"Le vicende nazionali del pd hanno avuto, inevitabilmente, delle conseguenze anche a livello locale, specialmente dopo l’uscita di vasco errani, per cui non desta sorpresa la decisione di tre consiglieri comunali e di un assessore faentino di seguire la stessa strada, creando un gruppo consiliare autonomo dal PD, pur affermando di rimanere nella maggioranza" scrive Tiziano Cericola della lista civica Rinnovare Faenza. "La crisi del PD, nazionale e locale, è di fatto dovuta alla sempre più difficile convivenza di persone con storie e idee troppo diverse tra loro: da un lato gli ex democristiani, che con renzi si sono impadroniti di tutte le leve del comando, e dall’altro lato gli ex comunisti, qualunque sia l’accezione che si voglia dare a questo termine, considerando che anche Veltroni ha detto di essere di sinistra pur non essendo mai stato un comunista. La frattura politica del PD riflette la profonda crisi economica e sociale dell’italia, dovuta sia a ragioni interne che internazionali, cui tale partito, come forza di governo, avrebbe dovuto dare risposte più incisive e radicali, anche andando contro taluni poteri forti che sembra siano stati più vicini a Renzi" afferma Tiziano Cericola della lista civica Rinnovare Faenza.
"Ho rispetto per tutti coloro che sono usciti dal PD, perché ci vuole coraggio ad andare controcorrente; spero che riescano veramente ad incidere sul progetto politico della sinistra, italiana e locale, anche se nutro forti dubbi sul loro effettivo peso politico complessivo. Per l’italia sarebbe ora di avere un sano confronto tra un blocco di sinistra ed un blocco conservatore, con proposte politiche differenti, per toglierci da questo pantano perenne dove non sono chiari né i punti di riferimento ideale né, tanto meno, le strategie". "A livello locale l’uscita dal PD è stata causata anche dall’atteggiamento di chiusura del sindaco Malpezzi per via delle sue “continue scrollate di spalle con le quali venivano liquidate tutte le richieste di ragionare insieme per correggere il profilo politico del partito democratico e rilanciarne il consenso e l’efficacia dell’elaborazione amministrativa". Colgo inoltro con soddisfazione l’impegno della nuova formazione politica ad agire “per contrastare l'immobilismo e il declino economico e civile della nostra città".
"Credo che, purtroppo, con questo sindaco e con il suo blocco di potere economico e sociale, chiusi nella loro arroganza e sordi ad ogni confronto su idee e fatti concreti, non vi saranno grandi spazi di manovra nemmeno per il nuovo gruppo politico, per cui è facile prevedere che questa amministrazione non durerà fino alla sua scadenza naturale e ciò sarebbe un bene per tutta la nostra comunità, che merita una guida migliore e sicura, sia essa di sinistra post renziana che (speriamo) di orientamento conservatore" conclude Tiziano Cericola.
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