GRUPPO CONSILIARE RINNOVARE FAENZA - Riporto il testo del mio articolo pubblicato sul
numero di dicembre del periodico “Faenza e mi paes”,organo dell'amministrazione
comunale. Il tono è volutamente ironico, per cercare di alleviare i problemi
reali che (putroppo) viviamo in questo periodo nella nostra città.
Caro
Gino, faentino lontano …sono ormai 10 anni che sei andato all’estero per
lavorare e se tu tornassi oggi ti si stringerebbe il cuore a vedere come è
cambiata. Non ci sono più le fabbriche che hanno dato tanto lavoro alla nostra
gente e non se ne vedono di nuove. Lo sapevi che hanno chiuso la Confruit e
l’OMSA ? Ma anche la CISA, che ha cambiato nome un paio di volte da quando i
proprietari storici l’hanno sacrificata ai loro litigi familiari, ha licenziato
tanti operai e impiegati, che adesso non sanno ancora bene come finiranno e
dove troveranno il pane. Ma anche in campagna si lamentano: dicono che le
pesche non le vuole più nessuno, anche se poi al supermercato è pieno di pesche
che vengono da chissà dove; danno la colpa ai dirigenti delle loro cooperative,
ma poi li votano sempre e quelli sono lì da una vita: valli a capire come
ragionano i contadini. I commercianti poi, poverini, non parlano nemmeno più,
perché hanno rimasto solo gli occhi per piangere: però in compenso parlano
sempre i direttori delle loro associazioni, che pare sappiano tutto loro;
comunque anche i supermercati sono in crisi, per cui non ce n’è per nessuno. Ti
ricordi di Arnaldo il camionista ? Lavorava duro ma era contento, aveva anche
comprato casa con un mutuo; adesso la sua cooperativa è fallita: avevano
capannoni e terreni da paura e dovevi vedere come se la tiravano i loro
dirigenti. L’altra sera al bar mi ha detto che ha finito i soldi, perché li
aveva dovuti lasciare tutti dentro la cooperativa e adesso non li rivedrà più,
però intanto gli sono arrivate le cartelle di Equitalia e non sa dove sbattere
la testa. Anche da noi c’è la crisi immobiliare; adesso abbiamo molti senza
tetto che dormono in stazione e migliaia di alloggi vuoti e invenduti, con i
geometri e i muratori che si girano i pollici e sono mesi che studiano il nuovo
regolamento edilizio per capire come devono essere fatte le case, che lo sa
solo l’architetto capo del Comune, che ha fatto tutto lui senza chiedere
consiglio a nessuno. Certo che non ci voleva tanta intelligenza a capire che
non ci servivano tutte queste case; anche Mingò (te lo ricordi ? faceva il
macellaio) si era messo con un geometra a tirare su delle case e le banche gli
davano soldi a palate, anche se poi le case tiravano delle crepe e adesso sono
ancora in causa con gli avvocati. Si dice che il Comune avesse intascato in
quegli anni di follia quasi € 40 milioni di oneri di urbanizzazione, che in
piazza ancora tutti si chiedono dove poi se li siano spesi, dato che il Sindaco
che è venuto dopo (quello di adesso) ha gridato per mesi che la cassa era
vuota. Però ci sarebbero ancora da mettere a posto le case del
centro
storico, che i padroni le lasciano andare giù perché tanto dentro ci stanno
solo gli immigrati; ma pare che di questo non importi nulla a nessuno in
Comune. Poi ti dico che di notte è pieno di ladri dappertutto e devi stare
attento a passare per certe strade del centro che potresti anche prendere le botte
e, stai sicuro, non c’è una macchina dei vigili che ti possa soccorrere. Però
ricordati di sorridere quando le prendi, perché adesso siamo pieni di
telecamere, che nessuno più si arrischia ad andare di notte a casa dell’amica,
che poi chissà chi lo vede nel video e poi tutta Faenza lo viene a sapere.
Insomma siamo tutti preoccupati, molti sono anche senza lavoro e senza soldi,
ma il Sindaco, un ragazzo di parrocchia e di cooperativa (anche se poi si è
messo con gli ex-comunisti: vallo a capire …), ha detto che ci pensa lui a
sistemare tutto, basta che nessuno lo distragga con critiche e chiacchiere.
Però non so se questo qui ce la racconta giusta, perché ha messo le tasse al
massimo, poi dice sempre che non ci sono i soldi per riparare le buche nelle
strade, però ha mandato i nostri vigili a fare le multe a quelli di Casola
Valsenio e adesso il giornale dice che vuole dare la casa gratis agli zingari.
Ti ricordi il figlio della Pina ? Si è laureato ed è andato a lavorare a
Berlino e pare che tanti come lui siano andati a cercare lavoro all’estero:
adesso in piazza a fare il passeggio sono più gli immigrati che i nostri
giovani ! Ma adesso per Natale vengo a trovarti e poi studiamo come mettere su
una baracchina della piadina lì da te, perché qui a Faenza mi pare che abbiano
perso tutti la bussola.
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