mercoledì 30 dicembre 2015

E IO PAGO: GUERRA APERTA AI CINGHIALI E LUPI. L’UNICA SOLUZIONE E’ L’ABBATTIMENTO. LA REGIONE PAGA I DANNI 3MILIONI DI EURO


Corriere di Ravenna Faenza-. Tre milioni di euro sono stati stanziati dalla Regione per "riparare" al danni della fauna selvatica.  Servono soprattutto per la  prevenzione, per installare  recinzioni, dissuasori acustici e luminosi, acquisto di cani pastore, strumenti di  difesa e interventi, coprendo il cento per cento dei costi ritenuti ammissibili; < E' un altro passo nella  guerra agli ungulati come il  cinghiale, ai lupi, agli storni e alle ghiandaie, che sono  i principali protagonisti  delle continue devastazioni  ad allevamenti e colture nella collina faentina. I danni  causati dal lupo (con vittime pecore, agnelli e capre)  - sono stabili: circa 150 mila euro all'anno. Proprio per prevenire l'assalto ai greggi è finalizzato l'ultimo provvedimento in ordine di tempo adottato dall'assessorato  regionale all'Agricoltura: l'assegnazione di 128.644 euro a 48 aziende agricole di  collina e montagna.  E altri finanziamenti sono  in arrivo. Con l'ultimo assestamento di bilancio in-  fatti la Regione ha previsto  200 mila euro per finanziarie altre 86 aziende che avevano partecipato al bando della scorsa estate. «Occorre intervenire pn- ma che il danno si verifichi, puntando sulla prevenzione  e su una corretta gestione  della fauna selvatica in collaborazione con le aziende  agricole, gli enti parco e gli  Ate - spiega l'assessore regionale Simona Caselli -. Vogliamo lavorare sempre  più in questa direzione, in  linea con le indicazioni della Ue, ma anche con le esigenze della finanza pubblica. La mappatura del territorio, di cui ci siamo dotati,  ci permette di sapere dove sono le maggiori concentrazioni di animali». Il finanziamento è importante perché era di 5milioni  e 400 mila euro il plafond  stanziato in sette anni, dal  2008 ad oggi, pari quasi a quanto concesso ora in un  solo anno.  Le devastazioni più impattanti sono quelle dovute ai cinghiali. Uno degli obiettivi è «la completa rimozione del cinghiale da tutte le  zone non vacate» anche attraverso forme di caccia di  selezione, prelievi straordinari, ricorrendo alle battute  (braccata e girata). In diminuzione invece risultano i danni di caprioli,  daini e cervi, grazie alla pianificazione regionale  2013-2014 che stabilisce una  densità ideale.  Ad avviso del presidente  provinciale della Coldiretti,  Massimiliano Pederzoli,  «l'unico strumento valido è  l'abbattimento: con le recinzioni si corre il rischio di  trasformare le campagne e  le colline in un enorme reticolato. Per ottenere i risarcimenti, gli agricoltori  devono dimostrare di avere  attuato le forme di prevenzione, quindi devi prima  spendere. Le misure adottate per la nostra categoria si  riversano sempre in modo  negativo sui nostri bilanci:  normative Ue, embargo Russia, quote produzioni,  tasse e quant'altro. Anche per avere i risarcimenti ora  dobbiamo prima investire.  La strenua difesa degli animali selvatici sta purtroppo  generando danni anche extra agricoli, alle persone.  alla viabilità. Cinghiali, Caprioli possono distruggere  le macchine per le strade".  mettendo in pericolo la vita  umana, come e già successo  in alcune occasioni».  

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