martedì 14 marzo 2017

NECESSARIO UN REGOLAMENTO DEL VERDE



E' da 22 anni che lavoro nel verde continuamente, da circa 20 che faccio l'arboricoltore... continuamente. Ho fatto lavori indicibili e lavori di una qualità a dir poco eccelsa. Ho lavorato e lavoro ancora con professionisti di calibro internazionale e ho avuto a che fare con amministrazioni illuminate e lungimiranti. In tutti questi anni mi sono formato ed informato. Nei primi anni 2000 a 20 anni ero uno dei più giovani tree-climber della nazione e avevo già una formazione incredibile. Ho sempre avuto la fame di formarmi ed informarmi e di sperimentare. Oggi, ancora ad oggi, spendo molte delle mie energie in formazione e corsi (obbligatori e non) per dare ai miei clienti il massimo della qualità, della sicurezza e della trasparenza. Cerco ora, arrivato a quasi 40 anni, di sensibilizzare e di far conoscere cos'è l'arboricoltura. Ma tutto ciò ad oggi non serve... no.... non serve.  Non serve formarsi. Non serve lavorare con deontologia. Non serve dare i massimi criteri di sicurezza e di rispetto delle regole.  Chiunque, ad oggi, chi volesse fare il mio lavoro, può aprire una posizione fiscale e un codice ateco per fare il mio lavoro. Chiunque può mettersi a potare alberi, dare indicazioni, parlare di stabilità. Senza studi, senza corsi, senza nulla. Ad oggi il mio lavoro è pura manovalanza, si lavora sulla paura del committente e su regole inesistenti, e laddove ci sono vengono deliberatamente bypassate in quanto talvolta la voglia di spendere energie per contrastare certi scempi è del tutto fuoriluogo e "perdita di tempo". In mancanza di deontologia, ricerca, studi e formazione un aiuto ce lo possono dare solo le REGOLE. Regolamento del verde che ad oggi, Faenza, Brisighella e tutti i comuni coinvolti nell'Unione dei Comuni non ha. Ad oggi, 2017, ancora si può capitozzare, asportare più del 30% su piante senescenti, mettere mastici, fare potature a tutta cima su piante che non presentano problematiche di nessun tipo. Ancora ad oggi lavorano ditte che quotidianamente non si formano e vanno a tagliare fuori giovani ragazzi formati ed istruiti, deontologicamente sul pezzo ed onesti. Ancora ad oggi manca un regolamento del verde che tuteli il nostro patrimonio. Ancora ad oggi chi può curare gli alberi sono in primis chi ha solo scopo di lucro senza minimamente preoccuparsi delle conseguenze. Creiamo libretti d'istruzione per la sveglia che abbiamo tutti sul comò e non abbiamo uno strumento "di massima" con il quale possiamo capire ciò che si può o non si può fare con il nostro verde. E' ora di un cambio di passo da parte delle amministrazioni verso la questione del verde. E' ora di guardare la qualità. Non c'è più tempo per aspettare!
Chiediamo per cui, cosa vogliono fare le nostre amministrazioni a riguardo? Cosa faranno per contrastare questo "medioevo del verde" che sta avanzando? Cosa ci dobbiamo aspettare? Verrà prodotto un regolamento? Tedioli Stefano



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