"Mercoledì - afferma Eugenio Costa, Capogruppo consiliare PdL - svolgerà la terza udienza in Tribunale a Ravenna per la causa civile intentata dalle ex orfane dell'orfanotrofio Galletti Abbiosi contro la Fondazione Istituzioni di Assistenza Riunite Galletti Abbiosi, Mons. Morelli, Pallavicini Baronio. Una novità di pochi giorni or sono riguarda l'avvicendamento del giudice Vicini con il suo collega Dr. Sereni; stante la complessità della vicenda, non è difficile ipotizzare un rinvio dell'udienza per dar modo al nuovo giudice di potersi adeguatamente documentare. Nel corso della seconda udienza, svoltasi il 21 gennaio scorso, il giudice Vicini ordinò la notifica degli atti mediante pubblici proclami, proprio per consentire alle orfane o ai loro eredi di poter far valere le loro ragioni nei confronti della Fondazione, e quindi di poter intervenire nella causa intentata inizialmente da circa venti orfane, assistite dall'avvocato Chiara Boschetti del Foro di Rimini.
La notorietà della trasmissione televisiva "Chi l'ha Visto", andata in onda in diretta da Ravenna il giorno 1 febbraio scorso e la pubblicazione di articoli sulla vicenda dell'eredità contesa del Conte Galletti Abbiosi su tanti autorevoli organi di stampa nazionali, hanno fatto sì che la notizia sia divenuta di dominio pubblico, per cui il numero delle orfane e loro eredi che si sono fatte assistere oltre che dall'avvocato Boschetti, anche dagli avvocati ravennati Carlo Benini, Silvia Brandolini, Roberto Fabbri e Luca Borghesi, abbia raggiunto le centodieci unità.
Al fine di poter meglio comprendere la complessa vicenda legata all'amministrazione dei beni lasciati in eredità all'orfanotrofio dal Conte Carlo Galletti Abbiosi, ed in particolare il ruolo esercitato dal Sindaco di Ravenna o suo delegato, all'interno della Commissione Amministratrice, in data 8 febbraio avevo fatto richiesta di poter conoscere, dal 1946 ad oggi, le espressioni di voto del Sindaco in merito agli eventi più significativi della gestione del patrimonio del Conte Galletti Abbiosi, ed in particolare:
1) compravendite immobiliari;
2) alienazione di altri beni mobili (mobili pregiati, gioielli, quadri ecc.);
3) numero due fusioni realizzate prima con l'Istituzione Mons. Morelli e poi con il Pallavicini Baronio;
4) chiusura dell'orfanotrofio Galletti Abbiosi (anni 1974/1975);
5) affidamento gratuito dell'ex orfanotrofio all'Archidiocesi di Ravenna - Cervia, prima dei lavori di ristrutturazione in occasione del Giubileo.
Dopo innumerevoli mie sollecitazioni di poter disporre delle informazioni richieste, in data 4 novembre, dopo nove mesi dalla mia richiesta, il "parto" è avvenuto tramite una lettera che mi è stata consegnata dal Presidente del Consiglio Comunale Valter Fabbri, che aveva contattato e sollecitato in proposito la segreteria della Fondazione. In merito al
Punto 1) compravendite immobiliari, queste "sono avvenute con voto favorevole dei Consiglieri presenti e votanti (quindi anche del Sindaco o suo delegato) e sono state autorizzate dall'Organo di Controllo dell'Ente e cioè la Prefettura di Ravenna prima e il Comitato Regionale di Controllo poi.
Punto 2) alienazione di beni mobili, "non risultano avvenute: peraltro i mobili di maggior pregio sono stati restaurati dalla Fondazione e ricollocati nella sua struttura originaria ed altri oggetti preziosi sono depositati nelle cassette di sicurezza della Fondazione".
Punto3) fusioni intervenute nel tempo: " il voto espresso sulle fusioni dell'ex orfanotrofio è sempre stato favorevole, anzi per quanto concerne la prima fusione tra Ipab Galletti Abbiosi e Mons. Morelli, esiste la deliberazione del Consiglio Comunale in data 08/2/1994, con la quale si esprime parere favorevole alla fusione di cui era stata fatta specifica richiesta";(andando a spulciare fra i consiglieri comunali presenti e votanti si trovano i nomi degli attuali consiglieri Ancisi, Perini e Spadoni).
Punto 4) chiusura dell'orfanotrofio Galletti Abbiosi, "non esistono documenti al riguardo, la situazione sembra essersi generata di fatto a seguito delle innovazioni normative succedutesi".
Punto 5) affidamento gratuito dell'ex orfanotrofio all'Archidiocesi, prima dei lavori di ristrutturazione in occasione del Giubileo.
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