I mille giorni del Pd sono già passati. Il
Partito democratico è
già al Governo da mille giorni, 1016 per la precisione, dal 16 novembre 2011 al
1 settembre 2014. Cosa è
cambiato? Nulla! Cosa cambierà? Nulla!
Le politiche fallimentari sono le medesime. La sottomissione alle indicazioni contenute nella lettera della BCE dell’estate 2011, dove l’Italia è stata di fatto commissariata, è sempre la stessa.
Da allora il nostro Pil è diminuito del 4,3%. Siamo tornati indietro di 15 anni, siamo in recessione.
Nei mille giorni già trascorsi di governo del PD, il tasso di disoccupazione ordinaria è passato dall’8,4% al 12,6%, quello di disoccupazione giovanile dal 32% al 43,7%, mentre il rapporto debito pubblico/PIL è salito dal 120,70% al 135,6%. E se non bastasse, oggi siamo tecnicamente in una deflazione negativa, cioè una diminuzione generalizzata dei prezzi dovuta alla riduzione della produzione e dell’occupazione. Non accadeva dal 1959. Chi dice che le cosiddette riforme strutturali hanno funzionato là dove sono state portate a compimento, mente. In Spagna, dove il Pil è tornato a crescere, la situazione è decisamente catastrofica: disoccupazione doppia rispetto alla nostra e salari da fame per tutti i nuovi occupati. Anche la Francia è al collasso e la fallimentare strategia tedesca che ha portato alla dissoluzione dei suoi mercati di sbocco ha portato anche la Germania allo stesso dato del PIL italiano.
I mille giorni del PD al Governo dell’Italia sono stati un disastro, i peggiori della storia della Repubblica.
Il nostro Paese non può sopportarne altri mille. Danilo Toninelli
Le politiche fallimentari sono le medesime. La sottomissione alle indicazioni contenute nella lettera della BCE dell’estate 2011, dove l’Italia è stata di fatto commissariata, è sempre la stessa.
Da allora il nostro Pil è diminuito del 4,3%. Siamo tornati indietro di 15 anni, siamo in recessione.
Nei mille giorni già trascorsi di governo del PD, il tasso di disoccupazione ordinaria è passato dall’8,4% al 12,6%, quello di disoccupazione giovanile dal 32% al 43,7%, mentre il rapporto debito pubblico/PIL è salito dal 120,70% al 135,6%. E se non bastasse, oggi siamo tecnicamente in una deflazione negativa, cioè una diminuzione generalizzata dei prezzi dovuta alla riduzione della produzione e dell’occupazione. Non accadeva dal 1959. Chi dice che le cosiddette riforme strutturali hanno funzionato là dove sono state portate a compimento, mente. In Spagna, dove il Pil è tornato a crescere, la situazione è decisamente catastrofica: disoccupazione doppia rispetto alla nostra e salari da fame per tutti i nuovi occupati. Anche la Francia è al collasso e la fallimentare strategia tedesca che ha portato alla dissoluzione dei suoi mercati di sbocco ha portato anche la Germania allo stesso dato del PIL italiano.
I mille giorni del PD al Governo dell’Italia sono stati un disastro, i peggiori della storia della Repubblica.
Il nostro Paese non può sopportarne altri mille. Danilo Toninelli
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