'intercettare le potenzialità, le opportunità
che ogni cambiamento in atto porta con sé. Per farlo è necessario trasformare
il tempo dell'incertezza in quello della crescita e dello sviluppo, investendo
prima di tutto sul talento e la creatività di questo territorio".
"Il nuovo 'Patto sulla qualità dello sviluppo
in provincia di Ravenna' dal punto di vista istituzionale - continua
Bassi - non rappresenta una proposta nuova, è infatti uno fra i temi
inseriti dal presidente Claudio Casadio nei propri indirizzi programmatici ed è
presente in tutti gli indirizzi di bilancio. Si tratta di un documento
complesso, di concertazione, di carattere meramente politico in quanto
non contiene impegni di spesa né atti amministrativi in senso stretto.
Coinvolge una trentina di soggetti: e questo risultato non era né semplice, né
scontato. Il Tavolo dell'economia a suo tempo ha condiviso la necessità di
portare avanti parallelamente il documento 'Coesione sociale, welfare, salute e
benessere' da sottoporre alla firma dell'insieme dei soggetti che hanno
contribuito a generare proposte e compiuto una sintesi condivisa".
"Dicevo della complessità di giungere a
sintesi tra un numero così elevato di soggetti: questo costituisce un valore
aggiunto, e la collaborazione aiuterà a le strategie più opportune per
consolidare e rafforzare un apparato d'impresa in grado di garantire solidità
all'insieme del nostro sistema economico, armonizzando gli interessi di tutti,
con coraggio, impegno e senso di responsabilità. Un dato fondamentale in questo
periodo in cui le aziende, in particolare le piccole e medie, hanno un calo di
fatturato e una flessione di investimenti e occupazione".
È anche un modo per dire che, senza negare i
problemi, si procede solo se si resta uniti, confrontandosi e cercando insieme
le soluzioni, guardando in faccia la realtà, e insieme inviando un messaggio di
fiducia e speranza, delineando degli obiettivi. Questo con un lavoro che non
prevede solo la 'difesa' ma, proprio perché la crisi è di portata strutturale,
anche uno sforzo generale per aprire una nuova fase. Oggi vengono affrontate
(ed è giusto così) le varie crisi aziendali: è necessario cercare di difendere
i posti di lavoro del nostro territorio uno per uno; ma c'è più che mai bisogno
di quell'orizzonte di medio e lungo periodo che il Patto ci propone".
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